- CAPITOLO 17 -

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* La sera precedente *

La mezzanotte era già passata quando Sophy, zaino in spalla, uscì silenziosamente dalla sua stanza e cominciò ad attraversare un corridoio buio dopo l'altro. Non incontrò nessuno fino al portone principale del Covo, lì una guardia se ne stava pigramente appoggiata al muro. Sophy sapeva che quell'atteggiamento rilassato era solo una copertura: quell'uomo era pronto a scattare come una molla al benché minimo cenno di vita nei dintorni. La ragazza aveva già pensato a quel problema: tirò fuori la piccola pistola che aveva preso il giorno precedente in armeria, la caricò con i proiettili immobilizzanti, prese la mira e sparò. L'uomo si accorse a malapena del dardo che lo colpì poco lontano dalla spalla destra, barcollò leggermente e poi si accasciò a terra, immobile come una statua di marmo.

Sophy mise in tasca la piccola arma e corse oltre il portone. Si diresse sicura verso il bosco che costeggiava la strada; ovviamente indossava l'Anti-Visione, ma il tecnologico bracciale le permetteva solo di essere invisibile alle telecamere, le fronde invece l'avrebbero nascosta anche da occhi indiscreti. Aveva studiato il percorso da intraprendere in modo abbastanza dettagliato, ma non appena si ritrovò sola, al buio, tra gli alberi, fu colta dall'ansia e dallo smarrimento. Nel bosco non sarebbe stato affatto facile orientarsi, ancor meno per una ragazza che, come lei, aveva sempre vissuto in città dove il più intricato labirinto era rappresentato dalle corsie del centro commerciale. Appoggiò un mano su un grosso tronco, chiuse gli occhi e iniziò a prendere profondi respiri cercando di rilassarsi. Pian piano riuscì a riprendere il controllo di se stessa.

La sua missione era ben chiara: il primo passo era raggiungere la Chiesa di Santa Barbara, da lì avrebbe deciso come proseguire. Il suo istinto le suggeriva che proprio in quel luogo avrebbe trovato altri indizi che l'avrebbero avvicinata sempre di più alla verità.

Trascorse la notte camminando tra le radici, costretta a scansare con le braccia rovi e fronde. Le mani le si coprirono di graffi ed escoriazioni, così come il viso che le bruciava in più punti. Dovette allungare parecchio il suo itinerario per non uscire mai dal bosco e stava ormai albeggiando quando tra le fronde, alla sua sinistra, intravide il campanile della chiesa che si imponeva oltre la cupola dai riflessi dorati. Distava circa cinquecento metri dal punto in cui lei si trovava: c'era da percorrere un vialetto sterrato e da attraversare una strada non troppo trafficata. Era ancora molto presto e quindi in giro sembrava non esserci anima viva, in ogni caso era importante non dare nell'occhio. Sophy non si fermò troppo a pensare e, con passo svelto ma non di corsa, arrivò davanti al portone dorato dell'edificio cattolico. Ostentando disinvoltura spinse una delle due pesanti ante ed entrò. Come qualunque altro luogo del Signore, la Chiesa di Santa Barbara, restava aperta e a disposizione dei cittadini a qualsiasi ora del giorno e della notte. Come Sophy si aspettava, la grande struttura a croce latina era debolmente illuminata e completamente deserta. Procedette lungo la navata centrale senza sapere cosa cercare, osservò gli affreschi che riempivano i soffitti e i dettagliati bassorilievi che ricoprivano le pareti. Le deboli luci dell'alba, che entravano dalle colorate vetrate poste ad almeno cinque metri da terra, conferivano all'ambiente delle ombre tetre ed inquietanti. A rendere il tutto ancora meno rassicurante contribuivano le lastre di legno che scricchiolavano ad ogni passo di Sophy, facendola rabbrividire. L'altare si trovava all'incrocio tra la lunga navata centrale e quella più piccola ad essa ortogonale. Si trattava di un robusto tavolo di legno coperto da un'elegante tovaglia bianca decorata finemente in oro. Al centro del tavolo troneggiava una grande copia della Bibbia, rilegata in pelle. Sophy avvertì un profondo senso di sconforto, era arrivata fino lì convinta di trovare qualcosa, ma cosa? Aveva intravisto la chiesa dalla finestra alla quale Elena dava le spalle, nel video. Ma questo non voleva dire nulla! Centinaia di case nel raggio di almeno un chilometro potevano avere una vista, anche se solo parziale, su quel luogo! Perché non ci aveva pensato prima? Perché si era fiondata lì? Perché era stata così stupida?

MITOCITY - Il SegretoWhere stories live. Discover now