Capitolo 37

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[Isabelle's POV]

Mi sveglio con un mal di testa fortissimo e con il corpo estremamente appesantito.

Vorrei continuare a pensare che tutto ciò che è successo ieri notte sia stato soltanto un incubo da dimenticare, ma purtroppo non è così.

Mi giro dall'altra parte del letto e vedo che Dylan è sdraiato accanto a me che mi guarda.

''Ehi, sei sveglio.'' mormoro stanca.

Lui mi prende la testa e mi dà un bacio sulla fronte.

''Stavo aspettando che ti svegliassi.'' afferma.

''Ma da quanto?'' domando.

Controlla l'orologio e sembra fare un breve calcolo a mente.

''Circa due ore e mezza.''

Mi si sbarrano gli occhi immediatamente. Come due ore e mezza?

''Ma sei impazzito? Potevi almeno andare a fare colazione.'' dico io.

Mi prende la mano e se la porta al viso delicatamente.

''Ti avevo promesso che non ti avrei lasciata.''

Dopo aver abbracciato Dylan, mi alzo e decido di andare a farmi la doccia.

Appena uscita mi lego l'accappatoio intorno al corpo e l'asciugamano sui capelli.

Mi sento una nuova persona. Non ho più l'odore disgustoso di quel mostro addosso. Sento di poter finalmente andare avanti.

Ho soltanto qualche graffio sul viso ma passerà presto anche quello, insieme alla sofferenza psicologica che sto provando in questo momento.

Accendo il telefono che è ancora scarico da ieri sera e vedo un messaggio da parte di Manuel.

1 Nuovo Messaggio da: Manuel Garcìa

''Ciao, amica. Mi sto sentendo solo in questa enorme città. Ti va di farmi una po' di compagnia uno di questi giorni?''

Oggi non è proprio giornata. Sto giù e voglio solo restare a casa.

Però, ora che ci penso... stare a letto a rimuginare su cosa è successo mi farà solo stare peggio. Devo liberarmi la mente e questa è l'occasione perfetta.

''Va bene. Ci vediamo venerdì?'' rispondo impulsivamente.

Più ci penso su, meno saranno le probabilità che io dica di sì. Devo andare avanti e lasciare nel passato quanto accaduto, sennò mi distruggerà lentamente e irrimediabilmente.

''Ok. Forse potremmo fare una passeggiata a Times Square e prendere un po' d'aria siccome sarà una bella giornata.'' mi risponde dopo qualche minuto lui.

''Benissimo :).''

Scendo in cucina e fortunatamente oggi siamo soli a casa. Jake e gli altri sono partiti per degli affari e Dylan ha preferito rimanere qui siccome la sua presenza non era necessaria.

È bello che sia tutto così silenzioso e tranquillo. I ragazzi fanno sempre tanto rumore in casa. Normalmente mi farebbe piacere, però, specialmente oggi, mi piace stare in pace con Dylan.

Prepara delle crêpes alla nutella che sono deliziose.

''Come stai?'' mi domanda incerto.

''Sto meglio rispetto a ieri.'' rispondo onestamente.

Lui annuisce mentre beve il succo d'arancia.

''Meno male...'' replica senza guardarmi

Dal suo tono non capisco se è freddo, preoccupato, impaurito. Ma c'è qualcosa che non va.

Il Mio Punto DeboleWhere stories live. Discover now