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"Nono, il massimo è stato il giorno in cui il signorino Antony lanciò la palla in testa al presidente perché pensava fosse un mostro marino" dico mentre apparecchio la tavola per la cena dei signori.

"Beh... dimentichi quando Edward usò il gatto della senatrice come poltrona per giocare alla play. Dopo ore di ricerca dell'amato gatto da parte di tutto il personale, Edward si alzò e lo riconsegnò alla senatrice giustificandosi col fatto che si era mimetizzato alla perfezione col pavimento" io e Jen scoppiamo a ridere un'altra volta.

Ridiamo da circa un'ora come due pazze da quando Paul ci ha raccontato alcune delle vicende dei signorini. Penso di non aver mai riso così tanto in vita mia.

Appena finiamo di apparecchiare Lilith, una donna anziana che dirige il lavoro all'interno della casa, ci dà i compiti che dobbiamo svolgere entro le 20:00. Jennifer deve pulire i vetri del primo piano insieme ad alcune altre cameriere, Thea e Vicky se non sbaglio. Io invece devo pulire i vestiti dei signorini e rimetterli nei loro armadi.

Inizio subito a lavorare. Solo l'idea di potermi imbattere in Damon mi innervosisce e mi mette ansia.

Dopo un'ora e mezza finisco: ho stirato e piegato tutti i vestiti con la costante paura di poter vedere Damon sbucare fuori da qualche angolo. Raggiungo velocemente la sala da pranzo dove i Piers stanno cenando.
Lilith ha detto che il signore ci deve fare un importante annuncio.

Tutte le cameriere sono ai lati della sala come soldatini in silenzio.

Tra loro riesco a vedere la testa rossa di Jen, così piano piano la raggiungo. Noto che tutti signorini non toccano cibo, tranne Edward che mangia tranquillamente senza staccare gli occhi dal piatto.

Certo che come famiglia è abbastanza strana.

Non parlano di niente.
Sembra quasi che vogliano finire il più in fretta possibile per evitare contatti tra loro. Eppure, da piccoli, secondo Paul, erano molto uniti.

Inseparabili.

"Bene caro, non credi sia ora di dire a tutti cosa sta succedendo?" dice la Signora accarezzandogli la mano.

Quella donna continua a mettermi i brividi ancora ora. Non capisco il perché ma non mi fido affatto di lei.


"Alcune di voi sanno già cosa sta succedendo, io e mia moglie andremo per qualche mese a Parigi per degli affari molto importanti" spiega rivolgendo lo sguardo verso di noi.

"Beati voi, almeno uscite da questa prigione " mormora una ragazza al mio fianco.

"Prenderemo con noi quasi tutto il personale, ci servirà per pulire e sistemare la casa a Parigi. Il rimanente starà qui a badare alla villa insieme ai miei figli."

"E l'azienda?" chiede Damon.

Come sempre Damon tira fuori gli argomenti più piccanti.

"Damon lascia stare " lo avverte Antony.

"No, non lascio stare.
A chi lascerai la tua amata azienda?"

Sento del chiaro astio tra i due.

"Lascio l'azienda in mano a Marcus, il più responsabile tra tutti voi" spiega il padre rivolgendo uno sguardo di fiducia al fratello maggiore.

"Non ti deluderò, promesso" risponde Marcus.

"Stai tranquillo Marcus, tu non hai mai deluso papà... dopotutto sei il più responsabile " Damon lancia una delle sue frecciatine.

"Cosa vuoi dire?"
"Parla chiaro Damon, non ho tempo per i tuoi giochetti" risponde Marcus infastidito.

Damon sta per rispondere quando la signora Piers interviene zittendoli.
"Basta così, tutti e due."

"Sai cosa mamma?
Avete rotto il cazzo tu e tuo marito. Sono stanco della falsità che c'è in questa casa" Damon si alza bruscamente dalla sedia ed esce dalla sala.

Tutte le cameriere, sorprese quanto me, guardano attente la scena.

È la prima volta, in questi pochi giorni in cui sono qui, che vedo Damon con un'aria diversa da quella scherzosa di sempre.
Il modo in cui ha guardato sua madre: aveva addosso una di quelle rabbie che ti divora man mano finché non esplodi.

Il signore Piers tossisce più volte, cercando di riavere l'attenzione di tutti i presenti.
"Ce ne andremo appena finito di mangiare. Mi raccomando, lavorate con diligenza."

Detto questo si alza dalla sedia e assieme alla moglie si dirigono nelle loro stanze per sistemare le ultime cose. Il primo dei fratelli ad uscire è Antony. Edward invece resta con Marcus.

"Congratulazioni. Hai l'azienda ora" dice Edward.
"Soddisfatto?"

Marcus gli lancia un'occhiataccia "Qualcuno doveva prenderla."

"Già... immagino che tu non hai resistito, vero?"

Ma di cosa stanno parlando?
Ho la sensazione che qua c'è qualcos'altro, qualcosa di più grosso che nessuno sa tranne loro, qualche di segreto di famiglia che mina il loro rapporto.

"Tu sai di cosa stanno parlando?" chiedo a bassa voce a Jen.
Jen fa di no con la testa.

Proprio in quell'istante vedo Lilith chiamarmi dalla cucina, esco dalla grande sala velocemente. Stringe tra le mani un vassoio pieno di cibo. Il mio istinto non prevede nulla di buono.

"Porta damangiare al signorino Damon, non ha toccato il suo pasto."

Dangerous Love Where stories live. Discover now