Capitolo 30: Neil

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Esco fuori dalla profumeria per disintossicarmi da tutto quell'odore nauseante. Troppo dolce, troppo aspro, troppo agrumato, troppo alcol.

L'unico che effettivamente mi fosse piaciuto era quello di Amy, ma non potevo far a meno di pensare che la ballerina del Ticket avesse gli stessi gusti.

La mano morbida e piccola di Amy mi tocca la spalla per avvertirmi che è dietro di me e quando mi giro i suoi occhi nocciola mi travolgono.

"Grazie per avermi accompagnata" il suo sorriso è contagioso, nonostante si sia calmata molto da quando era entrata in camera mia.

Ci avviamo verso la macchina e la domanda mi esce spontanea "Che ne dici se la prossima serata al Ticket ti passo a prendere a casa e vieni con noi?"

"Mi farebbe piacere, ma devo chiedere al mio capo se mi da la serata libera"

Annuisco. È già un inizio e sono contento che non abbia risposto con un no secco. Per quella sera probabilmente potrei impegnarmi a essere un gentiluomo per farle capire che non sono lo stronzo che crede io sia con le altre.

Mi stendo sul divano e accendo la televisione quando James irrompe nella mia camera.

"Fratello, ho bisogno del tuo aiuto" armadio-James incombe su di me puntandomi il dito e sembra quasi disperato, ma un disperato divertente.

"Brianna fa il compleanno tra un po' e non so che comprarle, manco lo sapevo fino a 15 minuti fa!" si butta sconsolato sul letto coprendosi il viso con le mani. "che le faccio?"

"Giusto un'ora fa ero al centro commerciale con Amy che aveva lo stesso problema."

"Ah sì... al centro commerciale" un ghigno malizioso si dipinge sul suo viso mentre si butta sul divano affianco a me per tirarmi delle gomitate amichevoli e, per quanto mi dispiaccia ammettere la verità, devo smentirlo.

"Sì le ha comprato un profumo" rispondo con aria sufficiente. Oggi era davvero così felice, tranquilla, leggera che mi sono davvero chiesto se le sia mai fregato qualcosa di avermi visto con un'altra ragazza, o se semplicemente è brava a nascondere.

"Tutto a posto?" in un attimo si fa serio e si sporge verso di me per cogliere il mio sguardo vago.

"Sì, beh te l'ho detto che da quando il nostro appuntamento è stato un fiasco ho provato a rinunciarci e-"

"Non sono lei, lo so" cantilena lui come chi sa di aver sempre ragione "Brianna mi ha raccontato che Amy le ha raccontato che ieri una delle tue solite conquiste è uscita da camera tua prima che arrivasse. Metti la testa a posto e non creare problemi alla mia relazione litigando con Amy."

"Odio quando si coalizzano" 

"Che ti aspettavi dalla versione femminile di me e te!" butta le mani al cielo arreso.

"Lei ha messo in chiaro le cose: siamo amici e io-"

"Non siete 'amici'" James mima le virgolette sull'ultima parola.

"E io" continuo la mia frase "da persona matura quale sono..."

"Sei stupido, non maturo" mi interrompe di nuovo.

"Ho deciso di accettare e andare avanti" concludo finalmente.

"Tornare indietro" mi corregge erroneamente il mio amico che in questo momento vorrei solo strozzare.

"James, ma tu da che parte stai?" abbandono le mani sul bracciolo del divano per alzarmi e mi metto a camminare nervosamente per la camera.

"Da quella che non mi fa litigare con Brianna solo perchè voi due non riuscite a capire che vi cercate anche quando vi allontanate"

"Domani vediamo di trovare un regalo per Brianna" cambio discorso tornando con lo sguardo al mio amico.

"Sì, cazzo Neil" si vede tale e quale quanto James sia innamorato di Brianna e sono felice per entrambi. Ho imparato a conoscere anche io Brianna sia da quelle volte che ci incrociamo a mensa con Amy, sia dai racconti di James. È sincera, sfrontata, reazionaria e alcune volte non troppo razionale, ma forse per questo ha trovato in James la sua metà. Quando vedo delle persone amarsi a questo modo mi viene in mente Marilyn e il futuro che ci eravamo immaginati insieme. Cinque anni fa certamente non avrei potuto fare grandi progetti, ma se qualcuno a quel tempo mi avesse chiesto "come ti vedi tra dieci anni?" probabilmente avrei risposto "Sposato con Mary e magari con dei figli". Purtroppo avevo avuto l'universo contro e non sapevo se sarei più stato in grado di immaginare un futuro con qualcuna a fianco. È come quando metti la mano sulla candela per vedere quanto resisti e dopo che rimani bruciato sai che non ci proverai più: non avrei mai sofferto se non avessi più tenuto a nessuna come tenevo a Mary.

Per questo l'idea di essere innamorato di Amy era per me qualcosa di alieno. Sapevo che un giorno prima o poi l'avrei ferita, ma allo stesso tempo c'era qualcosa che mi tirava verso di lei come una calamita.

Il suo rifiuto stava riaprendo lentamente una vecchia ferita che, come ogni ferita, andava disinfettata con l'alcol.


*Angolo autrice*

Buonasera a tutti! Oggi è stata una giornata davvero particolare dato che è partita proprio col piede sbagliato... però sono fortunata perchè è il lunedì delle pubblicazioni e sono felicissima di poter leggere con voi questa storia, di viaggiare con voi tra questi cuori infranti e di crogiolarmi tra i vostri commenti. Il lunedì è un po' un giorno sfigato, ma ci pensate voi a sollevarmi il morale (Forse ho scelto questo giorno apposta hahaha)

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