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Io e Jennifer siamo in camera nostra sdraiate sul letto. Dopo aver finito di "parlare" con il signorino Damon, ho corso il più velocemente possibile in camera.

Lì ho trovato Jennifer che si stava sistemando per andare a dormire e si è accorta subito che c'era qualcosa che non andava in me. Avevo la rabbia che fuoriusciva dai miei occhi.

Sembrava così sincero e sono stata una stupida a credergli.

"Sembrava davvero dispiaciuto, giuro ci avrei creduto! È cambiato in pochissimi secondi..."

"Non puoi neanche immaginare di che cos'è capace il signorino se si fissa con qualcuno" sospira.

"Questo non gli dà il diritto di spingermi, per poi fare il cavaliere e prendermi in giro."

Prendo in mano un cuscino e per rabbia lo porto sul viso.

"Damon è così, è abituato ad avere ciò che vuole... sempre.
Non ha mai ricevuto un no come risposta, soprattutto dalle ragazze" mi manda un'occhiataccia.

C'era da immaginarselo. D'altronde un pallone gonfiato che attacca ovunque i propri poster, non poteva fare altro che avere un'autostima alle stelle. È proprio un peccato: la sua bella faccia sprecata per niente.

Non dovrebbe darmi così tanto fastidio ma il modo in cui mi ha preso in giro, il modo in cui i suoi occhi mi hanno guardata quando ha chiesto scusa, per poi prendermi in giro subito dopo... non riesco a farmelo andare giù. Mi dà fastidio. Altamente fastidio.

"Ora basta parlare di Damon Piers e dei suoi giochetti psicopatici. Domani si va a scuola... pronta?"

Scuola? Quale scuola?

"Pensavi che venuta qua avresti smesso i tuoi studi? Se è così, non conosci affatto i Piers."

"Perché?"

"Vogliono delle cameriere colte e brillanti quindi tutte in questa casa andiamo in una scuola privata, la stessa dei signorini."

"La stessa? Ma come? Siamo pur sempre le loro cameriere."

"Non siamo nella loro stessa classe, loro sono nella A, quella delle famiglie più ricche e agiate della città. Hanno le nostre stesse lezioni ma gli insegnanti sono diversi. Abbiamo l'ora di motoria e arte in comune."

Si sistema i lunghi capelli rossi dietro la schiena mentre la ascolto parlare.

"Poi c'è la B, la nostra classe. Ci sono tutte le persone che hanno debiti o patti con le famiglie della classe A."

Suddividere in questo modo delle persone solo per i debiti famigliari, che schifo di sistema. Per non parlare del modo in cui insistentemente vogliono separare la parte ricca da quella povera. L'unica cosa positiva in tutto questo schifo è che posso studiare.

I miei pensieri vengono interrotti da un cuscino che mi arriva dritto in faccia.

"Hai veramente una faccia sempre più inorridita" ride Jennifer mentre si sistema nel suo letto.

"Questa villa non smette di scioccarmi" ammetto.

Jennifer in meno di qualche minuto prende sonno. Rimango sdraiata sul letto in preda ai mille pensieri che non fanno altro che assalirmi la mente. Gli occhi di Damon continuano a minacciarmi il sonno. Più cerco di non pensare a lui, al suo profumo, al suo sguardo e al suo sorriso fastidioso... più il mio cervello non fa altro che proiettarmelo davanti.

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 La mattina dopo ci svegliamo abbastanza presto per cucinare la colazione assieme alle altre cameriere. I Piers hanno gusti molto raffinati. Le ragazze mi hanno spiegato che vogliono avere tutto perfettamente curato nei minimi dettagli.

Dangerous Love Where stories live. Discover now