- CAPITOLO 40 -

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La pistola di Marcus Catting puntava dritta al centro della fronte del suo amico Carlos Alvarez. L'ometto tremava ed aveva gli occhi gonfi e lucidi.

«M-M-Marcus» balbettò. «Che cosa stai facendo? Perché ce l'hai con me? Io e te collaboriamo da sempre!»

«No Carlos» cominciò Catting. «Tu non collabori con me! Tu stai ai miei ordini! È sempre andata così!»

Una briciola di orgoglio permise ad Alvarez di ribadire la sua posizione: «IO sono il Presidente! Tu non sei nessuno!»

«Ahahah» rise Marcus. Sembrava una persona totalmente diversa dal'uomo rigido di poco prima, sembrava un folle. Aveva gli occhi fuori dalle orbite e la pelle del viso era leggermente arrossata. Se non lo avesse conosciuto bene, Sophy avrebbe pensato che fosse stato ubriaco o drogato. «Prova a pensarci meglio. Tu hai i doveri di un Presidente. Doveri che per me non rappresenterebbero altro che una scocciatura. Anni fa ho fatto in modo di lasciare a te il posto di Presidente proprio per questa ragione! Eri l'unico che sarebbe stato disposto ad ascoltare sempre il mio parere prima di prendere una decisione, per il semplice fatto che non hai abbastanza fegato per farlo da solo! Quindi, poniti questa domanda: chi ha davvero il potere, Carlos? Te lo sei mai chiesto?»

«No, non me lo ero mai chiesto prima d'ora» disse Alvarez, con compostezza e dignità. «Ma se con "potere" intendi il regno di terrore che ti sei costruito uccidendo e Cancellando persone innocenti, allora sono lieto di non averlo questo potere!»

Tutti tacquero per qualche istante.

«Sappiamo entrambi perché "certe cose" sono state fatte!» esclamò infine Catting, prima di voltarsi verso il resto delle persone presenti nella stanza. «Tutto iniziò quando tu padre» cominciò puntando un dito verso Sophy, «che a quei tempi era Presidente, iniziò a collaborare con quella folle di tua madre! Era indubbiamente una donna geniale. Fin da giovanissima si era sempre dimostrata una mente eccelsa, ma aveva un grandissimo problema: si era fissata su una malsana idea secondo la quale tutto ciò su cui si basa la nostra società è falso. Ha fatto molti studi e tantissime ricerche per tentare di dimostrarlo ed ha convinto David Harris ad aiutarla sborsando un sacco di risorse pubbliche. Lui era completamente assoggettato alla forte personalità di Elena. La voleva accontentare, sempre e comunque. Molti li idolatravano, ma altrettanti li odiavano. Alla fine David scelse addirittura di rinunciare alla carica di Presidente... Che idiota!»

Si fermò per riprendere fiato. I suoi occhi erano fuori dalle orbite, il viso contratto dalla rabbia e la voce molto più acuta del solito.

«Poi, finalmente, una persona realmente meritevole di governare, io, riuscì a farsi spazio nel mondo della politica. Preferii non mettermi subito in prima linea, così sfruttai la nostra amicizia» disse rivolgendosi verso Alvarez. «Senza il tuo aiuto non avrei mai potuto agire così liberamente. Elena Harris continuava a blaterare le sue assurdità ed io dovuto uccidere lei e suo marito! Sophy, sono stato costretto!» confessò guardandola come se si sentisse davvero dalla parte della ragione. «Poi ho scoperto che esistevi tu e, dopo aver fatto una cosa come quella, non potevo non completare la mia opera! Anche se eri piccolissima quando li ho uccisi, rimanevi comunque una possibile testimone. Dovevo assolutamente eliminare anche te... Così trovai il modo di rapirti, di Cancellarti e di renderti inoffensiva. Ho pensato che tenersi il nemico vicino era il modo migliore per neutralizzarlo. Ma non avrei dovuto essere così tenero! Ucciderti sarebbe stata la cosa migliore: guarda che casino che stai combinando!»

Sophy non poteva credere alle sue orecchie. Conosceva già quella storia. Eppure, sentire quello che per anni aveva amato come un padre, confessare di essere l'assassino dei suoi veri genitori, era una sensazione orribile. Sentiva lo stomaco stretto in una morsa e il cuore che le batteva ferocemente contro il petto. Nick le si era avvicinato e l'aveva presa per mano, ma questa volta nemmeno il contatto rassicurante con la sua pelle poteva bastare ad arrestare i suoi tremori.

MITOCITY - Il SegretoWhere stories live. Discover now