Capitolo 38

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Ero sdraiato nel letto che cercavo di fare un pisolino da diverse ore, ma i pensieri che avevo in testa mi impedivano di rilassarmi e di abbandonarmi tra le braccia di morfeo.
Continuavo a girarmi e a rigirarmi, ripensando a tutto quello che era successo ieri sera, dalla discussione con James in bagno, alla lotta con Mark in discoteca, fino ad arrivare alla chiacchierata a casa di James che finalmente aveva chiarito ogni cosa.
James mi amava, Mark amava James, mentre io non capivo ancora cosa provassi ne cosa provasse Steven nei miei confronti e questo mi rendeva ancora più confuso per la decisione che avrei dovuto prendere.
Stamattina avevo incontrato proprio quest'ultimo per parlare di ciò che era successo la sera prima.
Ci eravamo dati appuntamento davanti a casa mia, ma il nostro incontro era stato più breve del previsto.
Gli era bastato scendere dalla macchina e incontrare il mio sguardo per capre cosa mi frullasse nel cervello.
Mi conosceva fin troppo bene e soprattutto ormai era diventato così bravo a leggere e intuire le mie emozioni, tramite dei semplici gesti.
Non per altro era diventato il mio migliore amico!
-ti serve del tempo vero?-mi chiese scrutandondomi con uno sguardo indecifrabile.
Abbasso la testa, mortificato-è così.. mi dispiace Steven, ma tutte le cose che ho scoperto mi hanno reso confuso.
Per tutto questo tempo non avevo capito un bel niente, James è sempre stato innamorato di me come io ero innamorato di lui è solo che le circostante e la mancanza di comunicazione ci hanno diviso.
Scoprire di aver odiato e allontanato una persona che in realtà l'unica cosa che volesse era prendersi cura di me e amarmi, mi ha fatto venire rabbia verso me stesso e ha messo in dubbio i miei sentimenti.
Tu sei importante per me Steven e tutto quello che ho provato e provo per te è sincero-lo guardo dritto negli occhi-però ho bisogno di capire quello che voglio davvero e quello che è giusto fare in questo momento.
Credimi, l'ultima cosa che vorrei fare è ferirti, ma non posso continuare ad andare avanti con te come se nulla fosse successo, perché mentirei a te, ma soprattutto mentirei a me stesso.
Mi dispiace davvero-
-non hai bisogno di scusarti.. Lo capisco e so che è la giusta cosa da fare. Non sarebbe giusto per nessuno dei due continuare, mentre tu hai nel cuore qualcun altro. Devi fare chiarezza con te stesso e solo allora, se quella sarà la tua decisione potremmo veramente iniziare una relazione.
Ti voglio bene Ryan, ricordatelo sempre qualunque cosa succeda- mi regala un sorriso triste, facendomi diventare gli occhi lucidi.
-ti voglio bene anche io Steven e grazie di capirmi sempre-

Nonostante Steven sia stato comprensivo, questo non mi fa sentire meno in colpa ne mi rende più facile prendere una decisione.
Suona il campanello. Vado ad aprire, trascinandomi fuori dal letto con una faccia da cadavere.
-Buongiorno Baby Boy-mi saluta la voce solare della mia migliore amica che non appena incrocia il mio sguardo si paralizza-mio dio, ma come ti sei ridotto?!-
Passa lo sguardo dai miei capelli disordinati sparati da tutte le parti, alle mie occhiaie sotto agli occhi, al mio volto pallido e al mio abbigliamento trasandato composto solamente da una tuta vecchia e logora che ha avuto vita migliore.
Non mi da neanche il tempo di replicare che mi ordina- vai a farti una doccia e a renderti presentabile che io e te adesso usciamo-
-non ho voglia-sbuffo.
-scommetto che il tuo piano per la giornata consiste nel passare il tempo a letto a crogiolarti nella tua disperazione-
Faccio spallucce-l'idea era quella-.
Mi lancia uno sguardo omicida-se non ti muovi, ti faccio arrivare nella doccia a suon di calci-
-ok, ho recepito il messaggio-mi chiudo in bagno, capendo che era meglio non contraddire Nancy, perché in ogni caso l'avrebbe avuta sempre vinta lei.

-oggi non lavori? - le chiedo dopo che mi trascina per l'ennesimo negozio del centro commerciale in cui ci siamo recati.
-no oggi è il mio giorno libero-mi mette un braccio intorno alla spalla-e quindi ne ho approfittato per passare la giornata con il mio migliore amico che in questo momento ha bisogno di me-
Le regalo un sorriso-non so come farei senza di te, davvero. È dai tempi dell'università che sei al mio fianco e mi aiuti a tirarmi su da tutti i momenti buii della mia vita.
Ed è proprio a te che sai tutto di me e che hai assistito ad ogni mio momento triste e ad ogni mio momento felice, ti chiedo: qual'e la cosa giusta da fare?-
Mi da un buffetto sulla guancia-per quanto ti conosca bene, Baby Boy solo tu puoi sapere quali sono i tuoi sentimenti.
L'unica cosa che posso dirti è che sia James che Steven sono sinceri nei tuoi confronti e vorrebbero solo il tuo bene.
Quindi a parer mio non devi stare a pensarci troppo, perché è ancora peggio. Quando ami una persona, non hai bisogno di pensarci, lo sai e basta.
E se tu in questo momento non hai ancora la risposta è perché non sei ancora pronto ad ammetterlo a te stesso.
Datti del tempo, fai le cose che ti piacciono e vedrai che ti renderai conto presto da solo di chi è la persona che hai davvero nel cuore-
Gli sorrido grato-grazie tesoro, mi hai dato un ottimo consiglio come sempre. Per oggi basta scervellarmi, andiamo a provarci qualche bel vestito nei camerini e a fare la sfilata insieme. Devi usufruire del vantaggio di avere un amico gay-gli faccio l'occhiolino, ridendo.

15 minuti dopo stiamo sfoggiando l'ennesimo capo davanti alla specchio che nel mio caso consiste in un paio di jeans stretti neri e un maglioncino bordeaux, mentre in quello di Nancy, un vestitino rosso abbinato a delle scarpe col tacco 12.
Decidiamo di comprare anche quelli e finalmente ci dirigiamo verso la cassa con una montagna di vestiti.
Dopo averci comunicato il prezzo da pagare, il cassiere che era un uomo giovane, attraente, alto, moro e con gli occhi azzurri, si rivolge verso Nancy.
-vieni spesso qui? Perché mi sembra di averti già visto-la scruta attentamente, soffermandosi sui tratti delicati e attraenti del viso della mia migliore amica.
-mah a volte-le risponde con aria indifferente lei.
-quindi avrò l'onore di rivederti in questo negozio? Sai non incontro spesso clienti belle come te-
Nancy lo guarda per nulla colpita, abituata ormai agli uomini che facevano i cascamorti con lei.
-con quante altre donne hai utilizzato questa frase per rimorchiare, sentiamo?-
-in realtà sei l'unica-gli risponde con un tono serio lui, facendola rimanere zitta per un attimo-non sono proprio il tipo che va in giro a rimorchiare, questa è la prima volta che una donna mi ha colpito così tanto. Hai qualcosa di particolare e mi piacerebbe conoscerti, mi daresti il tuo numero?-
Nancy lo squadra attentamente dalla testa ai piedi prima di rispondere- Riprovaci la prossima volta, magari sarai più fortunato-

-come mai hai fatto tanto la difficile? Di solito la dai a cani e porci-ridacchio, prendendola in giro, non appena siamo usciti dal negozio -non è che in realtà lo trovi interessante?-
-ma cosa dici?-mi da una gomitata, diventando rossa-è solo che..mm non mi andava-
-farò finta di crederci-decido di lasciarla in pace, perché in fondo ero sicuro che in un modo o nell'altro si sarebbero rivisti.
Conosco bene Nancy ed è la prima volta che la vedo reagire così e questo può voler dire solo una cosa: questo ragazzo l'ha colpita e non poco.
Sorrido internamente, sono curioso di vedere come si evolveranno le cose da ora in poi.
-era ora che ti accasassi anche tu-mi rendo conto troppo tardi di averlo detto ad alta voce.
-Ryan Smith-tuona la sua voce in risposta, facendomi venire i brividi.
Non era mai un buono segno quando una persona ti chiamava per nome e cognome.
-va bene la smetto, la smetto. Ma adesso che si fa?-cambio argomento per non incappare nella sua ira.
-mm ti va di andare al cinema?-
-volentieri, ma cosa guardiamo?-
-che ne dici di questo?-mi indica un film d'amore pubblicato nel sito del cinema in cui volevamo andare, dal suo telefono.
-perché mi vuoi così male? Va bene tutto, ma non un film d'amore-esclamo.
Alza gli occhi al cielo-che ne dici di questo allora? Le recensioni sono positive ed è un film comico-
-andata-le rispondo, trascinandola verso l'entrata del cinema.
Ci sistemiamo ai nostri posti dopo aver comprato un sacchetto enorme di popcorn e due coca cole.
Trascorriamo tutto il film a ridere e a commentare le battute dei personaggi, mentre ci ingozziamo di cibo.
Quando la giornata finisce ed è l'ora dei saluti, la stringo in un abbraccio per trasmetterle tutta la gratitudine che provo per lei, per avermi aiutato e avermi migliorato la giornata per l'ennesima volta.
-ti voglio bene tesoro-
-ti voglio bene anche io Baby Boy e stai tranquillo, sono sicura che prenderai la scelta giusta-

Rientro in casa con un umore ben diverso da quello di questo pomeriggio.
Nonostante fossero passate solamente poche ore, mi sentivo decisamente molto meglio.
È vero, ancora non avevo le idee chiare né sapevo quale fosse la scelta giusta da prendere, però ero sicuro che presto lo avrei capito da solo e stressarmi non sarebbe servito a niente.
Anzi forse avere la mente lucida e rilassata, mi avrebbe aiutato ad analizzare i miei sentimenti con più chiarezza.

Dopo cena mi sdraio sul divano, deciso a fare zapping in TV fino a che non avrei trovato qualcosa di decente da vedere.
Mi fermo su un canale dove trasmettono i cartoni animali e mi sistemo una coperta addosso, tirandomela su fino alle spalle.
Dopo qualche minuto comincio a guardarmi intorno e capisco che mi sento strano.
Da quanto avevo stretto amicizia con Steven ogni sera eravamo in giro insieme o stavamo stravaccati sul divano a guardarci un film e adesso mi sentivo sorprendentemente solo.
Fino a qualche mese fa ero abituato alla solitudine e apparte le 2-3 uscite settimanali con i miei amici, dove poi puntualmente mi portavo a letto qualcuno, per me era consuetudine passare le serate da solo.
Mentre da quando Steven era entrato nella mia vita, tutto era cambiato: ogni cosa che prima facevo da solo avevo cominciato a farla in sua compagnia. Per me era diventato un amico, un fratello e infine qualcosa di più.
Mi mancava la sua presenza al mio fianco e avevo paura che avrei potuto perderlo definitivamente.
Non sapevo cosa fare!

-dling dlong-il rumore del campanello mi riscuote dai miei pensieri, facendomi domandare chi potesse essere a quest'ora.
Apro la porta e rimango paralizzato.
-voi..che ci fate qui?-

Le cicatrici del passato Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin