Capitolo 23: Amy

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Neil è seduto in macchina a fianco a me, mentre James guida tenendo una mano sulla coscia di Brie. Ho lo sguardo puntato sul finestrino e osservo gli alberi e le case che si muovono veloci. Chissà cosa accadrà oggi? È da quando ho conosciuto Neil che c'è un legame strano tra noi, ma non in senso negativo, credo. Spesso quando mi guarda penso che quei suoi occhi possano scavare dentro di me fino a leggermi l'anima e, sinceramente, non so se potrebbe piacergli quello che troverà, per questo cerco di avvicinarmi ma restando sempre sufficientemente lontana per non ferirci. Mi viene in mente una fiamma: la guardi, la ammiri agitarsi alle correnti d'aria, ma sai che se ti avvicini troppo ti bruci, eppure non vorresti mai spegnerla per quanto è bella.

Dopo tre quarti d'ora parcheggiamo nel vialetto di ghiaia bianca davanti casa del padre di Devon. Il nostro amico esce per accoglierci e appena varchiamo la soglia di casa sembra di essere catapultati a Las Vegas!

Al centro della sala da pranzo, dove dovrebbe esserci uno di quei maestosi tavoli di legno massiccio, c'è un tavolo da biliardo. Il tavolo effettivamente c'era, ma è stato spostato verso la parete per poterlo usare come ripiano per il beer-pong. Alcune ragazze in accappatoio salgono le scale sculettando, cerco Brie con lo sguardo e vedo il suo muso che tocca terra.

"Sono amichette tue?" chiede con occhi di fuoco a James tirandogli giù il braccio.

"Non le ho mai viste, giuro" il fatto che lo dica con tanta calma e naturalezza pare rassicurare Brianna.

"Bene ragazzi e ragazze, benvenuti a casa Fitzgerald." Una delle due ragazze gli si avvicina con passo felpato, mi ricorda una foto di qualche libro di scienze in cui c'è il boa che avvolge la preda per strozzarla.

"Torno subito cara" le dice con una voce smielata. Alzo le sopracciglia quasi schifata e lui, anche se ci fa caso, non commenta. "Spero che abbiate portato un costume donzelle, venite che vi porto in piscina." Io e Brie ci scambiamo un'occhiata scettica "È meglio che veniate ora che siete sobrie, dopo potreste avere una congestione" è un'argomentazione abbastanza convincente per cui scendiamo le scale seguite da Neil e James.

Ci cambiamo a turno nei bagni e mentre James e Neil entrano separati, io e Brie ci cambiamo insieme.

"Le femmine vanno sempre in due al bagno" commenta Neil rivolto alla porta sapendo che lo possiamo sentire. Io e Brie ridiamo. La conosco da quando non avevamo neanche un pelo sulle gambe, quindi non c'è cosa che non abbia già visto.

"Sei geloso perché posso vederla nuda?"

"Brianna!" urlo io. Spero che i ragazzi si siano allontanati dalla porta.

Quando usciamo loro sono già in acqua e, mentre scendiamo le scalette, iniziano a schizzarci così siamo costrette a gettarci in acqua per evitare di sentire freddo.

I ragazzi decidono di fare qualche vasca e qualche gara di apnea, nel frattempo io e Brie restiamo a mollo appoggiate al bordo della piscina a parlare del più e del meno.

"Glielo dirai mai?"

"Che lavoro con James? Forse sì, in fondo non penso che sia una cosa così brutta. Potrebbe rinfacciarmi che gli ho mentito, questo sì, ma per il resto non sono la sua ragazza e posso fare il lavoro che voglio."

"Intendevo il fatto che ti piacesse, ma sono contenta che voglia parlargli anche di quello. So che vorresti andarci piano e penso che sia un buon primo passo."

"Dai Brie, non è che mi piace... beh sì... forse. Ci sto bene. Mi fa ridere, è gentile, con me non sembra il ragazzo di cui tutte parlano. Per questo penso che io non gli sia mai passata per l'anticamera del cervello."

"Infatti è venuto a bussare alla mia porta per vedere me..." Il sorriso di Brie è impercettibile, ma so che desidera solo il meglio per me. Come io lo desidero per lei.

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