43. You say we're just friends but I swear when nobody's around

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TAYLOR POV

«Smettila di guardarmi così»

Mi allungo fino al bordo del letto per recuperare i miei vestiti disseminati sul piumone ormai stropicciato.

«Così come?» chiede lui.

«Non lo so, non devi andare? Non hai un allenamento?» lo rimbecco in malo modo, guardandolo di traverso.

«Mi hai appena scopato e mi chiedi di andarmene?»

Connell mi osserva come fossi una specie di esemplare raro, di cui non se ne capiscono le fattezze, né la pericolosità.

È inutile nascondere la mia reazione seccata, perciò sbuffo e poi sbuffo ancora. Mi alzo in piedi e dopo aver infilato entrambi i piedi nei jeans, me li tiro su per abbottonarli.
La mia camera è ormai impregnata di profumo maschile e la cosa comincia ad urtarmi.

«Cos'è... mandarci via dopo il sesso è un diritto che avete solo voi pene-dotati?»

Lui afferra la t-shirt sportiva, ma invece che indossarla, si accomoda sul mio letto, poi si passa un braccio dietro alla testa, gonfiando i bicipiti.

«E dai, Tay... Hai paura che ti scopra quello stronzo?»

«Cosa c'entra James adesso?» sbotto scuotendo il capo.

«Guarda che non gliene frega un cazzo di te»

Sento il collo irrigidirsi incredibilmente, così lancio un forte sospiro, nella speranza di liberarmi della sensazione di costrizione al petto.

«Ogni volta che usciamo sta con le mani nelle mutande di una diversa, pensi che stia a pensare a te in questo momento?»

«Ma cosa cazzo ne vuoi sapere tu. Mica il nostro rapporto si basa sul sesso»
spiego abbottonandomi la camicetta della divisa.

«Ah no, cos'è... una relazione aperta, la vostra?»

Faccio rollare gli occhi al soffitto alla velocità della luce.

«No e comunque non sono cazzi tuoi, Connell»

«Ha detto che farà delle foto a mia sorella» lo sento lamentarsi, mentre agguanta il pacchetto di sigarette dal comodino.

«Lascialo parlare, era solo per spaventarti non lo farebbe mai»

«Ogni volta che respiro mi fa male la cassa toracica» grugnisce massaggiandosi il petto ancora sporco di lividi che gli ha lasciato lo scontro con James.

«Te lo meritavi, nessuno ti ha detto di prendere il mio cellulare e diffondere il video...»

Mi accingo a risistemare i capelli che mi cascano disordinati sulle spalle.

Connell invece si alza dal letto, è ancora a petto nudo quando nello specchio vedo il suo riflesso scorrere alle mie spalle. Con una mano tiene una sigaretta accesa, con l'altra mi sposta una ciocca liscia dietro all'orecchio.

«Per colpa tua, adesso pensa che sia stata io»

«Tanto meglio, così la smette di starti dietro» sussurra prima di posare le dita sotto al mio mento per portarmelo verso l'alto.

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now