Epilogo

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Siamo alla FINE.
Vi voglio bene


Presente

JUNE


«Avanti, June!»

Guardo Tiffany stendersi l'ultimo velo di rossetto, mentre me ne sto stravaccata sul letto della mia vecchia camera. Questa è l'unica stanza che ho sentito mia per davvero. Ci ho passato quasi un anno qui dentro e mia madre non si è più trasferita da allora. Non avrei mai detto che Laguna Beach sarebbe diventata la sua casa.

«Non lo so Tiff...», sbuffo fissando l'enorme orsacchiotto che occupa la sedia davanti al letto.

«Usciamo! Ce lo meritiamo». Tiffany scuote la testa ricciola fissandomi di sottecchi.

Sono passati tre anni, ma certe cose non cambiano mai.

«La piccola sta con mia mamma questa sera. Andiamo a divertirci per una volta.»

O quasi.

«Non mi va di uscire.»

Mi alzo in piedi sbuffando, ma so già che a breve finirò per accontentarla.

Tiffany mi afferra dal gomito e mi obbliga a guardarmi allo specchio.

«June, stai sola da troppo tempo.»

«Okay» Mi stringo nelle spalle, come se fosse una cosa di poco conto.

È vero, esco di rado, ma passo le mattine a lezione e i pomeriggi a studiare, quindi non ho molto tempo libero. E ogni volta che torno qui, a Laguna Beach, ho il terrore di uscire per un motivo molto semplice. Ho paura di chi potrei incontrare.

Finalmente io e Tiffany usciamo, ma mi basta arrivare a destinazione, per accorgermi delle numerose auto parcheggiate fuori da casa di Taylor. C'è una festa.

«Tiff, non me l'avevi detto che...»

Mi trascina dentro casa e mentre proseguiamo sotto le luci colorate, Tiffany sembra smettere di ascoltarmi. O forse, sono io che smetto di connettere con la realtà che mi circonda. I suoni si fanno ovattati e le luci così accecanti da darmi fastidio.

Ed è proprio lì che lo vedo.

Lo sapevo. Lo sapevo. Lo sapevo.

«Forse è meglio se io vado...» Balbetto qualcosa, ma nessuno mi sta ascoltando.

La luce è scarsa ma riesco a intravedere i contorni della sua figura. Lui è bellissimo e sta parlando con una ragazza.

Mi chiedo se abbia ancora il sei tatuato.

Una fitta amara mi dilania lo stomaco. Un vuoto mi buca il petto quando lui abbassa il viso su di lei, le sposta una ciocca dietro l'orecchio e la bacia.

Devo andarmene.

«Jamie!»

Tiffany urla nel tentativo di sovrastare la musica che ci circonda.

Love Me, Love MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora