9. Make it simple, but significant

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Corrono tutti con i libri sotto al braccio, solo Blaze ha uno zaino stracolmo di spille di Stranger Things.

Ed il suo solito berretto di lana.

- Blaze! Non sei venuto alla partita, ieri!-

- Non dirmi che ti sono mancato...- S'infila tra i denti degli appunti di storia, mentre litiga con l'anta metallica dell'armadietto.

-Beh, non ti sei perso niente.- replico io, poggiandomi con la spalla contro il muro che costeggia il corridoio.

Blaze posa lo zaino a terra, poi si china a rovistare nel contenuto che vi è all'interno.
Ora indossa la giacca scura della divisa della scuola, ma quel giorno..nel parcheggio aveva una maglietta grigia, stesso colore del suo capello.

Glielo chiedo?

- Blaze?-

Lui però mi interrompe con una richiesta insolita.
-Che fai nell'intervallo?-

Oh oh.

-Devo ripassare per una verifica!-

Lo dico ad una velocità tale che rimango sorpresa della mia stessa bugia.
Perché non gliel'ho detto che mi vedo con William?

-June posso accompagnarti a casa dopo l'uscita, sempre se non hai di meglio da fare.-

Annuisco stringendomi i libri contro il petto.
-Va bene.-

-Ora vado che ho un compito di storia.- dice regalandomi un sorriso sfuggevole.

- Tuo padre è davvero il preside della scuola?-

- Che sfiga eh? E poi mi chiedo come mai non ho amici.- biascica mesto prima di voltarmi le spalle ed andarsene tra la fiotta di studenti.

Era una battuta? Come può aver detto una cosa così triste come se nulla fosse?

Mi dispiace per Blaze, ma presto la mia mente viene invasa da altri pensieri. Oggi la sottoscritta ha battuto ogni record personal: vedrò un ragazzo nell'intervallo, mentre un altro ancora mi porterà a casa dopo la scuola. Non è affatto una cosa ordinaria per June White.
Ma cosa mi sta accadendo?

Accelero il passo nei corridoi, perché mi accorgo di essere lievemente in ritardo per il mio appuntamento con Amelia.
Ma poi entro in palestra ed il gelo mi assale.
-Muoviti non abbiamo tutto il fottuto giorno per te, White!- urla Taylor con tanto di Tiffany a fianco che annuisce continuamente.

Le doppie T. Tortura e terrore.

-Come cazzo ti sei vestita?- mi chiede la bionda fissando i miei pantaloncini sportivi.

- Scusa... come dovrei vestirmi?-

Sono spaesata. Mi guardo la maglietta con aria confusa, mentre lei strizza le labbra in una smorfia di disgusto.

- Ci hai viste?- Indica la sua divisa e quella delle sue compagne.

- Ohhh, capisco. Dovrei mettermi una gonna come la tua così appena faccio una spaccata o un salto, faccio vedere la signorina Gina a tutta la scuola!?-

Alcune ragazze cominciano a bisbigliare e ridacchiare, ma Taylor non sta affatto ridendo, anzi si avvicina a me con la sua altezza minacciosa.
Mi sento improvvisamente piccola, perciò comincio a guardarmi intorno.

"Dov'è e Amalia? E Ari? Devo stare da sola con queste due stronze e le loro amiche ancora per molto?"

Poi sento delle risatine in lontananza.
Mi volto verso le scalinate della palestra.

La prima cosa che noto è la felpa grigia di James Hunter. Non ho il coraggio di guardarlo negli occhi, il mio sguardo rimane incastonato tra il collo ed il torace.

Love Me, Love MeΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα