42. Boys only want love if it's torture

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JUNE POV

«Che cazzo ci fa Will qui?»

James comincia a contemplare la riva con apprensione, con quegli stessi occhi che sembrano tingersi di un blu più vivido, proprio mentre intorno a noi tutto si fa più grigio.

«Calmati» lo riprendo io, provando a nascondere il fatto di avere la testa completamente, inesorabilmente, nel pallone.

Lui rimane in silenzio, ma con il capo mi fa cenno di uscire dall'acqua, così entrambi ci avviciniamo alla riva senza fiatare.
Il brivido che mi scuote le membra quando mettiamo piede fuori dall'acqua, è così intenso che mi risveglia completamente da quel dolce torpore al quale mi stavo abituando. Una brezza fresca e umida riverbera sul mio corpo, dando vita ad un'increspatura a pelle d'oca sulla pelle; l'atmosfera invece, pare farsi più cupa, più uggiosa, man mano che io e James ci allontaniamo l'uno dall'altro.

Sbircio i dintorni per qualche istante, intanto la leggera pioggerella che continua a solleticarmi la nuca, esaspera la sensazione di gelo che mi penetra nelle ossa.

In giro non c'è traccia di William però.

Sollevo immediatamente lo sguardo, ma le mie guance cominciano a bruciare non appena i nostri occhi si scontrano in modo sconsiderato, creando un impatto rude.

Non riesco ancora a crederci...

«Togliti la maglia»

La voce graffiata di James ha il potere di riportarmi subito alla realtà.

«Ma sei impazzito?» esclamo quasi scandalizzata.

Faccio il possibile per non indugiare con lo sguardo sulla sua bocca, ma è così difficile... soprattutto perché lui seguita a leccarsi il labbro inferiore, scrutandomi con aria indecifrabile.

«Puoi metterti quella, è asciutta»

Lo dice indicando un ammasso grigio abbandonato sotto ad un albero, poi però torna su di me con un'occhiata di sbieco.

«Di chi cazzo è questa che hai addosso?»

«Di Blaze»

«Muoviti» sussurra avvicinandosi per lasciarmi la sua felpa tra le mani.

Mi sento dannatamente strana in questo istante e probabilmente lo starò guardando a bocca aperta. Senza contare che il mio aspetto risulterà impresentabile: ho le labbra violacee per il freddo e i miei capelli fuoriescono dalla crocchia come fili di paglia, increspati dall'umidità.

June torna al pianeta terra però

«Okay» bisbiglio sottovoce davanti al suo sguardo impaziente.

Non spreco fiato a dirgli di girarsi dall'altra parte, mi volto e mi sfilo la t-shirt il più velocemente possibile.

Ho il reggiseno completamente zuppo d'acqua, lo strizzo un po' con le mani, ma ovviamente non lo tolgo.

Chiudo gli occhi quando percepisco indistintamente il respiro di James contro il lato del collo e per poco non perdo un battito nel sentire il calore delle sue labbra morbide, che si posano proprio lì, sulla pelle tremante della mia gola, dandomi i brividi.

E questi s'intensificano, irradiandosi in tutto il mio corpo, quando le sue mani calde si posano sui miei fianchi. Salgono delicate, verso la mia pancia scoperta e con una presa sicura mi portano dolcemente contro di lui.

Imbambolata e incapace di muovermi, sento il mio respiro farsi sempre più corto, mentre con gli occhi scendo a osservare le sue mani che tracciano lente la mia pelle.
Il freddo metallico degli anelli mi provoca dei fremiti inevitabili, ma questa sensazione così piacevole, diventa totalizzante quando con il pollice carezza distrattamente il bordino delle mie mutande.

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now