- CAPITOLO 13 -

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«Sophy! Sophy svegliati!»

Le scostò dei capelli dal volto mentre continuava a sorreggerla. Gli era svenuta tra le braccia.

«Che cosa ti è successo piccola?»

La sua voce era strozzata dall'angoscia. Sollevò la testa della ragazza e la strinse a sé con più forza parlandole all'orecchio nel tentativo di svegliarla.

Dopo qualche secondo Sophy riacquistò conoscenza.

«Che cosa è successo?»

«Oh Sophy!» la baciò sulle labbra. «Io...io non lo so! Mi sei svenuta tra le braccia, all'improvviso. Come stai ora?»

«Non lo so, mi fa male la testa... Ricordo che noi... Noi... Beh, ci stavamo baciando quando... Non lo so, tutto è cambiato! Tu non eri più tu e...»

«Che vuoi dire?»

«Era come se al posto tuo, davanti a me, ci fosse un'altra persona. Cielo, sembrava così reale!» Sophy affondò la testa sulla spalla di Nick che le accarezzò i capelli.

«Chi era?» chiese il ragazzo con voce molto tesa.

«Una donna».

«La conoscevi?»

«No».

«Cosa ti ha fatto?»

«Nulla. Ma stava provando a parlarmi, credo. Cioè, muoveva le labbra come se stesse parlando...»

«Cosa diceva?»

«Non riuscivo a sentirla, né a leggere il labiale... Nick, ho tanta paura!» singhiozzò Sophy.

«Non devi. È finita e tu devi essere forte. Sappi che io sarò qui con te e non permetterò che ti accada nulla, mai più» la strinse a sé baciandole dolcemente la testa e cercando con tutto se stesso di dissimulare la sua preoccupazione.

«Oh no! Scusate!»

Danielle era entrata nella stanza senza bussare, trovandoli abbracciati. Sophy si liberò dalla stretta di Nick che però continuò a tenerle una mano posata sulla spalla.

«Avete delle facce strane! È tutto ok?»

«Sophy ha visto qualcosa...»

«Che vuoi dire?» Gli occhi di Danielle si spalancarono.

«Forse un ricordo...dobbiamo approfondire».

«Un ricordo? È impossibile, non conosco quella donna!»

«Sophy ascoltami», Nick le prese le mani guardandola con espressione seria. «Ora devo andare alla Centrale, sai, per mantenere credibile la mia copertura. Credo che ciò che hai visto fosse legato ad un ricordo celato. Probabilmente Marcus lo aveva cancellato dalla tua mente...»

«Potrebbe trattarsi del segreto?»

«È possibile. Danielle, ti va di aiutarci a scoprire qualcosa?»

«Naturalmente».

Nick uscì dopo aver lanciato un ultimo sguardo carico di apprensione. Successivamente Danielle si sedette accanto a Sophy.

«Ti porto la colazione e poi iniziamo a lavorare, ok?»

La ragazza annuì pur non capendo cosa intendesse con "lavorare" ed osservò la rossa chioma di Danielle allontanarsi ondeggiando.

Sophy si alzò dal letto sul quale era seduta e si diresse verso la finestra. Le sue emozioni erano in subbuglio. Era spaventata per quello che era appena successo, preoccupata di avere nella sua testa dei ricordi che le apparivano estranei, terrorizzata per il futuro, contrariata all'idea di dover passare la giornata con Danielle ed eccitata al ricordo del bacio con Nick.

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