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Oblio. Era quello lo stato in cui ero, totalmente in oblio. Avrei però voluto durasse per sempre...



"Tocca a te"

"Hey così non vale! Mamma dì qualcosa a papà, sta barando!"urlo arrabbiata.

"Non è vero semplicemente tua figlia non sa perdere"si difende papà soddisfatto.

"State ancora giocando a scacchi?! Non vi stancate mai?" dice mamma esasperata apparendo dalla porta.

"E' colpa sua"diciamo all'unisono io e papà.

"Siete identici - ridacchia mamma con occhi pieni di emozione- su Caroline aiutami ad apparecchiare"

Mi alzo dalla sedia facendo la linguaccia a papà che intanto sta rispondendo al telefono, dirigendomi in cucina per aiutare mamma.

"Cosa c'è da mangiare?"chiedo mentre cerco di capire cosa c'è nella pentola.

"Pollo arrosto e patatine fritte"sorride.

"Qualcuno ha invocato il mio nome?"dice papà mentre entra in cucina.

Il solito, quando si parla di cibo per lui si parla di qualcosa che lo riguarda.

"Nessuno John, perciò giù le mani tutte e due"ci fulmina con lo sguardo mentre stavamo quasi per riuscire a prendere un pezzetto di pollo.

Ci sediamo a tavola dopo aver finito di apparecchiare, papà ci racconta le sue avventure di lavoro e nel mentre iniziamo a mangiare lo squisito pollo che ha fatto mamma.

"Dovevate vederlo, l'ho messo a tacere quel farabutto! Voleva fare bella figura davanti al capo ma non sa con chi a che fare"dice mentre mangia come se non ci fosse un domani.

"Non si calpestano i piedi ai Night"dico fiera.

"Esatto, figlia mia. Dobbiamo far vedere al mondo quanto valiamo"

"Siete pazzi! Quel tuo collega voleva solo entrare nelle grazie del capo, non dovevi sminuirlo- dice mamma facendo, come al solito la parte della saggia- e tu signorina, cerca di abbassare i toni e non pensare che non abbia notato che ieri sera sei rientrata alle due di notte!"

Beccata.

Il cibo mi va di traverso e posso vedere mio padre ridere talmente forte che penso gli verrà un infarto.

"Dev'esserci qualcuno che ti ha aperto la porta a quell'ora, visto che non avevi con te le chiavi..."continua fulminando mio padre,il quale subito smette di ridere.

"Colpevole vostro onore"dice mio padre mentre alza le mani in segno di resa "Chiediamo di essere puniti, dopo aver finito di gustare questa prelibatezza, sarebbe un peccato sprecarla"dice teatralmente facendo alzare gli occhi al cielo alla mamma.

Mi trattengo a stento dal ridere, a tal punto che neanche due secondi dopo scoppio in una fragorosa risata e con me papà. Mamma anche se non vuole darlo a vedere, sta ridacchiando anche lei.

Mi sento felice, mi sento viva. Ho mio padre al mio fianco e mia madre pure, ho una casa tutta mia, ho i miei genitori, ho la mia scuola, ho la mia vita... non potrei chiedere nient'altro.

"Vi voglio bene"dico ad un tratto sorridendo.



"Si è svegliata? Come sta?"

Jennifer?

"Non ancora, sta riprendendo i sensi"

Erik?

"Dovrebbe svegliarsi tra pochi secondi"

Dangerous Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora