Capitolo 63: Amy

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Schiena sul materasso. Mani sulla pancia. Sguardo al soffitto.

Raccontare a Neil la mia storia in questa posizione, senza guardarlo, sembra più facile.

"Perché hai detto ad Alex di non dirmi nulla?" chiede lui girandosi su un fianco e facendo cigolare il letto.

"Quando David ci ha dato i nuovi documenti io e Brie abbiamo deciso che non saremmo state più né Samantha né Jessica, dirti tutto sarebbe stato come ammettere che questa vita era reale e io volevo solo seppellire tutto e ripartire da zero. È colpa mia se Brianna è qui e sta passando tutto quello che ho passato io per due anni. Era me che mio padre voleva, non avrei mai dovuto tirarla in mezzo"

"Lei è qui per te, come tutti noi. Non puoi darti la colpa di tutto" il letto si affossa quando Neil gira la testa per cercare il mio sguardo, ma io non ho ancora trovato il coraggio di guardarlo da quando ho iniziato a parlare della mia vita qui. Ho paura della compassione che potrei trovare nei suoi occhi "Come avete fatto a far arrestare Walter la prima volta?" chiede dopo un po'.

"Violenza domestica. Che tu ci creda o no è stata l'unica cosa a cui David e i suoi si sono potuti aggrappare da momento che il giudice era corrotto e per lui droga, traffici di donne o di armi non esistevano. Suppongo che quando mia madre è tornata lui l'abbia costretta a ritirare tutto per far annullare la condanna"

E ora che mia madre non c'è più dobbiamo cambiare strategia, trovare qualcos'altro con cui incastrarlo.

"Tua madre non è tornata?" la domanda pesa come un macigno. I suoi occhi verdi cercano i miei ancora una volta e quando mi giro per guardarlo, tutta la forza che mi ero fatta fino a quel momento per raccontargli tutto, si sgretola come creta.

"Me l'aveva promesso" sussurro con la gola che brucia per lo sforzo di trattenere le lacrime "Mio padre aveva promesso di voler riunire la famiglia nel poco tempo che gli rimane. Era tornata il giorno dopo che io e Brianna siamo scappate. Era tornata per me e non mi ha trovata. Alla fine si è suicidata, Neil" Sfogo la mia frustrazione e il mio senso di colpa sul petto di Neil. Dovrei provare rabbia? Dolore? Senso di tradimento? Allora perché le sue mani che scorrono lungo la mia schiena e le sue labbra tra i miei capelli attutiscono le mie emozioni? La sua presenza ha creato una sorta di scudo attorno a noi dove niente e nessuno può farmi del male. La sua presenza mi fa stare meglio. L'ha sempre fatto.

"Mi dispiace, tesoro" mi bacia sulla fronte e le sue labbra sembrano fredde a contatto con la mia pelle ancora calda per la febbre "Ma se non era vero che voleva riunire la vostra famiglia, allora perché siete qui?" Sono quattro giorni che mi faccio la stessa domanda e l'unica risposta che ho è..

"Credo che Walter sia di nuovo al verde e nei guai con i messicani. Supponendo che abbia davvero i giorni contati e che voglia per questo lasciare a me il suo 'impero', è probabile che in questo modo sarò io a dover pagare i suoi debiti con la mafia. È il suo modo di vendicarsi. Mi accusa di avergli portato via la mamma e ora lui mi sta togliendo tutto"

"Non lo farà. Non glielo permetterò Amy" Cazzo i suoi occhi, la sua voce decisa, ogni minimo muscolo delle braccia teso e pronto a difendermi a qualunque costo. Sono cose che vedo solo ora e Dio quanto vorrei aver aperto gli occhi prima.

"Mi dispiace per Erin, avrei dovuto ascoltare meglio il mio sesto senso"

"Tu l'avevi capito?"

"La mattina del giorno che mi hai riconosciuta al Ticket siamo andati a fare colazione come al solito e aveva accennato al voler ritornare qui. Mi era sembrato strano, lui sapeva quanto odiavo questo posto... lo odio ancora, non mi ci avrebbe mai riportata se non avesse avuto un accordo con mio padre. Lo avrei allontanato, ma era troppo tardi perché mio padre era già arrivato a Long Beach"

"Smettila" Dice Neil poggiando delicatamente una mano sul mio viso. Calda come io non le avrò mai, sorrido.

"Di fare cosa?"

"Di chiedere scusa, di sentirti in colpa per cose che non puoi controllare"

Forse in tutto questo tempo era solo di questo che avevo bisogno: di qualcuno che mi dicesse che non era colpa mia. Di qualcuno che mi aiutasse a togliere dalle spalle il peso di una vita difficile da vivere quanto da raccontare. Di qualcuno che mi amasse nonostante tutte le ferite. Forse amare significherà anche farsi del male a vicenda, ma a volte ne vale la pena.

Lo avvicino a me afferrandolo dal nodo della cravatta e lo bacio.

Di tutti i baci che ci siamo dati, questo è quello con meno trasporto di tutti, ma è comprensibile dato che Brianna è in una di queste stanze maledette ad attendere un cliente che non arriverà... se tutto andrà come previsto. Vorrei solo poterglielo dire, poterla rassicurare. Andrà tutto bene perché porteremo fuori anche lei e il mio futuro nipotino. Le braccia di Neil, le sue labbra e l'immagine paradisiaca di Brie che tiene in braccio suo figlio quando tutto sarà tornato alla normalità mi calmano il cuore e mi danno quella spinta necessaria a raccogliere tutte le mie forze per affrontare quella che spero sarà l'ultima grande battaglia contro Walter.

Il telefono di Neil suona di nuovo e lui mette in vivavoce.

"Neil sono David. Abbiamo trovato Brianna, ma abbiamo meno tempo del previsto"

"Dov'è James?" chiede lui rivolgendomi un'occhiata preoccupata nel sentire solo la voce di David.

"Ha comprato Brianna, ma non ha i soldi per pagarla. Stanno portando i clienti della seconda parte dell'asta ai piani di sopra e quando vedranno che non ha quattromila dollari in contanti lo porteranno da Walter"

"Cazzo cazzo cazzo" si spreme gli occhi con il pollice e l'indice tanto forte che penso potrebbe cecarsi "Qual è il nome in codice di Brianna?"

So cosa vuole fare. È una missione suicida, ma non abbiamo altra strada. Dobbiamo raggiungere Brianna prima che gli scagnozzi di mio padre chiedano i soldi a James.

"La petite emeraude, il piccolo smeraldo" scandisce lui.

"Grazie David, di tutto"

"Andate, vi copro all'uscita sul retro"

Neil chiude la chiamata e io inizio a pregare che vada davvero tutto per il verso giusto.



*Angolo autrice*

Finalmente l'esame è andato... e anche moooolto bene! Vi chiedo ancora scusa per l'assenza, ma sono una di quelle persone che 'non sa fare due cose contemporaneamente', ad ogni modo spero che con questo piccolo regalino accettiate le mie scuse <3

Inoltre vorrei ringraziarvi tantissimo per i 25K, è un traguardo davvero importante per me. Mi avete aiutata a credere che c'è  davvero qualcosa di buono in questa storia e che non sono l'unica ad esserne profondamente innamorata. Grazie e ci vediamo lunedì come sempre <3



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