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"Allora? Cosa sta succedendo?
Come mai hai finto di star male Caroline?"chiede Kelly appena arriviamo al bar.

Io Violet ci scambiamo occhiate di fuoco mentre ci sediamo sulle sedie del bar della scuola.

Non possiamo dirle tutta la verità ma non possiamo neanche non risponderle per sempre.

"Va bene. Non volete rispondermi? Allora cercherò per conto mio delle risposte...
ve ne pentirete" dice arrabbiata e se ne va.

Violet sembra tranquilla e non le dà molto peso mentre io sto sudando freddo.

Insomma ci ha appena minacciate!

E se lo dicesse a qualcuno? O peggio.. se scoprisse tutto??

"Tranquilla Kelly è  fatta così.
Non devi darle molto peso, lavora per il giornalino scolastico e vuole sempre sapere tutto di tutti" spiega con nochalans guardando il menù.

Ecco perché un po' non mi fidavo di lei. Il mio istinto non mente mai.

"Allora spiegami ... come hai intenzione di aiutarmi?"chiede guardandomi negli occhi e appoggiando il menù sul tavolo.

Nei suoi occhi azzurri posso leggere una scintilla di paura e allo stesso tempo di speranza.

"In anzitutto  devi ridisintossicarti di nuovo - lei si sistema sulla sedia annuendo- per quanto riguarda Stefan io non credo che ti potrà fare qualcosa in pubblico anche perché è appena uscito di prigione... quindi basterà che tu non stia mai da sola"concludo.

Lei annuisce un po' insicura.

"E come faccio a non stare mai da sola? Le mie 'amiche' ora non mi vorranno sicuramente "dice riflettendo.

"Starai con me" dico senza rifletterci molto.

I suoi occhi si illuminano di un azzurro pieno di stupore e gioia.
Non mi sono neanche accorta di averlo detto veramente.
È solo che in  momenti come questo non mi va proprio di lasciarla da sola.

"Almeno finché il problema Ray non sarà risolto "continuo guardando altrove.

La vedo un po' insicura e per cercare di tranquillizzarla dico "Ho fatto cinque anni di arti marziali, serviranno pure a qualcosa, non credi?" Sorrido.

Lei non risponde e per tutta la colazione non fa altro che osservarmi come se fossi un qualche strano insetto.

Pov's  Violet

"Perché? Perché vuoi aiutarmi?"chiedo con arroganza.

La mia solita arroganza, quella che uso per allontanare la gente da me.

"Perché hai bisogno di essere aiutata" risponde semplicemente Caroline.

Queste sue parole mi ronzano nel cervello per tutta la mattinata.

Insomma io l'ho trattata malissimo perché si comporta così con me?

Non so  spiegarmi il perchè ma è una sensazione nuova per me avere Caroline accanto.
Ho sempre avuto accanto tantissime persone che consideravo mie amiche ma Caroline è  diversa da tutte loro. Caroline mi dà la sensazione di fare la cosa giusta, di essere una buona persona e di voler migliorare.

Tra tutte le persone proprio lei.

Non l'avrei mai detto.

Ancora  ricordo la prima volta che l'ho vista.

Ero in mensa con Damon e gli altri, mentre stavo parlando  della festa che avevo intenzione di fare ho notato che Damon, che di solito mi ascoltava sempre,  era assente.
Stava guardando qualcuno che aveva rubato tutta la sua attenzione.

Così ho cercato di vedere chi fosse quella persona ed è  lì che l'ho vista.

Una ragazza bionda e dagli occhi marroni mandorla che non avevo mai visto prima, seduta a parlare con qualcuno che a quanto pare l'aveva fatta ridere.

Quel  suo sorriso mi aveva procurato un po' di gelosia nei suoi confronti perché era così bello e sincero che perfino Damon automaticamente aveva  sorriso senza neanche  accorgersene.
Quel suo sorriso avrebbe riscaldato qualsiasi cuore di ghiaccio e sicuramente questo Damon lo sapeva.

"Damon mi stai ascoltando?"dico interrempendo i suoi pensieri.

Lui mi guarda scocciato.
"Cosa cazzo c'è Violet? Se è  per la festa possiamo farla dove ti pare" dice freddo.

Io e Damon siamo sempre stati in questo genere di rapporto da quando avevamo tre anni.
Le nostre due famiglie hanno affari in comune quindi si incontrano spesso e così io e Damon siamo finiti ad essere 'amici' se così si può definire. Diciamo che è piuttosto difficile da spiegare... quando sono tornata a casa dopo essere stata disintossicata lui era l'unico pronto ad accogliermi, anche se mi aveva avvisato più volte di non fidarmi di Stefan e io non gli avevo mai dato retta. Lui mi ha difeso davanti alle chiacchiere dei gossip e dei giornali ... se non ci fosse stato lui non so in che condizione sarei ora.
Abbiamo fatto finta di stare insieme  per poter ripulire la mia reputazione e ce l'abbiamo fatta, ma tra di noi c'è solo e sempre stata amicizia.

"C'è che non mi stai ascoltando.
Chi è quella?" Indico Caroline.

"Quella chi?" Chiede lanciandole un'ultima occhiata prima di puntare i suoi occhi azzurro ghiaccio su di me.

"Non fare il coglione. Sai di chi sto parlando, chi è  la ragazza che stavi fissando? "

"Io non stavo fissando nessuno razza di cretina" mente.

"Ah si? Allora perché ora sta guardando in questa direzione?"

Lui si gira di scatto e appena lei nota che Damon la sta guardando arrossisce un po' e guarda da un'altra parte.

"Allora?"chiedo ancora.

"È una nostra nuova serva.. Caroline" dice il suo nome come se stesse assaporando qualcosa di dolce e inconfondibile.

"Tutto qua?"chiedo.

Pensavo fosse qualcuno di più importante che una semplice nuova serva.

"Uffa, sei proprio pesante. Si tutto qua, cosa vuoi che sia è  solo una serva " risponde arrabbiato alzandosi e uscendo dalla mensa.

"Tu di solito manco ti ricordi le facce dei tuoi compagni di classe e invece ti ricordi il nome di una serva qualunque?"gli urlo dietro.

All'inizio non capivo perché il mio amico era così preso da una ragazza qualunque come lei, da una serva.
Poi però più i giorni andavano avanti più vedevo che lui era sempre  preso da lei.
Non faceva altro che pensare a Caroline, giorno e notte. Era una sorta di fissazione che dopo un po' iniziava a darmi un po' di fastidio.
Lei non ha fatto niente per farsi notare da lui, non si trucca  e non si mette mai tacchi o qualcosa per attirare i ragazzi.  È solo e sempre se stessa come se non avesse  bisogno dell'approvazione di nessuno.

Continuo a guardare quella ragazza dagli occhi marrone mandorla mentre parla con i suoi amici.
Sorride sempre e anche troppo, tanto da far venire voglia di sorridere anche a me.







Dangerous Love Where stories live. Discover now