Capitolo 47: Neil

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/Colazione?/

Leggo l'anteprima dal telefono di Amy che si è appena illuminato per la notifica. Ovviamente il messaggio è di Erin: devo risolvere questa situazione senza far passare Amy per una traditrice.

Ieri notte ho deciso di seguire il consiglio di Alexandra e Taylor, raccontando tutto a Amy. Il suo modo di guardarmi dopo averle detto di Marylin non era cambiato, non mi aveva fatto sentire debole o pietoso. Aveva accettato oramai tutto di me senza il minimo ripensamento ed è per questo che lei è così speciale. Avevo sperato fino all'ultimo momento, prima che crollasse tra le mie braccia, che anche lei aprisse il suo cuore a me, o per lo meno che mi raccontasse di quei lividi. Rabbrividisco al solo pensiero che qualcuno possa averle fatto del male e mi scaldo se penso che potrebbe essere stato Erin. Ma non volevo in alcun modo metterle fretta, non ora che entrami abbiamo capito ciò che vogliamo, non ora che so di averla al mio fianco.

È un angelo. Dorme sul divano con le lenzuola fino al mento e ha un sorriso quasi impercettibile sul volto. I capelli ricadono sul cuscino in morbide onde dorate, già immagino il buon profumo che lascerà su di esso.

Non vorrei svegliarla, vorrei restare ancora un po' a contemplare la sua bellezza da questa distanza da cui posso indovinare le curve del suo corpo sotto le coperte, ma sono le undici del mattino e se non la sveglio mi farà la ramanzina.

"Tesoro, è ora di alzarsi" l'accarezzo passando la mano sulle lenzuola.

"Buongiorno" dice lei senza aprire ancora gli occhi.

Le do un bacio sulla tempia e lascio che si finisca a svegliare da sola mentre vado a farmi una doccia.

L'acqua scorre per un po' e quando vedo che esce il vapore, entro dentro.

Ho la faccia piena di schiuma quando sento la porta della doccia che si apre e il corpo caldo di Amy che mi abbraccia da dietro.

Mi ripulisco il viso e mi giro a guardarla. È così perfetta.

Le faccio spazio sotto il getto d'acqua e lei chiude gli occhi quando le ricade sul viso. Ne approfitto per darle un bacio inaspettato e lei sorride contro le mie labbra.

È la prima volta che la vedo completamente nuda, ma non è il suo corpo ciò che desidero di più. Prima ancora di desiderare ogni cellula e ogni fibra del suo corpo, io voglio la sua anima e la sua mente. Voglio guardarla negli occhi e sapere che lei si sente al sicuro con me, che la sua mente è libera, che la sua anima urla il mio nome ancora prima che possa farlo il suo corpo.

Le sposto i capelli dietro le orecchie e le poso un bacio sulla fronte.

Mi abbraccia e ora so per certo che è qui che si sente al sicuro: all'altezza del mio cuore.

Le sue mani esplorano la mia schiena e le sue dita indugiano in un punto affianco alla scapola che corrisponde a dove lei ha la cicatrice. Ancora le ho chiesto come se l'è procurata.

Le sollevo il mento e lei chiude gli occhi in parte per godersi il momento, in parte per non far entrare l'acqua negli occhi. Iniziamo a baciarci con dolcezza, ma dopo un po' lascia spazio al desiderio.

L'acqua amplifica i suoi sospiri e i suoi gemiti.

Poggia una mano sul mio petto e lascia una scia di baci presto lavati via dall'acqua, scende dal collo al torace, fino all'inguine. Afferro i suoi capelli e lascio che faccia della parte di me che più la desidera ciò che vuole. Dopo un po' torna in piedi ed è mio desiderio farle provare ciò che provo io.

Le bacio i seni e con le mani tocco il suo punto più sensibile godendo di ogni suo ansimo.

"Neil, ti voglio" geme appoggiando le mani contro le piastrelle fredde della doccia.

A quel punto decido di darle tutto ciò che chiede, la prendo in braccio dalle cosce ed entro dentro di lei.

La tengo stretta fra le mie braccia mentre muoviamo in sinergia i nostri corpi.

Una scarica di energia li attraversa ricoprendoci di brividi e di piacere, alla fine veniamo insieme.

La faccio scendere e finiamo di fare la doccia più lunga della storia tra sorrisi, baci e mani ovunque sul corpo l'uno dell'altra.

***

"E ora come glielo dico?" legge preoccupata il messaggio sul suo telefono.

"Vedrai che capirà, se ci tiene a te come dici saprà che lasciarti andare è la cosa migliore" le dico con dolcezza.

"Lo spero" dice per autoconvincersi.

"Se deve prendersela con qualcuno già so che se la prenderà con me" ripenso alla minaccia che mi ha tirato fuori dalla mensa 'se ti avvicini di nuovo ad Amy ti mando in carcere'. Quel biondino non me l'aveva mai raccontata giusta.

Amy si è vestita con la roba che le ho dato ed usciamo dal dormitorio per andare a mangiare qualcosa.

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