Capitolo 30

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Camminai, fischiettando allegramente per i corridoi che si stavano riempendo di impiegati che erano intenti a raggiungere il proprio ufficio, essendo quasi le 8 del mattino.
Sorrisi di nuovo dopo aver letto il messaggio di buongiorno da parte di Steven a cui risposi quasi subito.
Mi gustai il mio caffè mattutino, mentre ripensai alla vacanza appena trascorsa e all'evoluzione della mia relazione con Steven. Quel bacio, mi sembra ancora di poterne sentire il sapore ogni volta che chiudo gli occhi.
È stato un bacio così passionale, ma allo stesso tempo così dolce, è stato un bacio che per me vale più di qualsiasi scopata occasionale che io abbia mai avuto, è stato un bacio che avrei voluto ripetere ancora e ancora.
Sorrisi di nuovo inconsciamente come un ebete, quando vicino a me sentì il rumore di due voci familiari.
-Ryan, sei tornato-mi accoglie Vanessa tra le sue braccia, accompagnata da Dylan che si limita a salutarmi con una pacca sulla spalla ed un sorriso.
-com'è andato il viaggio? Devi raccontarci tutto-esclama la mia collega.
-non ora però-si intromette Dylan-abbiamo qualcosa di importante da fare-
-sarebbe?-gli chiedo perplesso.
-stamattina si terrà la riunione per parlare dei nuovi progetti dell'azienda, tra cui anche quello con la Sakura & Co, quindi devi esserci per forza anche tu, nessuno ti ha avvisato?-
-in realtà no, non ho ancora messo piede in ufficio-mi gratto la testa nervoso, perché non avevo nessuna voglia di partecipare a quella dannta riunione e di rivedere la faccia di James, non dopo tutta la fatica che avevo fatto per ritrovare uno sprizzico di felicità.
-dai andiamo-mi prendono per le braccia i miei colleghi, trascinandomi in sala riunioni.
Non appena ci sistemiamo ai nostri posti il mio sguardo, si scontra immediatamente con quello di James che è intento a parlare con Mark e un altro suo collega, esattamente dal lato opposto della stanza.
Lui non fa nessun cenno di saluto e io faccio lo stesso, ma il suo sguardo continua a posarsi su di me come se mi stesse in qualche modo studiando attentamente.
Non so davvero come dovrei sentirmi a rivederlo dopo più di una settimana, dopo tutto quello che è successo tra noi e dopo il bacio che c'è stato con Steven. Mentirei a me stesso se dicessi che il suo sguardo addosso non mi ha scombussolato, però è anche vero che non ci si può dimenticare di qualcuno che si ha amato da un giorno all'altro, ci vuole del tempo e io penso di avere fatto un passo in più per riuscirci, grazie a quello che ho cominciato a provare per Steven.
Fortunatamente ci pensa proprio James a distogliermi dai mai pensieri, dando inizio alla riunione.
-innanzitutto vorrei ringraziare tutti i presenti per essere qui e per il contributo che ognuno di voi da alla Holding Corporation giorno per giorno..-si schiarisce la voce iniziando il discorso.
Mi guardo intorno e noto che tutte le persone presenti pendono dalle sue labbra e non si vogliono perdere una virgola di ciò che sta dicendo.
Ciò che leggo nei loro occhi è un enorme rispetto per il loro capo e nonostante i sentimenti contrastanti che provo adesso per lui, devo ammettere che dal punto di vista lavorativo se lo merita, si merita tutta la devozione e il rispetto possibile per ciò che ha creato, grazie solamente ai suoi sforzi.
La riunione dura 4 lunghissime ore in cui sia James che Mark illustrano tutti i futuri progetti che produrrà la nostra azienda con una precisione che ha dell'incredibile.
L'argomento che ha suscitato di più la mia attenzione è stato quello riguardante il progetto a cui partecipo con la Sakura & co, poiché sotto il mio grande stupore e anche sollievo, James ha annunciato che per problemi di salute del capo dell'azienda giapponese il progetto nonché il nostro viaggio sarà rinviato di alcuni mesi. Nonostante mi pianga il cuore di non poter visitare il Giappone, questa cosa mi rincuora anche, perché non me la sarei sentita di fare un viaggio da solo con James nel giro di poco tempo, visto il rapporto burrascoso che abbiamo attualmente.
Per fortuna ho ancora qualche mese per cercare di trovare un modo di evitare questo viaggio o per lo meno di non farlo da solo con lui, ci penserò attentamente a cosa fare.
-ragazzi muoio di fame-esclama Dylan, accarezzandosi la pancia imbronciato-filiamo in mensa che sennò a momenti mi mangio pure voi-
-non so Ryan, ma io non sono commestibile-ridacchia Vanessa, seguita a ruota da me.
Fortunatamente quando usciamo dalla sala per andare a mangiare, James è già uscito, evitandomi per l'ennesima volta l'imbarazzo di avere un contatto ravvicinato con lui.
Dopo aver riempito i nostri piatti di cibo, ci sistemiamo in uno dei tavoli della mensa, ma poco dopo sento la voce di qualcuno avvicinarsi a noi è chiederci-possiamo sederci in questo tavolo?-
Alzo lo sguardo e mi blocco immediatamente, incontrando lo sguardo di due iridi verdi che mi scrutano attentamente.
-certamente capo, sedetevi pure-risponde educatamente Vanessa.
Io e Dylan ci limitiamo a rivolgere un saluto educato sia a lui che al suo fedelissimo cane al guinzaglio che lo segue ovunque, ovvero il mio amato Mark che mi rivolge uno sguardo scocciato come se gli avessi chiesto io di sedersi vicino a noi.
L'unica cosa positiva è che hanno avuto almeno la compiacenza di sedersi a qualche sedia di distanza da qui.
Rivolgo la mia attenzione al mio piatto di carne per evitare lo sguardo di entrambi e comincio a mangiare in silenzio, seguito dai miei amici che anche loro probabilmente si sentiranno in soggezione.
Ma perché diamine James si è voluto sedere qui? Si diverte così tanto ad infastidirmi?no perché io non lo trovo per niente divertente, avrei voluto soltanto godermi un pranzo con i miei amici in santa pace.
Dopo pochi minuti la mia collega prende la parola, per spezzare il silenzio e con un sorriso mi chiede-allora Ryan non ci hai ancora raccontato del tuo viaggio, com'è andato? Vogliamo sapere tutto-
-bee da dove cominciare.. sono andato a Los Angeles per andare a trovare mia sorella e la sua famiglia ed è stato bellissimo. Mi sono accorto che mi era mancato tutto di quel posto: il mare, le spiagge, le case colorate, le feste, i viaggi in moto e soprattutto la mia nipotina Mindy, la figlia di mia sorella, nonché una bellissima e dolcissima bambina di 4 anni-esclamo con gli occhi che mi luccicano al solo pensiero di mia nipote.
-ah quella bambina che era con te nella foto su istagram vero? Hai ragione, sembra proprio una bimba dolcissima, ma mai come la mia stupenda figlioletta-
-ed ecco che ricomincia-alza gli occhi al cielo Vanessa, rivolta a Dylan-a proposito, chi era quel bell'imbusto seduto vicino a te e tua nipotina nella foto?-
Mi accorgo che James si è girato verso la nostra direzione, per ascoltare la nostra conversazione con attenzione e appena Vanessa fa quella domanda i suoi occhi di solito così grandi, si riducono in due piccole fessure.
-lui è Steven, il mio migliore amico-
-Wow è veramente bello, non è che me lo presenti?-mi fa l'occhiolino Vanessa.
-non penso che potresti piacergli, come dire c'è una certa cosa importante che ti manca-le sussurro, ridendo.
-no non mi dire-si mette una mano sulla fronte esasperata-non è possibile ormai oggi giorno sono tutti gay e chi si prenderà una povera donzelletta triste e sola come me?-
-stai tranquilla-gli mette una mano sulla spalla Dylan-anche qualcuna come te riuscirà a trovare un santo uomo che riuscirà a sopportarla-
-ma ouu-gli tira un gomitata, facendo poi finta di asciugarsi le lacrime sotto agli occhi-io sono troppo triste, tutti gli uomini che mi circondano sono gay-lancia uno sguardo eloquente a tutti quelli presenti al tavolo, tranne a Dylan.
James e Mark la guardano con stupore, non sapendo che lei è a conoscenza dell'intera situazione ed è proprio per questo che decide di approfittarsene, lanciando la bomba- che ne pensi del tuo migliore amico?-
-in che senso? -le chiedo, diventando paonazzo, sentendo ancora di più lo sguardo di James, bruciarmi addosso.
-bee-mi tira una gomitata lei-è un bel ragazzo e avete fatto una vacanza insieme, non è successo niente tra voi?-mi rivolge uno sguardo malizioso, con l'evidente intento di stuzzicare James cosa che le stava riuscendo benissimo, dato che il suo sguardo si era rabbuiato nel giro di qualche secondo.
Il problema è che io non avrei ammesso manco sotto tortura di aver baciato Steven, non davanti a James almeno e non in questo modo, soprattutto visto lo sguardo sfrontato di Mark che non aspettava altro che la mia risposta positiva per cantare vittoria.
Se c'è una cosa che non era cambiata, era proprio l'odio viscerale che provavo per questo uomo, è più forte di me, lo odio con tutto me stesso, soprattutto dopo aver ripensato al bacio che si era scambiato con James, mentre io e lui ci sentivamo ancora.
Ribollo ancora di rabbia al solo pensarci!
-Manno che dici, siamo solo amici-mento-anzi entrambi abbiamo rimorchiato ad una festa sulla spiaggia-
Questo lo potevo dire, volevo che James sapesse che potevo andare avanti anche senza di lui, proprio come lui aveva baciato Mark senza curarsi di me.
Il diretto interessato infatti stringe i pugni, inchiodandondomi con lo sguardo a cui io prontamente rispondo con uno sguardo di sfida.
-davvero??-ribatte Vanessa-e avete concluso?-abbassa il tono di voce, ma facendosi sentire chiaramente da tutti noi.
Punto di nuovo il mio sguardo su James che aspetta impazientemente la mia risposta con rabbia.
Vorrei rispondere di sì, ma non me la sento e non solo perché non voglio abbassarmi al suo livello, ma anche perché non voglio sostituire il bel ricordo del bacio con Steven, con una fasulla scopata con uno sconosciuto.
So che si tratterebbe solo di una piccola bugia, ma dentro di me sento solo che quel momento è troppo importante per giocarci sopra.
-no, abbiamo preferito divertirci per i cavoli nostri dopo-le rispondo, dicendole una mezza verità-pensate che era la serata fluo e lo staff ci ha cosparso di disegni fluorescenti , tanto che sembravamo due lampadine-ridacchio- guardate, vi faccio vedere la foto che hanno messo su Facebook-gli sorrido, piazzando davanti ai miei amici la foto di cui parlavo.
Noto James che si sporge, cercando di dare una sbirciata.
-wow siete davvero sexy-esclama sognante la mia collega.
-in effetti è vero, sembrate proprio una bella coppia-le dan man forte Dylan.
-già-mi lascio scappare, diventando rosso sotto lo sguardo sorpreso di tutti i presenti.
-ehm io dovrei andare, ho un sacco di lavoro da fare. Buona giornata a tutti-mi dileguo non riuscendo più a sopportare la situazione attuale.
Lo sguardo carico di rabbia di James e il continuo nominare dell'amico per cui stavo cominciando a provare qualcosa, mi stava destabilizzando e non poco.
Quella situazione era troppo difficile da gestire: da una parte c'era l'unico uomo che avevo mai amato che continuava solo a causarmi dolore e sofferenza e dall'altra c'era colui che che mi aveva rovinato l'adolescenza, ma che ormai era diventato la mia roccia e il mio sostegno, nonché l'unica speranza per me di credere ancora nell'amore.
E io ero intenzionato a prendere quella speranza e di aggrapparmici con tutte le mie forze.
Come se mi avesse letto nel pensiero, pochi secondi dopo infatti mi arriva un messaggio da Steven con scritto:

Fatti bello stasera😉
Ti passo a prendere
per le 19 ❤️

Sorrisi, dimenticandomi per un attimo di quella lunga mattinata.

Le cicatrici del passato Where stories live. Discover now