20. Little secrets and big lies

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🦋eccoci🦋

JACKSON POV

-Mi stai evitando?-

-Chi, io? No Blaze.-

Sono tutto concentrato ad aggiustarmi la giacca, pur di non guardarlo negli occhi.

-Jackson.-

Con una mano sfila veloce il cappello ed un ciuffo gli castano ricade sulla fronte, fino a coprirgli gli occhi chiari.

-Senti, non hai degli altri amici?- lo ammonisco impulsivamente.

Sono nervoso, la sua vicinanza mi rende sempre nervoso. E poi non voglio che gli altri ci vedano confabulare.
Lui intanto solleva un sopracciglio e prende a scrutarmi di sottecchi.

-Ah perché io e te saremmo amici?-

E devi sempre fare queste cazzo di domande dopo che mi sono scolato due birre?

-Voglio parlarti.- asserisce poi con voce decisa.

Io mi appoggio al bancone del bar evitando il contatto con i suoi occhi grigi.

-Parla invece di stare a rompermi le palle.-

Dapprima mi guarda male, poi mi fa un cenno indicando il gruppetto di Amelia e delle ragazze.

-Non qui.-

Perdo l'appiglio alla superficie quando Blaze mi cinge il braccio trascinandomi con sé.
Da quando Blaze prende tutta questa iniziativa?

-Vedo che conosci bene il posto..-

Ridacchio con il puro scopo di prendermi gioco di lui, non appena lo vedo spingere una maniglia per aprire una porta vicino a quella dei bagni.

-Ci lavoravo l'anno scorso qui, non ti ricordi?-

La sensazione dei nostri corpi sudati in quel ripostiglio si fa viva.

-No.-

Ed è un no secco il mio, ma Blaze trattiene un sorrisetto sghembo. Di solito ci resta male quando lo tratto così, ora invece sembra piuttosto convinto di ciò che dice.

-Sicuro Jax?-

Cazzo come dimenticarmelo.
Ce l'avevi di marmo quando ti ho infilato una mano nei boxer.

-Non mi sembra che tu ti sia tirato indietro...- bofonchio in mia discolpa.

-Sì ma hai preso tu l'iniziativa.-

-Ero solo ubriaco.- mi giustifico a fatica.

- Certo, come tutte le altre volte che mi hai baciato?-

Mi dà sui nervi il suo modo di fare. S'impunta su bacini, carezze e cazzate come fosse una bambinetta alla prima cotta. Non lo sopporto, perché poi mi guarda negli occhi e riesce pure a farmici sentire in quel modo. Così strano.

-James era appena stato mandato in riformatorio e io mi sentivo solo, che cazzo vuoi che ti dica? Che quello che abbiamo fatto ha avuto qualche importanza per me?-

Blaze ci rimane di sasso, ma invece che andarsene o mettere su la faccia da cucciolo smarrito come fa di solito, questa volta sembra più tenace.

Lancio un'occhiata rapida all'ingresso di quello stanzino: ha lasciato la porta socchiusa, vuole davvero solo parlare?

Attorno a noi stoviglie inutilizzate, qualche scorta di liquori e frutta secca in lattina.
Blaze si spinge con più convinzione verso di me, io mi ritraggo andando a sbattere contro un tavolo sgangherato con sopra lastre di calici bicchieri che iniziano a dondolare pericolosamente.
Il fragore del vetro che si schiantata a terra mi fa sobbalzare.

Love Me, Love MeWhere stories live. Discover now