Capitolo 40

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[Dylan's POV]

Mi metto a dormire sopraffatto da dubbi e preoccupazioni. Perché abbiamo ricominciato a mentirci? Cazzo, non ci vedevamo da una settimana e già iniziamo male.

Speravo che avessimo realizzato quanto effettivamente teniamo l'uno all'altra e che di conseguenza non ci fosse più bisogno di nasconderci dietro a sotterfugi, ma non è successo questo. Almeno non da parte sua.

Ora che ci penso bene nemmeno da parte mia. Le sto nascondendo un fatto importante come il ritorno di mio padre, però lo sto facendo per il suo bene e per la sua tranquillità.

Mi si chiudono gli occhi, annebbiati dall'incertezza.

***

Mi sveglio grazie alla luce che filtra dalle tapparelle. Mi strofino gli occhi e vedo che Isabelle non è accanto a me. Per qualche secondo mi sembra di essermi dimenticato della sua bugia, ma poi mi ritorna in mente.

Non so se confrontarla oppure lasciare a Jake il compito di indagare. Opto per la seconda opzione anche perché voglio vedere fino a quando continuerà a mentirmi.

Decido di scendere dopo essermi cambiato per vedere lei cosa sta facendo.

''Buongiorno.'' dice Isabelle interrompendo i miei pensieri.

''Ehi.'' mormoro.

''Cos'è questo profumino?'' domando mentre un aroma dolciastro e delicato mi avvolge.

''Ho pensato di svegliarmi prima per prepararti i pancake.'' mi spiega lei con occhi dolci.

''Per caso vuoi farti perdonare per qualcosa?'' affermo avvicinandomi a lei.

''Non mi risulta.'' dice lei corrucciando le sopracciglia. Io mi avvicino ancora di più a lei fino a quando i nostri visi separati soltanto da pochi centimetri ed i nostri respiri si uniscono.

''Sei proprio sicura sicura, Isabelle?'' sussurro nel suo orecchio mentre le sposto i capelli dal viso.

Comincio a darle dei baci morbidi e umidi lungo tutta la mascella mentre lei geme.

''Sicurissima.'' dice lei cercando di ricomporsi mentre le gambe cominciano a cedere sotto al mio tocco.

Le sfiorò lentamente la schiena per poi passare a stringerle i fianchi. La prendo in braccio e la spingo contro al muro.

''Dylan.'' sussurra lei.

''Dillo di nuovo.'' rispondo io lasciandole dei succhiotti lungo tutto il collo e il petto. Torno a baciarla mentre lei mi stringe il collo e mi passa le mani fra i capelli.

''Dylan.'' mormora in preda al piacere e al desiderio mentre io le levo la maglietta e le sfilo i pantaloni.

Sposto le posate dall'angolo del tavolo per poi farla sedere lì.

''Fermati, Dylan. Non qui davanti a tutti.'' mi blocca lei prontamente.

Mi guardo intorno confuso.

''Tutti chi?'' dico mentre ricomincio a baciarla.

Lei mi spinge le mani contro al petto mentre io continuo ad accarezzarle la schiena.

''Potrebbe venire qualcuno.'' mi spiega preoccupata.

''E allora che si godessero lo spettacolo.'' sorrido mentre la prendo per la nuca del collo e ricomincio a baciarla.

Lei vuole fermarmi un'altra volta ma questa voglio sono io a fermare lei.

''Isabelle, chiudi quella bocca per una volta. Sennò te la chiudo io.'' affermo mentre mi levo i pantaloni. Lei sbarra gli occhi come risposta.

Mentre i nostri corpi si uniscono, io fremo dalla voglia di lei, dall'adrenalina ma anche dalla gelosia dopo aver scoperto che mi ha mentito. Continua a guardarmi negli occhi, osservando ogni mia reazione alle sue carezze, e io guardo lei venerandola. È così sensuale. Imprevedibile. Impaziente. La amo da morire.

Il Mio Punto DeboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora