- CAPITOLO 18 -

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Sophy si sentiva il corpo pesante come un macigno e la testa leggera come un pallone. Se ne stava completamente al buio, abbandonata sulla poltrona girevole, gli occhi chiusi e le mani posate all'altezza del cuore che le batteva all'impazzata.

Aveva passato delle ore su quei registri ed aveva scoperto talmente tante cose da non essere del tutto sicura di averle davvero apprese tutte. Nella sua mente visualizzava tutte quelle informazioni come tasselli di un puzzle: alcuni erano grandi e ben definiti e quindi lei sapeva come incastrarli, altri invece erano piccoli, sbiaditi e confusi. Avrebbe voluto potersi confidare e confrontare con qualcuno, si sentiva come se quelle conoscenze la stessero schiacciando contro il pavimento: costituivano un peso troppo grande per essere sopportato da una persona sola. Si stava chiedendo quante di quelle notizie fossero note a Nick quando avvertì dei rumori arrivare dalla navata della chiesa. Il suo cuore sobbalzò: forse Nick l'aveva già rintracciata e la stava andando a prendere. Si alzò di scatto e riaccese lo schermo del computer per avere un po' di luce. In seguito si rannicchiò in un angolo e tese le orecchie. Il suo cuore sperava si trattasse di Nick, ma la ragione le urlava che poteva trattarsi anche degli uomini di Catting.

Sentì una voce maschile a lei sconosciuta impartire ordini ai compagni. Si stavano dividendo per cercarla. Dai molti passi e dalle diverse andature, Sophy dedusse che erano moltissimi uomini: non poteva essere Nick. Sicuramente erano gli uomini di quello che fino a poco prima aveva chiamato padre.

Aveva lasciato la botola aperta, le rimanevano pochi secondi e non aveva vie di fuga. La mente viaggiava frenetica. Cosa poteva fare? Perché era fuggita dal Covo? Si maledisse per essere scappata e per aver lasciato quel messaggio carico di disprezzo a Nick. Si chiese se lui la stesse cercando comunque, probabilmente sì...

L'idea le arrivò come un fulmine a ciel sereno. Si tolse il bracciale Anti-Visione. Sperava che qualcuno, al Covo, osservando i monitor, si accorgesse dell'improvvisa ricomparsa del suo segnale.

Quando gli uomini in passamontagna fecero irruzione non la videro subito, lei cercò di passare gattonando tra le loro gambe verso l'uscita, ma non fece in tempo a raggiungere la porta.

Ricevette un forte colpo in testa e tutto divenne buio.

***

Nick e Nando avevano girato per ore per le strade deserte e desolate costeggiate da rovine quando il cellulare di Nick iniziò a suonare.

«Pronto».

«Sono Ben. Ho appena ricevuto sui monitor un suo segnale».

Nick sbarrò gli occhi, drizzò la schiena e chiese con voce tremante: «Dove?»

«Alla Chiesa di Santa Barbara».

«Grazie Ben!»

Nando, che aveva sentito la risposta di Ben attraverso il telefono, effettuò immediatamente un'inversione ad U e si diresse a tutta velocità verso la chiesa. Arrivarono dopo una ventina di minuti e quel che trovarono fece venire a Nick la pelle d'oca. Davanti alla chiesa vi erano tre macchine della Polizia e due squadre di pompieri. Nick si precipitò fuori dalla macchina prima ancora che si fermasse. Corse disperatamente verso il portone principale sventolando il suo tesserino di poliziotto agli agenti che lo guardavano con aria interrogativa.

Trovò quello che gli sembrava il capo dei Vigili del Fuoco.

«Cos'è successo?»

«Un incendio, molto probabilmente doloso».

Nick non vedeva fumo. Dove era avvenuto questo incendio?

«Posso entrare a dare un'occhiata?»

«Ci sono già alcuni dei suoi colleghi. L'incendio si è sviluppato in un tunnel sotterraneo di cui non si era a conoscenza. La carta ha aiutato la propagazione».

MITOCITY - Il SegretoWhere stories live. Discover now