Capitolo 52

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[Isabelle's POV]

Mi sveglio con la testa che rimbomba, i tagli che ancora bruciano e tutti gli arti addormentati.

Avevo sperato che tutto ciò che ho passato fosse stato solo un orribile sogno da dimenticare ma evidentemente non è così.

Dylan non è accanto a me, quindi decido nel frattempo di farmi una doccia e prepararmi.

Il mio telefono continua a squillare irrefrenabilmente una volta acceso.

29 Nuovi Messaggi da: Amelie
17 Chiamate Perse da: Amelie

Merda. Ora cosa le racconto?

Faccio un bel respiro mentre cerco di non pensarci e mi avvio per il bagno.

Trascorro quelle che sembrano essere ore nella doccia a pulirmi di dosso per la seconda volta tutto ciò che ho passato negli ultimi giorni infiniti.

Nel frattempo mi chiedo quando ci sarà un attimo di pace. Sono passata dallo stare in una situazione di merda con i miei genitori all'essere rapita e torturata dal capo di una gang in un hotel abbandonato nel bel mezzo di un bosco.

Esco dal bagno mentre con le dita mi massaggio le tempie e c'è Dylan seduto sul letto.

''Buongiorno.'' mormoro io.

Lui mi fa un cenno per invitarmi ad avvicinarmi a lui.

''Buongiorno, piccola. Come hai passato la notte?'' mi domanda.

''Sicuramente meglio degli scorsi giorni.'' rispondo serrando le labbra mentre mi siedo accanto a lui.

''Mi permetti di migliorarti la giornata, almeno?'' mi domanda lui.

''Mmm. E che avresti in mente?'' chiedo incuriosita.

Lui scuote la testa mentre mi fissa negli occhi.

''Questo non te lo posso dire. È una sorpresa. Devi solo seguirmi e scoprirlo.'' controbatte lui con un mezzo sorrisetto sulle labbra.

Io sbuffo sorridendo.

''Non è che mi fidi completamente, eh.
Però va bene qualsiasi cosa pur di non restare qui a rimuginare su quei criminali odiosi.'' ribatto io serrando gli occhi mentre cerco inutilmente di dimenticare.

''Anche io sono un criminale.'' sottolinea lui con un velo di tristezza sugli occhi.

''Sei il mio criminale.'' lo correggo io piantandogli un bacio sulle labbra al quale lui risponde sorridendo e baciandomi a sua volta.

''Preparati perché fra un'oretta partiamo.'' annuncia mentre mi stringe la mano per poi lasciarmi sola nella stanza a prepararmi.

''Senti, Isabelle, ti volevo dire una cosa prima di partire.'' comincia lui.

''Certo, dimmi.'' replico io.

''Ti volevo chiedere scusa per tutto ciò che ti ho fatto passare. Abbiamo passato così tanto fottuto tempo a fare di tutto per far ingelosire l'altro con giochetti inutili e stupidi, quando la verità è che ci amiamo alla follia e moriremmo l'uno per l'altra.'' mi spiega lui mentre gesticola e si passa le mani fra i capelli.

Il Mio Punto Deboleحيث تعيش القصص. اكتشف الآن