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Pov's Melanie

Luce.

Ognuno di noi quando sta per toccare il fondo intravede uno spiraglio di luce a cui cerca di aggrapparsi il più possibile.

Soffocata, impaurita e senza forze.

Fu così che mi trovò John Envair. L'ancora della mia vita.

Mi prese sotto la sua custodia, mettendosi contro Rick, il mio tutore. Nessuno ne aveva mai avuto il coraggio. Nessuno osava mettersi contro Rick.

Ma lui l'ha fatto e mi ha salvata, curata e cresciuta. I suoi occhi marroni nocciola mi guardavano sempre con l'affetto di un padre che non ho mai avuto. È stato in grado di farmi sentire di nuovo in forze e viva.

Mi ricordo ancora quel giorno come fosse oggi.

"Non so qual'è la tua taglia perciò te li ho presi tutti"mi disse passandomi un sacchetto pieno di vestiti.

Stavo ancora tremando per la paura di tutto ciò che stava accadendo troppo in fretta.

Mi ero veramente messa contro Rick? Stavo veramente scappando da lui?
Avevo veramente abbandonato Damon?

Un brivido mi percorre la schiena.

Sento ancora le sue urla: lui che implora i suoi fratelli di lasciarlo andare da me e automaticamente mi si forma un nodo in gola.

"Stai tranquilla. Non lascerò che ti prenda o ti faccia del male, fidati di me. Sei al sicuro ora"mi disse John sorridendo dolcemente.

La voce ferma che trasmette tranquillità, il sorriso da cui traspare dolcezza e affetto, i suoi gesti che mi danno la protezione di cui ho bisogno.

"Non è quello... io ho lasciato una persona a cui mi ero affezionata tanto.. con cui volevo avere un futuro e ora che l'ho lasciato mi sento così"dico tra un singhiozzo e un altro.

Le lacrime cominciano a scorrere lungo le mie guance ininterrottamente.

"Senti dei tremendi sensi di colpa e sai che il tuo cuore è sempre con quella persona, che probabilmente non potrai mai chiedere scusa in modo giusto. Ti senti morire piano piano, dal dentro"

Alzo lo sguardo osservando John.
Ha gli occhi tristi, diversi dal solito.. come se stesse pensando a qualcuno in particolare.

"Non sei sola Melanie. Stai facendo la cosa giusta. Se veramente vuoi bene a questa persona, ora come ora dovresti cercare di stargli lontano. Pensa che è un sacrificio per il suo bene, per la sua incolumità"

Le sue parole piano piano mi alleggeriscono il peso che ho nel petto.

"Ti prometto che non è un addio. Ti prometto che appena risolveremo la situazione avrai la possibilità di vedere questa persona e di avere un futuro con lei"sorride.

Giorno dopo giorno cominciai ad abituarmi alla sua presenza nella mia vita. Mi trattò sempre come una figlia, accertandosi sempre del mio bene e che abbia sempre tutto ciò di cui ho bisogno.

Incominciai a chiamarlo papà come facevano tutte le ragazze che aveva salvato.

Mi chiesi sempre cosa lo portava a difendermi, a rischiare la sua vita per salvare me e le altre ragazze che è riuscito a far scappare da persone come Rick.

Non aveva una famiglia, dei figli veri o qualcuno da cui andare?

Perché metteva noi ragazze prima di tutto? Rischiava con noi, cambiando città ogni mese mentre spendeva un patrimonio per passare inosservati.

In segreto ci fece riprendere gli studi che per tutti i problemi che avevamo avuto, fummo costrette a interrompere.

Ci insegnò ad usare la testa, ad essere caute e a prevenire ogni problema.

Scoprì che in ogni città in cui andavamo c'erano ragazze e ragazzi di qualsiasi età che conoscevano John e che lo trattavano con grande rispetto. Anche loro come noi avevano avuto un esperienza simile alla nostra e John li aveva liberati, dando loro l'occasione di studiare e lavorare.

Facendo così alcuni divennero famosi imprenditori, commercianti, bancari ecc. E tra le ragazze c'era una modella famosa che appena vide John lo abbracció forte a sé.

"Mi sei mancato tanto! Qua devo fare un sacco di pubblicità e di shooting fotografici perciò non riesco mai a passare da te"disse appena si staccò dall'abbraccio.

"Sono contento per te Layla, ho visto su internet tutto quanto. Vai avanti così"le disse accarezzandole i capelli con fare paterno.

Ovunque andavamo c'erano persone disposte a fare di tutto per lui.

Lo guardavano tutti con ammirazione e affetto; ci raccontarono come li aveva salvati, storie assurde e incredibili che mi fecero guardare John con ancora più rispetto di prima.

Ho provato a chiedere a loro se sapevano qualcosa sulla sua famiglia, se aveva dei genitori o una moglie.

Mi risposero che lui non toccava mai l'argomento.

Un giorno, però, lo vidi entrare a casa con in mano una torta di compleanno, più di preciso una torta al tiramisù.

So per certo che non è per il suo di compleanno e per nessuna di noi ragazze.

"Per chi è?"chiesi avvicinandomi a lui in cucina.

"Per una persona che compie gli anni oggi"sorride.

Lo osservo mentre accende una sola candela lasciando le altre nel pacchetto.

"Queste non le metti?"chiedo indicandole.

"No, lei ama avere solo una candela sulle torte"dice sorridendo.

Lei chi? Forse sua moglie?

"So cosa ti stai chiedendo, se lo chiedono tutti.
Questa torta è per mia figlia"ammette.

"Non voglio obbligarti a-"

"Tranquilla Melanie. È normale che tu abbia delle domande su uno sconosciuto che da un giorno all'altro vuole aiutarti"dice mentre prende due piattini dall'armadio della cucina.

Ne mette uno davanti a me e uno davanti a se stesso.

"Ciao Naty, ti auguro tanta felicità anche quest'anno. So quanta fatica stai facendo per te stessa e per tua madre, e molto probabilmente mi odierai a morte per tutto.. ma presto capirai e mi farò perdonare lo prometto"

Dice queste parole con lo sguardo assente e riesco a vedere che ha gli occhi lucidi. Il solito John sempre allegro con la soluzione ad ogni problema sembra essere scomparso mentre dedica delle parole a quella che sembra essere sua figlia, Naty.

"Mangia bene, non saltare i pasti. Assicurati che la mamma si prenda le medicine e non ammazzarti di lavoro così tanto, ti prego.
Ti voglio bene Naty"soffia sulla candela con una lacrima che scorre sulla sua guancia.

È la prima volta che vedo John Envair debole. La prima volta in cui vedo le sue lacrime e la sua sofferenza.
Quella figura forte e solare sembra dissolversi al ricordo della sua vera figlia.

"Buon appetito Melanie"mi dice mentre vedo che mi ha messo un pezzo di torta sul mio piattino.

In un secondo è tornato come prima. Come se, con un battito di ciglia, potesse cambiare la sua persona.

"Un giorno te la presenterò Melanie, vedrai andrete d'accordo"mi disse.

Da quel giorno capii sempre di più John, l'uomo che sembrava non avere debolezze.

Capii che nascondeva al mondo ciò che più amava per non metterla in pericolo.

Capii che la sorvegliava di nascosto, che seguiva tutti i suoi passi... la guardava crescere da lontano e vedevo nei suoi occhi un amore per questa persona che mi sembrava infinito.

Provai un po' di invidia per lei ad avere John come padre, un padre che ho sempre voluto.
































Dangerous Love Where stories live. Discover now