Capitolo 46: Amy

5.5K 132 24
                                    

Quel petto, quelle braccia, quegli occhi, quelle linee delicate di ogni parte del suo corpo... non mi sono mai sentita al sicuro come lo ero nel suo abbraccio.

Mentre passa la mano sui miei capelli torno bambina: piccola e fragile, indifesa. In realtà anche da piccola nessuno mi ha mai consolata come fa lui ora.

In lui vedo tutto quello che non ho mai avuto e ancora so se lo merito.

"Mi sento una traditrice" piango sommessamente continuando a bagnare di lacrime la sua maglia, ma lui non sembra farci caso. "Non posso stare con Erin e desiderare te allo stesso tempo"

"Non sei mai stata sua"

"Sì invece, tre anni fa"

"Lui.." inizia a chiedere, ma lo interrompo

"E' stato il mio primo amore, siamo cresciuti insieme e ci siamo innamorati. Siamo stati costretti a lasciarci e poi quando sono scappata da mio padre l'ho fatto senza avvertirlo perché non volevo che mi seguisse, altrimenti mio padre mi avrebbe rintracciata. Ma non avevo smesso di amarlo"

"Quando dici che in passato hai sofferto è per colpa sua?"

"Anche"

"Lo ami ancora?"

"Pensavo di sì, ma siamo cambiati entrambi e lui non mi sembra il ragazzo di tre anni fa nonostante sia sempre gentile e premuroso come un tempo. Non lo amo, non..."

"Non..?"

"Non da quando ho conosciuto te"

Il suo sguardo dice tutto quello che la sua bocca non dice, ha gli occhi sgranati e inteneriti. Mi guarda in modo dolce mentre mi tira a sé in un lungo abbraccio e io lascio che il mio corpo si sciolga contro il suo.

"Ti porto a casa"

Annuisco e ci alziamo dal pavimento.

Uscire solo con la sua felpa addosso mi fa gelare le gambe nude, anche se l'aria che si insinua dietro la schiena le da sollievo. Faccio per andare verso la mia macchina, ma lui mi prende per mano e raggiungiamo la sua.

"Tornerai a prenderla domani"

Gli sorrido grata e salgo sulla sua allacciando la cintura.

Poggio la testa sul finestrino pensando a tante cose, soprattutto a quanto la mia vita sia un fottuto caos e a come tutto sembri essere così in ordine quando Neil è vicino a me.

Poggio una mano sul cambio lì dove c'è la sua e le nostre dita si intrecciano mentre lui guarda fisso la strada. Guardo a destra e noto la via del mio appartamento.

"Neil, rigira l'hai saltata"

"Per questa notte casa tua sarà con me" mi guarda con un mezzo sorriso dolce.

Non lo do a vedere, ma il mio cuore perde un battito e sono terribilmente felice che mi voglia con sé.

Attraversiamo il lungo corridoio aperto su cui si affacciano le porte delle camere del dormitorio maschile ed entriamo nella sua.

Mi da un asciugamano pulito e io mi rintano nella doccia per lavarmi via lo sporco, le lacrime e le brutte sensazioni che mi impediscono di godermi la bellezza di quel ragazzo nell'altra stanza.

L'acqua bollente brucia sulle ferite ricordandomi che sono ancora lì così come il mio passato che mi perseguita.

Quando esco Neil ha un batuffolo di cotone tra le dita e mi fa sedere sul bordo del divano letto, io lascio cadere l'asciugamano quel poco che basta per lasciare scoperta la schiena.

Proteggimi da teTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon