23. Where is my mind?

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JUNE POV

Stupida

Lo scrivo sulle note del cellulare, come ad immortalare la figuraccia di ieri pomeriggio: sono praticamente svenuta sul divano di James per aver fatto due tiri.
Conoscendolo avrà pensato che sono proprio ridicola, non l'ha detto però, strano. Probabilmente farà come al suo solito, aspetterà di essere a scuola e prendermi in giro davanti a tutti i suoi amici.

Le lezioni da imparare sono due:

1. Non fumerai mai più

Lo segno sul telefono. Voglio fare questa promessa a me stessa perché a quanto pare, quando sono sotto l'effetto di qualche sostanza, faccio come insensate, come dare un bacio sulla guancia a James.

2. Non addormentarti mai più a casa del tuo nemico.

Perché poi al tuo risveglio possono accadere cose assurde, come lui che finisce i compiti al posto tuo.

3. Sii meno impulsiva.

Non avrei dovuto chiudere il telefono in faccia a William in quel modo, ma le sue parole mi hanno fatta vacillare.
La colpa non è sua, è solo mia. Mi sono illusa con le mie stesse mani.

"Ho troppe cose per la testa June, forse è meglio se ci andiamo con più calma"

Ha esordito così.

"Con calma in che senso?" ho chiesto io. Anche se avrei voluto dirgli "con più calma di così, facciamo prima a non vederci più."

"Dai hai capito, sono frasi che si dicono"

E io mi sono indispettita dinnanzi al suo menefreghismo.

"E quindi, Will? Che risposte si danno alle frasi che si dicono? Fammi capire."

"Dimmi che ti va bene così, che la prendiamo come viene"

"Non ti capisco."

"June sei pesante però quando fai così."

Ho chiuso il telefono, nient'altro.

Perché io ho tentato di essere comprensiva con lui in più occasioni, mi sono persino scusata quando, in modo troppo istintivo, gli ho chiesto di scegliere se passare del tempo con me o con il suo migliore amico.
Eppure cos'ho ottenuto in cambio? Una perdita di tempo.

Ho odiato il fatto di essere da James nel momento in cui ho ricevuto la chiamata di Will.
Avrei voluto essere a casa mia, per avere tutte le mie reazioni sotto controllo. Per metabolizzare quella piccola delusione che mi ha provocato.

A modo mio

Ma ero lì, esposta, e non volevo che James mi vedesse vulnerabile.
Così ho fatto l'impulsiva e gli ho chiesto di fumare, perlomeno non acceso la piastra per capelli una volta tornata a casa.

Certo, mai mi sarei aspettata di finire a dormire sul suo divano mentre lui si occupava del compito...un piccolo gesto, ma per uno come James di sicuro non è da poco. Non capisco perché non mi abbia cacciata via in malo modo.

June è sempre il solito stronzo arrogante, non farti strane idee

Apro la cartellina e comincio a leggere la sua parte della relazione.
Mi sorprendo a sorridere schiacciando le nocche sulla guancia, quasi a volerlo mascherare a me stessa. Ma perché mi faccio prendere dall'entusiasmo se uno mette due idee brillanti su un foglio? Che problemi ho?

Guardo fuori dalla finestra. Sarebbe una normalissima domenica pomeriggio, se non fosse che nella stanza a fianco alla mia sembra stia avvenendo la seconda guerra dei maghi.
I rumori si fanno più insistenti fino a catturare la mia attenzione.
Arrivo in bagno dove ci trovo mia madre che sbatte i pennelli sul lavandino come una forsennata.

Love Me, Love MeWo Geschichten leben. Entdecke jetzt