3. Warning: Hunting season open

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😍


No, fatemi capire... noi studenti siamo infagottati in queste divise scolastiche del 1800 mentre il prof sembra appena uscito da una vacanza hawaiana?

Non idossa neanche una giacca elegante, porta una camicia dai colori eclettici, degli anelli e dei... tatuaggi? Sono tatuaggi?

Strabuzzo la vista.

Il mio entusiasmo però dura poco perché il prof prende in mano un foglio, poi viene davanti alla classe e comincia a leggere poggiato contro la cattedra.

- June White-

Oh no, ti prego no

-June White?-

Maledetta me, non posso più fare finta di niente.

Mi alzo in piedi senza fiatare.

-Oh eccoti, June...è il tuo primo giorno?-

-Sì.-

-Vuoi raccontare qualcosa di te, in modo che i tuoi nuovi compagni possano conoscerti meglio e...-

La mia espressione è pietrificata. Sono troppo timida per parlare davanti ad una classe piena di sconosciuti, soprattutto se questi sconosciuti sono figli papà, spocchiosi ed antipatici.

-Ehm io...-

Il prof però sembra aver colto in pieno il mio disagio.

-Okay, okay, June. Magari lo evitiamo...che dici?-

Dico che ti amo prof!

Annuisco e ringrazio tutti i santi del paradiso per aver mandato un angelo del genere in questa scuola.

La lezione scorre senza intoppi e quando suona la campanella mi sento quasi sollevata. Le prime due ore sono volate, vediamo cosa mi aspetta ora.

-Andiamo a fare rifornimento. Ho fame.-mi suggerisce Brian.

Mi alzo, ma quando faccio per spostarmi dal banco e unirmi alla fila di ragazzi che esce dalla classe, mi rendo conto che di fianco ho proprio quel ragazzo.

Mi blocco all'istante, proprio mentre la sua ombra torreggia su di me. È molto più alto di come era apparso da lontano ed emana una scia di profumo così buono ed intenso da stordirmi. Ho capito che lui e il suo gruppo sono degli attaccabrighe perciò non voglio passargli davanti, né andargli addosso. Sto ferma, aspettando che passi lui quando con una voce subdola mi colpisce alle spalle.

- Dopo di te, White.—

Non li vedo ma riesco a sentirli bruciare. I suoi occhi blu sono su di me.

Non so che espressione abbia assunto in questo momento, perché il coraggio di guardarlo in faccia mi manca, perciò accelero la camminata e gli passo davanti il più rapidamente possibile.

-Sei un coglione, James.—
Lo rimprovera la voce di una ragazza.

-Da quando devo guardare solo il tuo di culo, Stacy?- sputa lui.

Il mio cervello non fa in tempo ad elaborare un insulto abbastanza sprezzante da affibbiargli, che mi ritrovo sola nel corridoio, circondata da sconosciuti.

C'è troppa gente e io non ho idea di dove andare.

Guardo i fogli che mi ha lasciato il preside e noto il numero di armadietto. Ecco dove devo andare! A cercare il mio armadietto.

258 è la combinazione.

Provo ad inserirla un paio di volte.
Ovviamente non si apre.
Ma perché sono sfigata cronica!?

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now