Blame | H.S.

7

ZAYN, PILLOWTALK

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Agitai la caviglia e riuscii a liberarmi dalla presa debole del ragazzo a terra. Quando mi voltai, aspettandomi di trovarmi faccia a faccia con Harry, non lo individuai.

Il mio sguardo corse un po' più giù, sino ad incontrare la sua figura china a terra. Riuscivo a intravedere i muscoli della sua schiena scoperta tendersi e guizzare, mentre impugnava la pistola che aveva lasciato cadere.

Si risollevò a fatica, evidentemente dolorante a causa della ferita, ma non un gemito o un lamento uscì dalle sue labbra.

"Spostati" mormorò, fissandomi con uno sguardo in grado di intimidire chiunque.

Ma non me.

Se in quel momento anche solo respirava, era per merito mio. Avevo perso un'occasione di fuggire che probabilmente non mi sarebbe più ricapitata, solo ed esclusivamente per salvare lui.

Perciò mi ritenevo più che in diritto di mettere bocca sulla sua evidente intenzione di finire il ragazzo a terra oltre il mio corpo.

"No" risposi in tono fermo, imponendomi di reggere il suo sguardo.

Percepii la presa delle sue mani calde stringersi intorno alle mie spalle. "Non farmelo ripetere."

"Non lo ucciderai. Non te lo permetterò" replicai, continuando a tenere i piedi ben ancorati al suolo.

Harry chiuse gli occhi per un breve istante e sospirò profondamente, mentre il pulsare di una vena sul suo collo si fece più evidente. Quando riaprì gli occhi, il suo sguardo guizzò rapidamente da me alle mie spalle.

"Davvero? E credi che lui non proverà a fare lo stesso?"

Mi voltai rapidamente, per vedere la mano del ragazzo, fino a poco prima stretta intorno alla mia caviglia, correre in direzione della sua pistola, gettata a qualche spanna di distanza dal suo corpo.

Date le sue condizioni, riuscii a essere più rapida di lui, quando il mio piede si poggiò sull'arma, prima che lui avesse il tempo di afferrarla.

"Non lo farà" asserii, guardando il ragazzo disteso a terra, mentre con il piede allontanavo da lui la pistola.

"Qui nessuno ucciderà nessuno" aggiunsi, voltandomi di nuovo verso Harry. "E ora passami l'alcol e il coltello, per favore."

Lui sbarrò gli occhi e mi guardò come se fossi andata completamente fuori di testa. "Cosa? Hai intenzione di curare... quello lì?"

"Preferirei Zayn Malik, vi ringrazio" intervenne il diretto interessato, ma entrambi lo ignorammo.

"Sì" dissi semplicemente.

"Tu sei fottutamente fuori di testa se credi davvero che io-"

"Non me ne frega un cazzo di quello che pensi tu" esclamai, sul punto di urlare, senza dargli il tempo di aggiungere nient'altro. "Non ho chiesto la tua approvazione."

Lui schiuse le labbra come per dire qualcosa, ma poi parve ripensarci e bloccarsi.

"Fossi in te non parlerei in questo modo con qualcuno che ha in mano una pistola" mormorò, portandomi una ciocca scura dietro l'orecchio mentre mi premeva l'arma contro l'addome.