Capitolo 32

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Sono passate due settimane da quando sono tornato a New York e ho cominciato ad uscire con Steven, due settimane in cui ci siamo visti quasi tutti i giorni che fosse per fare una corsa mattutina insieme, per andare a mangiare qualcosa fuori o per incontrarci con i nostri amici poco importava, l'importante per noi era stare insieme.
Mi sentivo come se fossi in un enorme bolla di felicità, tutto era perfetto: la mia storia con Steven, il mio lavoro, i miei amici, persino James che in queste settimane è come se si fosse dileguato, dandomi tregua.. ma si sa basta un attimo per fare scoppiare quella bolla e io lo avrei capito al più presto.
In quel momento mi trovavo in un pub con Nancy, Lucas, Simon e Steven ed eravamo intenti a chiacchierare animatamente, mentre sorseggiavamo i nostri cocktail.
-allora come state piccioncini?-ci chiede la mia migliore amica, lanciandoci uno sguardo malizioso.
-meravigliosamente-gli risponde Steven, mettendo un braccio attorno alla mia vita e avvicinandomi a sé.
-oh dio adesso si che mi sento il terzo incomodo, non bastavano Lucas e Simon a fare la coppietta, ora vi ci mettete pure voi due-si mette una mano sulla fronte con una finta aria disperata.
-Nancy questa cosa ti deve fare pensare, hai bisogno di trovarti qualcuno anche tu-si intromette Lucas nel discorso.
-ha ragione-gli do man forte io- dovresti cercare di guardarti intorno, chissà magari sei vicino all'amore della tua vita e non lo sai-
-infatti sono vicino all'amore della mia vita-si avvicina a me abbracciandomi- il mio unico e solo migliore amico-
-tesoro anche io ti voglio bene, ma lo sai che non è quello che intendiamo-. Fa una smorfia-lo so, ma per ora sto bene così, se deve arrivare, arriverà da solo, io non ho intenzione di fare nulla-
Sbuffo-sei un caso perso-
-dai lasciatela stare, ognuno ha i suoi tempi-esordisce Steven.
-oh finalmente qualcuno che mi capisce, è per questo che mi piaci-gli da una pacca sulla spalla Nancy.
-la cosa è reciproca-gli sorride amichevolmente Steven.
Sono davvero contento di vederli andare d'accordo e soprattutto sono felice che Nancy abbia capito che Steven è un bravo ragazzo nonostante il suo passato, dandogli una possibilità.
-ragazzi vado un attimo al bancone a prendermi una birra, volete qualcosa? -
-siamo apposto, tranquillo-risponde Simon per tutti.
-a me invece andrebbe un altro cocktail, ti accompagno-mi rivolge un sorriso Steven che mi fa scaldare il cuore.
-non metteteci troppo piccioncini-ci prende in giro Lucas.
Gli faccio la linguaccia e prendo per mano Steven, dirigendomi verso la nostra meta.
-sei molto bello stasera, sai?-mi squadra con uno sguardo malizioso lui, soffermandosi in particolare sulla mia camicia nera mezza aperta.
-anche tu non sei niente male-mi avvicino a lui, stando al suo gioco e passando una mano dal suo viso, al suo collo, fino a passare alla parte superiore del suo corpo coperto da una maglietta a maniche corte aderente.
Ci guardiamo per un attimo negli occhi con lussuria, facendomi capire cosa sarebbe successo da lì a poco: le sue dita infatti mi sollevano il mento e lui si impossessa immediatamente delle mie labbra.
Le nostre lingue subito si incontrano e cominciano a giocare tra loro, mentre le nostre mani sono desiderose di esplorare reciprocamente i nostri corpi, ovviamente nei limiti della decenza trovandoci comunque in un pub.
Io comincio a sfiorargli il suo petto muscoloso sopra la maglietta che mi fa impazzire, mentre lui si appropria quasi subito del mio fondoschiena, iniziando a palparlo.
Sto lentamente andando a fuoco, mentre continuiamo a baciarci con impazienza e passione e l'unica cosa che vorrei adesso sarebbe continuare tutto in un letto, ma so che non è possibile, perché ci troviamo in un locale e perché non siamo ancora arrivati a quel punto.
Tra noi ormai è sempre così: ogni volta che le nostre labbra vengono in contatto, il tutto si trasforma ben presto in qualcosa che di casto e dolce non ha proprio niente, entrambi desideriamo ardentemente spingerci oltre, ma è come se qualcosa ci bloccasse e io so bene cos'è: è la paura di non poter tornare indietro, perché una volta fatto quel passo sarebbe impossibile ritornare amici come prima e entrambi ne siamo consapevoli, per questo cerchiamo di rimandare l'inevitabile, ma un giorno arriveremo ad un punto che esploderemo, fregandocene di tutto e quel giorno so che arriverà molto presto.
Mi stacco da lui con le labbra arrossate per i troppi baci e il cuore che mi galoppa velocemente nel petto.
-forse ci conviene andare a prendere ste bevande, senno gli altri penseranno che siamo scomparsi-ride, senza smettere di guardarmi.
-hai ragione-gli sorrido-andiamo-
Ma non faccio neanche in tempo a chiamare il barista che davanti a noi si piazza un bel ragazzo, basso e con i capelli castani ricci, un ragazzo che mi è molto famigliare, ma che non subito riesco a riconoscere, al contrario di Steven che non appena lo vede, impallidisce.
-Max-pronuncia quasi in un sussurro.
-Steven, che coincidenza incontrarci qui-gli rivolge un sorriso lui,passando successivamente lo sguardo su di me-tu sei Ryan Smith vero? Il ragazzo che era con Steven alla festa e che lavora alla Holding Corporation? -
-si, sono proprio io. Piacere di rivederti Max-gli rispondo, cercando di sforzare un sorriso che assomiglia più ad una smorfia.
Lo so che lui personalmente non mi ha fatto niente, ma è l'ex del ragazzo con cui sto uscendo e che ancora adesso fa vacillare il suo cuore e io davvero non so come sentirmi, so solo che sto cominciando a sentirmi irrequieto e in ansia.
-il piacere è mio-mi rivolge un sorriso lui-cosa vi porta qui?-
Rivolgo uno sguardo a Steven che da quando il suo ex è apparso, non ha ancora emesso una parola e dal suo volto capisco che è palesemente shokkato di trovarselo davanti, cosi decido nuovamente di parlare io per cercare di venirgli in soccorso.
-siamo usciti a bere qualcosa con i nostri amici-indico il tavolo in cui sono ancora seduti Nancy, Lucas e Simon.
Max abbozza un sorriso e poi si rivolge a Steven- anche io sono qui con un gruppo di amici, comunque sono felice che finalmente esci e ti sei trovato una nuova compagnia-
Il diretto interessato resta in silenzio per un paio di secondi, prima di esclamare-e a te cosa importa? Non dovresti pensare al tuo nuovo fidanzatino?-
Diretto e spietato, è proprio così che è Steven ed è proprio questa la caratteristica che più amo di lui, ma allora perché in questo momento sento un tonfo al cuore? Perché mi sento infastidito da quello che ha appena detto al suo ex?
Forse perché le sue parole sincere mi hanno fatto capire che gli importa, gli importa ancora molto di Max, tanto da esserne ancora geloso e anche se lo sapevo già questa cosa un po'mi fa soffrire.
Anche se non sono l'unico a soffrire in questo momento: alle parole di Steven lo sguardo di Max si è spento e si è caricato di malinconia.
-noi.. ci siamo lasciati-
Alle sue parole rimango di stucco, seguito a ruota da Steven che spalanca la bocca incredulo.
-perché? - gli chiede stavolta con un tono di voce più dolce.
Sospira-non andavamo più d'accordo, ormai litigavamo tutti i giorni e per lui esisteva solo più il lavoro, quindi è stato meglio finirla qui: lui non mi rendeva più felice-
-mi dispiace-sussurra Steven.
-non è colpa tua-
-forse no, ma volevo dirti che mi dispiace di averti reso infelice in passato. Da quando te ne sei andato via di casa, non abbiamo più avuto l'occasione di parlare seriamente e forse adesso è arrivato il momento di farlo.
Volevo solo che sapessi che non ho scuse per il comportamento che ho avuto nei tuoi confronti, tu cercavi solo di aiutarmi e di rendermi felice, mentre io non ho fatto altro che rovinarmi, perché non mi sentivo all' altezza dell'amore di nessuno e di conseguenza ho rovinato anche te e il nostro rapporto. Capisco il perché tu sia arrivato al limite della sopportazione e te ne sei andato, non te ne ho mai fatta una colpa, anzi sono sempre stato consapevole di essere io quello che aveva irrimediabilmente rovinato tutto, ma quando me ne sono accorto era troppo tardi.
Ho sofferto veramente tanto quando mi hai lasciato, perché credimi ti amavo davvero, ma questo mi ha anche aiutato a capire cosa sbagliassi e cosa dovevo fare per diventare una persona nuova che riuscisse ad amare finalmente se stessa e di conseguenza anche gli altri e per questo ti ringrazio. Ti ringrazio perché tu sei uno dei motivi per cui ho aperto gli occhi, tu e questo ragazzo affianco a me che ogni giorno mi sprona ad essere una persona migliore-pronuncia l'ultima frase riferendosi a me e rivolgendomi un sorriso che mi confonde e mi fa rimanere interdetto a causa del suo discorso.
Sono immobile e non so davvero cosa provare e cosa pensare in questo momento, cerco solamente di bloccare qualsiasi emozione esca del mio cuore per concentrare il mio sguardo sul ragazzo basso che in questo momento guarda Steven con gli occhi pieni di lacrime.
-dispiace anche a me, mi dispiace davvero di essermene andato così senza dire nulla, mi dispiace per non aver continuato a provarci, mi dispiace per tutto-
Steven lo guarda e capisco che non riesce a rimanere indifferente agli occhi carichi di sofferenza del suo ex e questo mi fa veramente male, tanto che sento il bisogno di andarmene di qui e di prendere aria.
-io vado dagli altri -gli comunico, cominciando a incamminarmi senza neanche sentire la sua risposta.
-Ryan aspetta-mi trattiene per il braccio, guardandomi dritto negli occhi.
-è giusto che voi due parliate da soli, ma io non posso restare qui-cerco di abbozzare un sorriso per non farlo sentire in colpa.
-sei sicuro? Io.. non voglio che te ne vai, ma non posso lasciarlo da solo in questo stato-lancia uno sguardo a Max che sta ancora piangendo e ci guarda immobile.
-lo so, io lo capisco.. ci vediamo dopo-
Mi stacco da lui e cammino speditamente per allontanarmi il più possibile da quei due con il cuore che non smette di farmi male e le lacrime che minacciano di uscire da un momento all'altro.
So che è giusto che si chiariscano, so anche che se fosse al mio posto Steven mi darebbe il mio tempo per parlare con James, però non posso controllare le mie emozioni e soprattutto Steven non può farlo. Ho visto come guardava Max e come Max guardava lui, nei loro occhi c'era ancora amore, è inutile negarlo e adesso che Max è di nuovo single non ci vorrà molto prima che io venga messo da parte, come se quello che è successo tra noi non fosse mai esistito.
In fondo è giusto così, noi siamo ancora all'inizio, non siamo ancora innamorati l'uno dell'altro, è giusto che lui torni dalla persona che ama veramente.. e allora perché sento così tanto dolore in fondo al cuore?
Sento qualcosa di caldo scivolare sulle mie guance, quando ormai sono tornato davanti al tavolo dei miei amici che quando mi vedono smettono immediatamente di parlare.
-cosa è successo? - prende la parola Nancy, mentre gli altri mi guardano con un aria preoccupata.
Mi butto letteralmente sulla mia migliore amica, per stringerla forte e sussurragli tra le lacrime-per favore portatemi via di qui-

Le cicatrici del passato Where stories live. Discover now