Capitolo 21

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-mi vuoi dire che ti ha fatto un pompino, mentre eravate a lavoro??-mi urla la mia migliore amica dall'altra parte del telefono, dopo che gli ho raccontato quello che era successo questa mattina in ufficio, mentre sono seduto sui sedili della metro.
-si, ma ti prego non urlare che sono in metro-
-uhh non dirmi che stai già andando a casa sua? Si sono già fatte le 21?-
-mancano ancora 15 minuti alle 21-do un'occhiata al display del telefono-ma non voglio arrivare in ritardo-
-sei sicuro di quello che fai? - mi chiede Nancy con un tono di voce serio.
-si.. Sono scappato fin troppe volte da lui e adesso che finalmente abbiamo chiarito ogni cosa io.. non posso farmi sfuggire questa occasione. Io lo amo Nancy-
Sento un sospiro dall'altra parte del telefono-questo lo so, ma cerca di non farti del male baby boy, in ogni caso io per qualsiasi cosa sono qui, lo sai-
-lo so-abbozzo un sorriso-ma ti assicuro che stasera niente andrà per il verso sbagliato-

Ero così sicuro di me fino a pochi minuti fa, mentre adesso che sto aspettando davanti alla porta dell'appartamento di James che mi apra, sto cominciando a sentirmi nervoso: non riesco a tenere ferme ne le gambe ne le braccia, sembra quasi che io stia sperimentando un nuovo tipo di ballo.
Sono sicuro che lui mi prenderà per un idiota, non appena mi vedrà.
Appena la porta si apre e la sua figura vestita con una semplice maglia a maniche corte e dei pantaloni della tuta, mi accoglie con un sorriso, il mio mondo si ferma e io rimango immobile, abbagliato dalla sua bellezza.
Non so neanche quanto tempo sia passato, quando prende la parola e mi dice di accomodarmi dentro, trascinandomi per un braccio.
Mi guardo intorno, osservando l'ampio salone in cui al centro è posizionato il divano in cui avevo litigato con Mark l'ultima volta che ero stato qui.
Sospiro, cercando di eliminare quell'immagine dalla mia testa. Ormai è tutto chiarito, è stato lui a dirmi che Mark è solo un amico per lui, ma allora perché inventarsi quella bugia? Cosa vuole in realtà quell'uomo da James?
-a cosa pensi? - interrompe il mio flusso di pensieri James, scrutandomi attentamente.
-ehm nulla-mi gratto la testa imbarazzato.
-sei diverso oggi-
-diverso in che senso?-gli chiedo perplesso.
-sei sempre stato intraprendente e con la lingua tagliente, mentre adesso da quando sei entrato, non hai ancora spiaccicato una parola e sembri anche..-mi scruta in viso che al suo sguardo si tinge immediatamente di rosso-imbarazzato. Mi sembra di rivedere il te stesso di 7 anni fa, che era timido e si imbarazzava per le piccole cose-
Cercando di evitare il suo sguardo, mi chiedo: come faccio a digli che è proprio così che mi sento in questo momento? Come uno stupido ragazzino alle prese con il suo primo amore.. e in effetti è priorio così, perché James è stato il mio primo amore, ma anche l'unico che io abbia mai avuto.
Ignorando il mio cuore che minaccia di uscirmi dal petto da un momento all'altro, annullo la distanza tra noi e gli sussurro-non sono venuto qui per parlare-
Lui subito incatena i suoi occhi ai miei e mi attira a se, portando le sue labbra sulle mie.
Sento una scarica di adrenalina che scorre lungo il mio corpo, quando ricambio il bacio e comincio a far scontrare la mia lingua contro la sua.
Lui subito segue il mio ritmo e diamo vita ad una danza sensuale fatta di morsi, baci e mani che si esplorano ovunque.
Le mie mani percorrono il suo petto muscoloso, mentre le sue hanno preso posto sul mio fondoschiena, quando ad un certo punto sento le sue braccia sollevarmi e trascinarmi in braccio come una sposa verso la camera da letto.
-cosa stai facendo? - urlo, ridendo, cercando di tenermi meglio alle sue braccia per non cadere.
-ti porto in un posto più comodo-mi fa l'occhiolino, facendomi avvampare.
Arrivati nella sua camera mi lascia andare sul letto matrimoniale e senza darci nemmeno il tempo di respirare, ricominciamo a baciarci e a toccarci con urgenza.
In modo irruento e frenetico, dettato dal nostro incontenibile desiderio l' uno per l'altro, cominciamo a spogliarci a vicenda, rimanendo completamente nudi.
Il mio sguardo non riesce fare a meno di soffermarsi sul suo corpo statuario nudo che non vedevo da così tanti anni. È così bello che il mio cuore quasi non regge a vederlo così eccitato e privo di vestiti.
-hai finito di farmi la radiografia?-ridacchia lui, prendendo poi a baciarmi e a succhiarmi il collo, lasciandomi diversi segni violacei su di esso.
-sei bellissimo-riesco solo a dire tra un gemito e l'altro.
Lui mi sorride, dandomi un dolce bacio sulle labbra-anche tu lo sei, mi stai facendo impazzire Ryan-lascia una scia di baci bagnanti dal collo, fino ad arrivare ai capezzoli che comincia a stimolare con le dita e poi con la lingua, facendomi provare un piacere estremo.
-ti piace eh? - continua il suo assalto, mentre i miei gemiti si intensificano e comincio ad urlare di piacere.
Cercando di riprendere un minimo di controllo sul mio corpo, faccio scendere lentamente la mia mano per afferrare il suo membro duro e cominciare a masturbarlo.
James si blocca per un attimo e chiude gli occhi in preda al piacere, mentre io aumento la velocità delle spinte, facendogli scappare un gemito.
-stronzetto, adesso ti faccio vedere io-ghigna, spostando la sua mano dai miei capezzoli, al mio membro in erezione, cominciano a dargli piacere.
Sospiro, cercando di mantere la presa sul suo membro, mentre lui lavora sul mio. È talmente piacevole che ho la vista annebbiata da troppe sensazioni e non riesco più ad avere il controllo sul mio corpo.
Quasi non mi accorgo, quando lui toglie la mano per qualche secondo per poi inserire un dito  probabilmente bagnato di lubrificante, nella mia entrata.
Subito mi irrigidisco, non essendo abituato ad avere un corpo estraneo dentro di me, dopo tutti questi anni.
Lui se ne accorge e cerca di distrarmi, dandomi un bacio bagnato e toccando con le altre dita il mio membro.
Cerco di rilassarmi e di abbandonarmi al piacere, fino a che la stimolazione nella mia entrata non diventa meno dolorosa e più piacevole e lui comincia a inserire un secondo dito, senza smettere di baciarmi.
Ricomincio a gemere senza trattermi, quando una sensazione di assoluto piacere comincia ad invadere il mio corpo, facendomi desiderare di più.
James si accorge del mio cambiamento e inserisce anche il terzo dito, facendolo abituare piano piano al mio interno e cominciando a spingerlo insieme alle altre dita, cercando di toccare il mio punto più sensibile.
Continua il suo assalto fino a che non comincio ad urlare e a contorcermi tutto e quasi gli imploro-scopami ti prego-
I suoi occhi luccicano di desiderio e annuisce ghignando, infilandosi immediatamente il preservativo e cospargendolo di lubrificante.
-sei pronto?-si ferma un attimo, guardandomi negli occhi-tu sei così stretto.. Non dirmi che..?-mi chiede cercando di farmi intuire la sua domanda.
-sei l'unico a cui ho mai permesso di toccarmi li-gli confesso diventando rosso.
Ho fatto sesso con così tante persone dopo essermi lasciato con James, ma sono sempre stato l'attivo nel rapporto, mentre con lui è diverso, lui è l'unico con cui sento di potermi donare completamente.
-oh...allora farò in modo di non farti pentire di questa tua scelta-mi risponde sorridendo, mentre si posiziona in direzione della mia entrata.
Entra lentamente, cercando di farmi abituare alla sua presenza, ma causandomi comunque un enorme dolore all'inizio, tale da farmi lacrimare gli occhi.
Lui da subito mi stringe a se e mi lascia diversi baci sulle labbra e sulle guance, senza smettere di guardarmi.
Comincia a muoversi un po più velocemente solo quando nota che mi sono finalmente calmato e rilassato.
Entra ed esce dentro di me ad un ritmo non troppo veloce, ma riempendo ogni centimetro della mia pelle.
Il contatto della mia carne con la sua, mi causa così tanti brividi in tutto il corpo che non riesco a spiegare questa sensazione.
L'unica cosa che so è che mi sento finalmente completo con James dentro di me e per la prima volta dopo tanto tempo, capisco la differenza rispetto alle decine e decine di volte in cui ho fatto sesso con degli emeriti sconosciuti.
Con james è diverso, non è più solo un atto meccanico per sfogare il proprio piacere o l'incontro di due corpi, ma bensì l'incontro di due anime e di due cuori che si sono bramati per così tanto tempo.
Ormai ho perso il contatto con il mondo, mentre la stanza si riempe di gemiti e rimaniamo solo io e James, con i nostri cuori che battono all'impazzita e i nostri respiri che si confondono l'uno con l'altro.
Apro gli oggi e incrocio il suo sguardo carico di piacere, mentre la sua mano si intreccia con la mia e la sua bocca si appoggia sulle mie labbra per poi spostarsi lievemente verso il mio orecchio e sussurrarmi-non sai da quanto tempo aspettavo questo momento, ti ho desiderato dal primo momento in cui ti ho rivisto. Sei fottutamente stupendo Ryan-
Mentre quelle parole mi fanno accapponare la pelle, decido di prendere l'iniziativa e di capovolgere le posizioni, ritrovandomi sopra di lui che mi guarda con uno sguardo eccitato.
Senza interrompere il nostro contatto visivo, comincio a cavalcarlo, aggrappandomi con le mani sul suo petto.
-cazzo Ryan-impreca lui, quando le mie spinte cominciano ad intensificarsi e io continuo a non dargli tregua.
Lui viene incontro ai miei movimenti e tutto diventa più intenso, sento che stiamo quasi arrivando al limite entrambi, ma ad un certo punto lui esce da me con un ghigno e mi gira di schiena, facendomi mettere a 90 con il sedere esposto verso di lui, per poi penetrarmi in un modo così intenso  da lasciarmi senza fiato.
-dio che culo che hai-esclama, prima di cominciare a tirarmi schiaffetti sulle natiche e ti intensificare le spinte, facendomi gemere ancora di più.
Sono inebriato dal piacere e comincio a vedere le stelle quando lui senza smettere di penetrarmi, prende la mia erezione in mano e comincia a masturbarmi allo stesso ritmo delle sue spinte.
-vieni con me piccolo-mi urla.
Pochi minuti dopo, sento di essere arrivato ad un piacere assoluto, quando l'orgasmo migliore di tutta la mia vita mi travolge e sporco di liquido seminale il suo letto, seguito pochi secondi dopo da James che viene nel preservativo e si sfila da me.
Cerco di calmare il ritmo del mio cuore e l'eccessivo rossore sul mio volto, mentre vado in bagno per cercare uno straccio per pulire il casino che ho lasciato.
Passo davanti allo specchio e comincio a osservare il mio riflesso: ho la faccia rossa, i capelli scompigliati e il collo ricoperto da diversi segni rossi, ma i miei occhi e il mio sorriso, riflettono la felicità che provo in questo momento. Finalmente sono felice, finalmente ho fatto l'amore con la persona che amo e non potrei chiedere di meglio.
Senza togliermi quel sorriso dalle labbra, mi dirigo nel letto per pulire la macchia, dove c'e James, sdraiato con la testa appoggiato sul cuscino che mi osserva.
-hai finito bella lavanderina?-mi chiede increspando le labbra in un sorriso.
-perché, hai fretta?-gli chiedo dopo che ho finito e mi sono sdraiata nel letto accanto a lui, ma senza toccarlo.
-si voglio abbracciarti-mi comunica, mentre mi stringe tra le sue braccia e copre i nostri corpi ancora nudi con una coperta, facendomi perdere un battito.
Avvolgo a mia volta le mie braccia attorno a lui, posizionando la mia testa nell'incavo del suo collo e inspirando il suo dolce profumo.
Rimaniamo in questa posizione per non so quanto tempo, senza dire una parola, cullati solo dal battito dei nostri cuori e dal calore dei nostri corpi, fino a che il sonno non ci porta con se, felici e innamorati come non lo eravamo da molto tempo.

Le cicatrici del passato Where stories live. Discover now