44. Bad boy. Good lips

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𝚂𝚎𝚍𝚎𝚝𝚎𝚟𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚘𝚍𝚎,
𝚙𝚛𝚎𝚗𝚍𝚎𝚝𝚎 𝚞𝚗 𝚋𝚎𝚕 𝚛𝚎𝚜𝚙𝚒𝚛𝚘 𝚙𝚛𝚘𝚏𝚘𝚗𝚍𝚘...
𝙴 𝚜𝚒 𝚌𝚘𝚖𝚒𝚗𝚌𝚒𝚊. 🦋




JUNE POV

La lampada poggiata sul mio comodino illumina debolmente lo spazio circostante, lasciando che sia solo lo sguardo affilato del ragazzo in piedi dinnanzi a me, a risplendere nella penombra.

Ed è proprio lo stesso sguardo a restare ben impresso dentro ai miei occhi, anche mentre mi lascio cadere contro il suo petto caldo e marmoreo. Il gesto non viene accompagnato da alcuna parola, ma è un atto così intimo che mi induce a dimenticare ogni brutto ricordo della serata appena trascorsa.

Perché non posso negarlo, questa situazione ha dell'assurdo: sono in camera mia insieme a James Hunter, che si è presentato con tanto di ferita sanguinante e con l'intento di restare con me per proteggermi da Austin, il tizio inquietante che è piombato a casa mia dopo l'invito di mia madre. E ora James se ne sta qui, con solo un asciugamano avvolto in vita, a tenermi stretta contro il suo petto.

Perché adesso si comporta in modo così premuroso?

Come un fulmine a ciel sereno, le parole di Taylor tornano prepotenti nella mia testa, così come l'atteggiamento di James, oggi a scuola. Mi ha completamente ignorata per parlare con un'altra ragazza e la cosa non mi ha neanche stupita più di tanto.

Con un movimento repentino ed istintivo, poso un palmo sul suo torace solido per venir meno a quell'abbraccio caldo.

«Stai bene?»

Lo chiede senza curarsi di nascondere una lieve preoccupazione, mentre io sto già intrecciando le dita tra loro per alleviare la tensione.

É inevitabile, la domanda di James provoca un'ulteriore reazione a catena nella mia testa e il riassunto delle immagini che mi si palesa davanti risuona abbastanza inquietante.
E non è cominciato con la presenza di Austin nella mia cucina, ma è accaduto ieri, con Taylor che ha preso a dire quelle cattiverie a casa di William, ricordandomi non solo quanto io sia stata impulsiva nel lasciarmi andare con James, ma anche come sia stato facile farmi dimenticare tutte le bugie e i segreti che le persone in torno a me nascondono.

E tutto per un bacio...

Sto bene? No. Ma non sarebbe giusto scaricare tutte le colpe su James, perché ha deciso di restare con me e se lui non fosse rimasto qui...

I miei occhi vagano alle sue spalle, dove la porta del bagno è ancora aperta e lascia trapelare il mobile con il cassetto in cui tengo l'arricciacapelli.

Lo sguardo turbato si perde a macchia d'olio sul pavimento, come a voler ritrovare un appiglio, quel punto di sostegno che poco fa James aveva provato a regalarmi.

«Sì, sto bene» mento per non fornire ulteriori spiegazioni sul mio stato d'animo attuale.

Riesco a percepirla con la coda dell'occhio, l'espressione accigliata che gli si disegna sulle labbra rigonfie.

«Dirai mai la verità quando qualcuno ti chiede come stai, ragazzina?»

«É solo una forma di cortesia, a nessuno importa la reale risposta. Perciò sì o no, non fa differenza.»

Lo fulmino con un'occhiata secca, James invece solleva appena il lato della bocca, come se riconoscesse dell'ironia nelle mie parole.

«Nemmeno se te lo chiedo io?»

Presuntuoso

«Perché? Tu invece staresti bene?»

Arriccio la bocca mentre gli indico il fianco ferito, fasciato dalla garza bianca.

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now