Capitolo 21: Amy

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Finalmente è quasi orario di chiusura qui al Ticket. Questa serata è durata un'eternità, forse perché non c'era Alex. Ultimamente siamo diventate molto unite e questo mi fa sentire meno pesce fuori d'acqua: sono pur sempre arrivata qui a Long Beach pochi mesi fa.

Oggi era di turno al bar, mi pare si chiami Raven's, e da come mi racconta è un bar molto isolato dove vanno principalmente motociclisti.

Rientro nello spogliatoio per cambiarmi e tornare a casa, o meglio nella camera di Brianna. Giuro che domani chiamo l'idraulico, prima che il pavimento marcisca.

Levo la maschera di pizzo e do uno sguardo veloce alle mie occhiaie e al trucco sciolto.

"Senza maschera spaventerei i clienti" rido mentre Adriana mi guarda aggiustarmi la riga di eyeliner con il dito.

"Sei stupenda anche così, cucciola"

È la più grande tra noi, ovvero ha 26 anni, e per questo si sente un po' mamma nei nostri confronti, soprattutto con Victoria, per noi Vicky, la biondina riccia e minuta dall'aria innocente. Non ho idea di come sia finita a lavorare in un locale del genere, e mai avrei pensato che quel corpicino indifeso sapesse muoversi tanto bene. Lei era per me un ossimoro vivente.

Prendo il telefono dalla borsa e noto 4 messaggi da parte di Brianna e 7 chiamate perse da lei e Neil.

Neil?

Quando leggo i messaggi capisco tutto.

/Se te lo dico non ci credi/

/Neil è venuto a bussare da me e ha chiesto dove fossi. Io non sapevo cosa dirgli/

/Tu non mi hai detto che scusa hai usato con lui per evitare l'argomento Ticket/

/Gli ho detto 'non lo so' e lui se n'è andato incazzato pensando che stessi uscendo con qualcuno/

"Testa di cazzo" sussurro senza sapere se sia rivolto a Brie o a Neil.

"Sono qui" dice Brent affacciandosi nello spogliatoio. Ma che simpaticone...

"Niente, Brent" Lo vedo infilarsi la giacca e salutare il nostro barista dopo avergli lanciato le chiavi del locale con un tiro perfetto "Ragazze scusate, ma oggi vi do buca per la nostra serata alcolica. Fate le brave e non rivomitate tutti i drink di Jeff 'che l'alcol costa" strizzo un occhio e do un bacio veloce sia a Vicky che ad Adriana. 

"Tranquilla" ulula Vicky al mio orecchio "più alcol per me" ah già, altra cosa che mi facesse pensare che fosse una contraddizione con tette e culo era il fatto che sapesse reggere l'alcol meglio di un camionista!

Rido guardandola e mi viene automatico scuotere la testa divertita.

"Le Brent's Angels sono quiiii" squittiscono Faith e Jenna in coro. Hanno già dei drink in mano e, a giudicare dal loro modo di strusciarsi agli stipiti della porta e dal loro tono di voce, sono anche abbastanza brille. All'inizio il Ticket poteva sembrare un brutto salto indietro nel tempo, sia a me che a Brie, ma conoscendo queste ragazze, la loro spontaneità, disponibilità, ci eravamo convinte di essere l'eccezione negativa di un brutto sistema. Ho iniziato ad amare questo posto e queste persone. Ho iniziato a ritrovare la fiducia che per molto avevo negato anche a me stessa.

"Hei hei principessina dove vai" Faith mi prende sotto braccio e mi ritrascina al centro del camerino. Il suo profumo fruttato ora è misto a quello più pungente del gin, sì credo proprio che sia lei quella che oggi verrà riaccompagnata a casa da Jeff dopo essere svenuta sui divanetti del locale. Adriana sorride vedendo questa scenetta, ma viene comunque in mio aiuto affiancandosi a Faith e diventando la sua nuova vittima. Sia Jenna che Faith da ubriache sono parecchio moleste.

"La signorina deve risolvere questioni di cuore"

"Uhhh" Faith caccia il suo storto sguardo malizioso mentre prende a braccetto Adriana

"Adri-" la rimbecco io. Come fa a sapere di cosa stavamo parlando io e Brianna.

"Brie e Alex, vai prima che ti costringano a restare qua tutta la notte" la ringrazio in silenzio con un cenno della testa e mi dileguo. A quanto pare le confidenze che si fanno in camerino sono di dominio pubblico...

Lascio le ragazze e riprendo la macchina per tornare da Brianna che mi dovrà più di una spiegazione.

"Dai dimmi tutto" è la prima frase che dico a Brie appena mi lascia rientrare in camera.

"Quello che ti ho detto per messaggio più il fatto che fosse altamente imbarazzato quando ho aperto la porta, come se non sapesse cosa dire. Mi ha cacciato la scusa di volerti dire una cosa del lavoro, ma poi è sembrato così preoccupato che tu uscissi con qualcuno..."

"Ma non è vero" protesto io.

"Ha fatto tutto da solo" Brianna alza le mani in segno di resa buttandosi di schiena sul letto.

"Comunque gli ho detto che lavoro ad un bar se mai dovesse chiedertelo"

"Però sarebbe venuto a cercarti e non ti avrebbe trovata. Sarebbe stato ugualmente strano se non avessi saputo in quale bar lavoravi e sarebbe arrivato alla stessa conclusione"

Schiocco la lingua in segno di assenso.

"Cosa è successo ieri pomeriggio? So che probabilmente la sua faccia afflitta quando ha pensato che avessi un pretendente non è dipesa solo dalla sua immaginazione" mi dice con aria ammiccante la mia piccola serpe arrotolata tra le lenzuola del suo letto.

"E' venuto da me per aggiustare la doccia mentre io trascrivevo la sua roba, ma alla fine si è allagata casa perché si è rotto un tubo."

"Non è tutto" deduce Brie con quell'aria da saputella.

"Diciamo che sono scivolata sul bagnato e, per sbaglio, siamo caduti uno sopra all'altro."

"Oddio avete scopato" sgrana gli occhi e si blocca di colpo.

"No!" smentisco prontamente "ma c'era molta tensione nell'aria ed eravamo così vicini e poi mi sono appoggiata sul suo petto e ho sentito che il suo cuore batteva così forte... lui mi ha detto 'potrebbe essere colpa tua' e alla fine sono andata a dormire da lui... nello stesso letto... tra le sue braccia" dico tutto d'un fiato temendo la reazione di Brie, tanto che mi copro la faccia con le mani.

"Avete scopato!" ripete entusiasta la mia amica.

"NO!" le ripeto urlando.

"Sì ma che cazzo!" si lamenta lei "comunque credo che i tuoi ormoni siano partiti"

"Forse?" dico arricciando il naso, insicura delle mie stesse parole.

"L'hai ammesso! Sei innamorata di Neil. Io lo sapevo fin dall'inizio!"

Amica più pazza di Brianna non la si può avere: si è messa a saltare sul letto come una bambina di otto anni cantilenando "A Aaamy piace Neeeiiiil"

La tiro per un braccio facendola sedere sul materasso.

"Non è vero!" oddio ora sembro io la bambina "Cioè, non lo so. So solo che stare con lui è divertente e non mi dispiace"

"Fammi sapere quando vi divertirete in altri modi" mi fa l'occhiolino, finalmente calma anche se ha ancora un po' di fiatone per i salti, e si avvia verso il bagno.

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