Capitolo 39: Neil

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Sono sveglio, lo so perché sento una voce maschile vicino a me, ma non mi riesco a muovere.

Emetto un mugolio sommesso in segno di aiuto per uscire dalla paralisi nel sonno in cui mi trovo e subito sento un "Sì, tranquilla è sveglio" e degli schiaffi poco potenti che James mi da sulle guance.

Sposto la faccia per evitarli perché è l'unica cosa che, in questo momento, sono in grado di fare.

Apro gli occhi e la luce sembra così... accesa. James mi prende da un braccio e mi aiuta a sedermi con la schiena contro il muro. Sono nella sua camera, ma ora c'è solo lui.

"Buongiorno fiorellino" non mi pare arrabbiato e la cosa mi preoccupa "si può sapere dove cazzo sei stato tutta la notte!" ecco appunto.

"Amy" dico con la lingua impastata e tremendamente secca a causa dell'alcol.

"Sono James, coglione. Ti sembra che io abbia le tette?" si indica il petto con la mano e lo vedo tutto sfocato inquadrandolo fino alle spalle perché le palpebre sono pesantissime e quasi incollate l'una all'altra. Ha una maglietta a maniche corte nera e in mano ha il suo cellulare.

Lo sposto velocemente con il braccio e mi precipito in bagno a vomitare. Il misto di whiskey e bile mi fa venire da vomitare ancora di più.

Dopo essermi ripulito guardo James "sono stato da Amy ieri sera" specifico "coglione" aggiungo per rifargli il verso.

"Dov'è il tuo compagno di stanza?" chiedo

"E' uscito a fare colazione"

"Chi era al telefono?"

"Brianna per conto di Amy che era preoccupata per la tua salute, ma ora non vuole essere disturbata e smettila col terzo grado"

"Non vuole essere disturbata?"

"Sì... è uscita a fare colazione..."

"Fammi indovinare... è con Erin?" dico ironico, cazzo non ci posso credere che le piaccia quell'essere senza personalità. Cos'ha lui?

"Neil cosa hai combinato ieri? Brianna mi ha detto che Amy le ha raccontato che.."

"Cazzo amico falla semplice sennò non ti seguirò mai"

"Di cosa avete parlato tu e Amy?"

"James, non ricordo un cazzo."

"Sforzati"

"Ricordo che sono andato da Brianna per chiederle dove fosse e lei all'inizio non voleva dirmelo, alla fine ha ceduto e mi ha detto che era al cinema con Erin e che sarebbe tornata dopo cena all'appartamento. Ho preso una bottiglia di whiskey e l'ho aspettata lì. Poi i ricordi si fanno sfocati" inizio a fissare un punto non specifico del pavimento per concentrarmi e ricordare qualunque cosa di ieri sera. Non vorrei averle detto niente di cattivo, o averle fatto qualcosa di cattivo. Poi arriva "Lei mi ha portato in casa e non ricordo le esatte parole, ma mi sentivo profondamente in colpa e lei si è seduta con me e mi ha detto qualcosa a proposito dei demoni... che ognuno ha i suoi o qualcosa del genere."

Alzo lo sguardo e James sembra impressionato. "James, credo che abbiamo chiarito."

Anche se non sono proprio sicuro visto che ricordo metà delle cose.

"Se avete chiarito meglio per tutti, ma ora siamo tremendamente in ritardo per la lezione e se vomiti di nuovo non perderò tempo a reggerti la testa. Quindi alza il culo e cambiati"

"Non mi hai mai retto la testa!" protesto sentendomi un bambino.

"Non che tu ricordi" uuuh questa faceva male. Odio il fatto che James sappia esattamente dove colpire, lo aveva fatto anche dopo la morte di Mary...

"Mary" dico sgranando gli occhi verso il mio amico.

"Mary?" James si blocca di colpo, sospendendo qualunque cosa stesse facendo.

"Credo di averla nominata ieri con lei"

"E cosa pensi di averle detto?"

"Non ne ho idea" scuoto la  testa cercando di acchiappare i ricordi, ma più la mia mente corre più veloce si allontanano i minuscoli flashback di me e Amy nel suo appartamento. 

James non sa cosa dire e non dice nulla. Arriccia solo le labbra, mi lancia una maglia pulita e inizia a mettere il suo computer nello zaino.

Come previsto, se ne è già andato a lezione, ma io ho un estremo bisogno di farmi una doccia nonostante il ritardo.

Raggiungo a piedi il campus nella speranza di distrarmi e di ridare alle gambe la facoltà di camminare dopo aver passato una notte intera a trascinarmi su qualunque pavimento avessi sotto i piedi.

"Buh" Taylor spunta da dietro le mie spalle e subito il suo profumo mi invade le narici.

"Sono un po' rallentato, Tay se non si fosse capito" le sorrido.

"Devi aver avuto un buon motivo per aver bevuto così tanto ieri notte"

"E tu come lo sai?"

"Mi hai chiamata, non te lo ricordi?" aggrotta la fronte con un'espressione a metà tra l'offeso e il confuso.

"Oddio. Ti ho chiamata per scopare?" cazzo, dimmi di no.

"Ma va, eri così triste quando mi hai chiamato. Da quello che biascicavi eri davanti la porta di casa di Amy aspettando che lei tornasse per parlarle e io ti ho fatto compagnia per non farti addormentare."

"Meno male" tiro un sospiro di sollievo.

"Ora sono offesa! Preferisci piangerti addosso piuttosto che scoparmi... sei cambiato amico."

"Lei mi ha cambiato"

"Dopo questa perla posso andarmene, baci" fa finta di allontanarsi ridendo e io rido con lei. Adoro la sua leggerezza, tutte le volte che ne avevo bisogno lei era lì per farmi sentire meglio. Non credo di aver mai avuto un'amica così particolare e disponibile, in tutti i sensi, come lei.

"Tay sei speciale, grazie" le confesso con un mezzo sorriso.

"Ti ho conosciuto quando avevi toccato il fondo e scavavi ancora più giù per affossarti perché credevi di non meritare nulla. Mi sono affezionata a questo animo da bello e dannato, sai? Non ti lascerei mai da solo." Sorride e mi sento così fortunato ad averla incontrata.

"Comunque c'è una cosa che dovresti sapere" dice tornando seria

"Cosa?"

"Girano moltissime voci su te ed Amy nel campus, visto che ultimamente eravate così vicini. Le ragazze parlano tra di loro e a quanto pare nessuna è più stata invitata nel tuo letto... si sono insospettite e pensano che tu e lei stiate insieme, ma poi alcune hanno visto te ubriaco che baciavi la ballerina del Ticket e hanno scattato delle foto che circolano nel campus."

"Non è la prima volta che parlano di me e delle ragazze che mi porto a letto" affermo cercando di capire qual è il punto della situazione.

"Te la sei portata a letto?" mi blocca il petto con la mano mentre stiamo camminando e mi fissa.

"No... non ancora, ma non cambiare discorso. Hanno detto qualcosa di cattivo su Amy?"

"Non direi. È più una deduzione logica"

"Cioè?"

"Le uniche due ragazze che ti si possano avvicinare sono Amy e la ballerina, e se fossero la stessa persona?"


*Angolo autrice*

Et voitlà il capitolo post-esame. Le vostre preghiere per farmelo superare affinchè potessi mettere il nuovo capitolo sono servite e vi ringrazio di cuore... così #proteggimidate

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