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P!nk, Try

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Lasciai che il getto caldo della doccia scorresse lungo la mia schiena, rilassando i miei muscoli tesi. Dopo aver accuratamente lavato i capelli e il corpo, mi concessi dell'altro tempo per restare semplicemente sotto l'acqua.

Alla fine, con mio dispiacere, feci scorrere l'anta opaca ed uscii dalla doccia, avvolgendo un asciugamano intorno al mio corpo.

Dopo essere tornati a casa, Harry si era trattenuto ancora per poco, per poi uscire nuovamente. Da quanto avevo capito, doveva svolgere alcune commissioni, ma evitai accuratamente di provare a immaginarne la natura. Prima di uscire, si era assicurato di chiudere a chiave e mi aveva fornito un paio di asciugamani e dei vestiti puliti, mentre i miei erano in lavatrice, concedendomi una doccia.

Tamponai i capelli con un altro asciugamano, prima di lasciarli ricadere lungo le mie spalle e dare uno sguardo al mio riflesso nello specchio. I miei capelli avevano già largamente superato il livello del seno, ed erano decisamente più lunghi rispetto all'ultima volta che ci avevo fatto caso. Pesanti occhiaie solcavano i miei occhi, ed i segni della stanchezza si estendevano a tutto il mio volto.

Lasciai cadere l'asciugamano lungo il corpo ormai asciutto, dunque indossai gli indumenti di Harry: una t-shirt nera piuttosto larga e dei pantaloni di una tuta altrettanto sformati, almeno sulla mia figura. Raccolsi i miei capelli in una coda morbida, rinunciando in partenza al proposito di asciugarli, nonostante Harry mi avesse indicato dove riponeva il phone.

Raggiunsi la cucina ed aprii qualche credenza, alla ricerca di qualcosa da mangiare, storcendo il naso nell'individuare quasi esclusivamente bibite ed alcolici. Non mangiava spesso a casa, evidentemente.

Era trascorsa una buona mezz'ora da quando Harry era andato via, e non avevo chiaramente idea di quando sarebbe tornato.

Non sapevo quanto tempo mi restasse da trascorrere da sola, ma ero certa che non sarei rimasta ad aspettare con le mani in mano. Da lì avrei potuto raggiungere Niall, potevo trovare la strada. Dovevo solamente uscire dal quartiere incolume.

Dopo essere riuscita a lasciare la casa di Harry.

*

Harry's POV

"Merda" mormorò mio padre, in tono incredibilmente pacato e calmo, mentre si stuzzicava il mento con le dita, contribuendo a conferire un'espressione crucciata al suo volto già corrugato.

Per la prima volta, gli avevo riferito tutto ciò che era accaduto alla fabbrica, dall'intrusione di Zayn e del padre alla tentata aggressione di Blake, l'ultimo giorno che lei vi era rimasta. Fino a quel momento, non gli avevo parlato di tutti quegli inconvenienti, al fine di evitare che gli sorgesse la brillante idea di affiancarmi qualcuno nel compito di sorvegliare Blake, o di farmi del tutto sostituire.

Non ero sicuro che qualcun altro sarebbe stato controllato come lo ero io, con lei.

In quel momento, il ricordo di quella sorta di bacio alla fabbrica fece capolino nella mia mente. Dovetti impiegare decisamente più forza di quanto sperassi, per relegarlo in fondo alla mia mente.

In ogni caso, non credevo che l'avrebbe fatto, che mi avrebbe sostituito. Non ne avevo la certezza, ma nutrivo il vago sospetto che l'essersi affidato a me, per quel compito, era calcolato. Non voleva dare fiducia ad altri uomini. Non ne dava neanche a me, probabilmente, ma io restavo il figlio e, stando alle sue stime, anche scoprendo più del dovuto, non gli avrei remato contro.

"Se tu mi parlassi chiaramente dei tuoi piani, forse sarei in grado di aiutarti" replicai, con una marcata nota di sarcasmo nella voce.

Erano parecchie le domande prive di risposta, quanto al trattenimento di Blake. Per quale ragione era ancora in vita, se era stata catturata come testimone di una sparatoria? Era quella la sola ragione? Mio padre aveva individuato qualche altro modo per servirsene? Ma lei era solo una qualunque ragazza di periferia, perciò in quale dannato modo avrebbe potuto giovargli?

Blame | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora