41. I'm the hero, I'm the victim, I'm the villain

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🦋JUNE POV🦋

La vera beffa?

È che mi sono pure vestita da Olivia Rodrigo.

Ma la cosa che più mi infastidisce?

È il fatto che non dovrebbe fare male, invece lo fa.

E se devo dirla tutta, il modo in cui mi sento è completamente diverso rispetto a quando William mi ha ferita.

In quel caso mi sentivo avvilita sì, presa in giro...ma che Will avesse baciato Ari, mi importava relativamente.
A darmi noia era stata la mancanza di rispetto, non il gesto in sé.

«Che fate? Bisogno di preservativi?»

Tiffany prende in giro James quando gli passiamo davanti.
E lo fa con una tale noncuranza, che per un attimo mi fa desiderare di voler essere menefreghista quanto lei.

Guardo James che sta poggiato con la spalla spalmata contro lo stipite della porta, mentre i suoi occhi vuoti cercano me.

Sì, in questo istante vorrei proprio essere leggera come lei e non sentire questo peso insormontabile spingermi contro il petto.

«Hei Biancaneve»

«Lasciami stare» ribatto senza nemmeno voltarmi.

«Non mi saluti neanche?»

Ho fatto di tutto per evitare le sue iridi blu scure, profonde come due pozze d'acqua in tempesta, ma mi è bastato incrociare i suoi occhi per rendermi conto che fosse fatto all'inverosimile.

Da un lato vorrei sapere cosa l'ha spinto a picchiare Connell in quel modo, ma dall'altro... mi chiedo come faccia a fingere che non sia successo nulla, ora. È questa la normalità per lui?

«Fottiti una buona volta» taglio corto proseguendo con Tiffany verso una porta semichiusa.

«Ma che cazzo ti ho fatto adesso?»









Tiffany dev'essersi accorta che qualcosa non va, perché comincia ad esaminarmi di traverso quando entriamo nella stanzetta di Blaze.
La camera non è molto spaziosa, contro il muro si erge un lettino a castello, una sedia a dondolo e una finestrella rivestita da una tenda a fiori.

«Ma la madre di Blaze che cazzo di problemi ha?» si chiede lei nel notare l'arredo pacchiano, tipico di una baita di montagna.

Ovviamente niente camera da letto, perché quella se l'è accaparrata James. O forse dovrei dire "James e Amelia".

Perché che ci fosse qualcosa sotto, il mio istinto me lo diceva sin dall'inizio. Lei era strana in sua presenza e lui non la calcolava mai, neanche con le solite battutine maliziose che invece rivolgeva a tutte le sue amiche.

Tiffany si toglie la giacca di pelle, poi si arresta nel mezzo della stanza per osservarmi meglio.

«June, che succede?»

«Niente» mormoro spiaccicata con le spalle contro la porta.

«"Niente"del tipo che ti è cambiata la faccia appena siamo passate davanti a James?»

Scrollo le spalle.

«Ma va. Mi ha solo stupito che ci fosse Amelia, insieme a lui.»

James mi aveva raccontato di come lei lo avesse infangato, alla festa di Tiffany, mettendo Brian contro di lui. Perciò riflettendoci, era più che plausibile che i due non si parlassero, eppure questa sera...

«June!»

Qualcuno mi richiama gran voce, facendomi tornare al pianeta terra.

«Se l'hanno fatto o meno che ti cambia?»

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now