37. Bad bad boy, shiny toy

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JUNE POV


Continuo a torturare l'unghia del pollice con gli incisivi.

Sono agitata da questa mattina e neanche leggere un libro serve a distrarmi. A scuola pensavo che James mi prendesse in giro per ciò che ci siamo detti ieri, invece quando mi ha vista non ha minimamente accennato al fatto che ci siamo addormentati insieme. Non capisco se fa le cose senza pensare o se si è già pentito.

Come mi sono pentita io, dopo il pomeriggio della mostra, insieme a Will e James.
Mi sono vergognata di me stessa per essermi comportata di nuovo in quel modo, vorrei rimuovere dalla testa la versione di me che prende il sopravvento quando sto con loro due. Ma non è facile, sopratutto perché mia madre che non fa altro che ricordarmi quanto lei sia ancora arrabbiata con me.

«Cioè fammi capire, da oggi sono sorvegliata a vista?»

Ah già, poi mi è proibito uscire di casa, se non per andare a scuola.

«Se ci tieni al tuo preziosissimo cellulare, voglio vederti studiare in cucina. Sotto ai miei occhi.»

Eccola. Psyco April, la ricattatrice seriale.

La notte che ho trascorso fuori non l'è andata a genio e mi andrebbe anche bene restare chiusa in casa, dato che a quanto pare, quando esco faccio solo danni... ma non è sufficiente per lei.
Vuole che la segua quando va a tenere i suoi stupidi corsi di pittura, ma d'altronde...come darle torto? Quale migliore punizione di assistere alle sue lezioni?

«Mettiti qualcosa addosso che andiamo.» incalza indicando il mio pigiama.

«Sono le otto e mezza di sera... perché devi farmi questo, mamma?»

«Perché sì.»

Ma che risposta è?!

«Ma poi perché lavori pure di sera?»

«Perché la tua scuola non si paga da sola.»

Sbuffa davanti allo specchio del corridoio, avvicinandosi al viso un paio di orecchini, per vedere come le stanno.

Sei diventata così vanitosa...vorrei rimproverarla, ma vista la mia situazione precaria, decido di tenere il commento per me.

«E poi cara signorina, non ti lascio da sola a casa!»

«E cosa potrei fare? A parte dare fuoco a tutti i tuoi fantastici quadri...»

«June! Finisci di mangiare e andiamo.»

«Finirei di mangiare se ci fosse del cibo su questa tavola, invece che insalata scondita e pollo ai ferri. Siamo in una caserma militare?»

«Da oggi si inizia a mangiare sano. Mi sono iscritta in palestra.»

No vabbè datemi fuoco

«Jordan Hunter ti ha dato alla testa!» sbraito addentando l'ultimo avanzo di insalata amara e insipida.

«Guarda che non è tenendoti in forma e truccandoti in quel modo, che impedirai alle sue assistenti ventenni di sbavagli dietro.»

Lei mi perfora con un'occhiata lapidaria.

«Ma io dico... Tu, "June -di DICIOTTO anni- White", cosa diavolo ne sai?!» urla infervorata.

«Ci vedo ancora molto bene, cara "April -evito di ricordarti i tuoi anni- Lebowski".»

«Cos'avresti visto? Sentiamo.»

«Ho visto che alla mostra era pieno di ragazze che gli giravano intorno.» ribatto prontamente.

Love Me, Love MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora