39. Strawberries & Cigarettes

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JUNE POV

«E questo chi diavolo è adesso?»

«Ma con chi ce l'hai mamma?»

Sto facendo i compiti, ma l'immagine di mia madre in versione stalker che sbircia affacciata alla finestra, mi distrae.

«C'è un ragazzo qui davanti a casa.»

Will è all'ospedale, James lo riconosce lontano un miglio... Perciò chi diavolo è questo?

«É grande e grosso, June.»

«Biondo?»

«Biondissimo.»

«Cosa ci fa Jackson qui?»

Il mio pensiero enunciato ad alta voce fa trasalire mia madre.

«Chi diamine è questo Jackson ora?»

Non rispondo, ma mi alzo in piedi abbandonando i compiti sul tavolo.

«Quei due delinquenti che sono venuti qui durante la mostra non ti bastano?»

«Delinquenti? Sono di ottima famiglia. E... Come dire, tu ne sai qualcosa.»

«Lo sono di indole.» ribatte lei con una smorfia.

Fuori ha cominciato a piovigginare perciò decido di andare a cambiarmi.
Ho ancora la camicia della divisa addosso e un paio di pantaloncini del pigiama. Corro in camera a mettermi dei jeans, poi esco fuori.

«Che ci fai qui?» domando infilandomi in macchina di Jackson.

Lui mi squadra con attenzione prima di parlare.

«Will è tornato a casa.»

«O mio Dio. Che bella notizia.» esalo un sospiro di sollievo.
Sua madre l'aveva detto, ma non sapevo se fidarmi delle sue parole.

«Sono appena stato da lui, vuole vederti.»

«Davvero?»

Jackson annuisce.
«Sì, se vuoi ti accompagno.»

Il tergicristallo fa su e giù sparando la pioggerella via dal parabrezza.
Non so che dire.
Anche se una domanda c'è l'ho.

«E James?»

«Non è venuto a scuola.»

«Lo so, ma... Sta bene?»

«A modo suo.» lo sento dire sollevando le spalle.

«Va bene, dammi cinque minuti che parlo con quella pazza che ci sta sbirciando dalla finestra e arrivo.»

Dopo aver speso un quarto d'ora a convincere mia madre, finalmente sono in macchina con Jackson.

«Cos'è quella roba?» domando indicando un ammasso di stoffe colorate sul sedile posteriore.

«È il mio travestimento per Halloween, non sbirciare grazie.» replica lui tutto serio.

«Odio Halloween.» sbuffo io.

«Perché?»

«Non amo i film horror, mi fanno schifo i travestimenti spaventosi, e non sopporto quegli stupidi scherzi che si fanno ad Halloween.»

Jackson sorride divertito.

«Sei una fifona patentata, vero?»

Sì esatto.

Mi stringo nelle spalle.

«Allora non ti conviene venire alla nostra festa di Halloween.»

Bravo Jackson, non stai per niente solleticando la mia curiosità morbosa, no,no figurati

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now