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Non pensavo di riuscire a piangere davanti a qualcuno così tanto, eppure l'ho fatto. Ho pianto davanti ad Erik e lui mi ha aiutato, mi è stato accanto, mi ha asciugato le mie lacrime ... Avevo dimenticato quanto fosse bello avere qualcuno al tuo fianco come lui.

"Finisci tu qui?"chiedo a Jen indicando l'erbaccia da togliere.

Anna oggi ci ha affidato il compito di ripulire il giardino da capo a piedi, per fortuna siamo entrambe molto veloci e poi prima Erik si era intrufolato di nascosto e ci ha aiutate.. quindi non ci manca molto per finire.

"Si, certo. Ma dove devi andare?"risponde staccando qualche erbaccia.

"A mantenere la mia promessa con Damon"mi tolgo il camice e i guanti da giardinaggio mentre sorrido a Jen, che mi guarda preoccupata.

"Nessuno ti obbliga. Lo sai vero?"

"Lo so" sospiro" Lo devo fare per me e per lui, tranquilla Jen sto bene"sorrido cercando di sembrare convincente.

Lei annuisce e mi guarda dolcemente mentre appoggio il materiale nello scaffale.

Entro in Casa Piers e quando sto per salire le scale, vengo assalita da Anna e le due ochette che si porta sempre dietro.

"Dove pensi di andare? Il giardino non è ancora finito"dice incrociando le braccia al petto con una voce squillante.

"Devo andare da Damon"rispondo sbuffando.

Oggi proprio doveva venire a disturbarmi!

"Come lo hai chiamato? Da quando avete quest'intimità.. per te lui è 'il signorino Damon' "si avvicina sfidandomi con lo sguardo.

"Signorino Edward!"dico vedendolo passare. Lui si volta verso di me e sorride.

"Caroline...
Aspetta, come mi hai chiamato?"

"Qualcuno dice che dovrei chiamarti 'signorino'"mormoro ironica.

"Puoi andare Anna"dice in tono duro, guardando schifato Anna e le sue due sorelle.

Anna abbassa il capo arrabbiata e con grande fatica mi sorride e se ne va sculettando con le sue due sorelle che mi guardano come fossi una minaccia.

"Grazie"dico sorridendo ad Edward."Non la sopporto proprio più, fa di tutto per mettermi in difficoltà da quando sono qui"

"E non sai il perchè fa così?"chiede.

"Perchè è nella sua natura da vipera/sanguisuga..?"

"Anche... ma penso che il motivo principale sia lo stesso di quello che porta tutte le ragazze ad invidiarti"

"Ossia?"
Io non ho niente di niente. Non posso essere invidiata da nessuno, insomma.. sono solo una serva.

"Il modo in cui mio fratello Damon ti guarda, porta tutte le ragazza ad invidiarti"sussurra alle mie orecchie come fosse un segreto.

Le mie guance si tingono di rosso e anche se cerco di far finta di niente la mia voce balbettante mi tradisce.

"N-non è vero"mormoro mentre lui ride divertito per la mia reazione.
"A proposito- dico cercando di cambiare discorso- cosa sta succedendo tra te Jen ed Erik?"

In questi giorni Erik e Jen non si parlano più come prima e tutte e due schivano l'argomento o fanno finta di niente.

"Voglio chiedere a Jen di uscire con me domani"

"Wooow"dico colta alla sprovvista.

"Secondo te accetta?"chiede con un po' di paura.

"Certo che si! Se vuoi puoi chiederglielo ora.. è in giardino da sola"rispondo felice.

Sorride soddisfatto e si incammina verso il giardino.

"HEY!! Non hai ancora risposto alla mia domanda!"gli faccio notare. Ma ormai è troppo tardi, Edward è già uscito in giardino e io sono da sola in salotto.

"Quale domanda?"chiede una voce alle mie spalle.

"Quella del perché Jen ed Erik so evitano mentre Edward ed Erik si odiano"rispondo non curandomi del fatto che sto rispondendo inconsciamente.

"Ah si?
Mi sembra ovvio: Erik prova qualcosa per Jen ed Edward finalmente sta ricambiando i sentimenti per Jen, la quale è innamorata di lui ma allo stesso tempo ha paura di ferire l'amico"

"Erik è innamorato di Jen?"mormoro immersa nei miei pensieri.
Così avrebbe tutto più senso però, ancora non capisco perché, se veramente le cose stanno così, non lo ha mai detto prima.

"Aspetta un momento.."dico voltandomi verso le voce a me familiare.

"Ciao Caroline"sorride Damon in tutto il suo splendore a petto nudo.

"D-Damon??"dico incredula mentre i miei occhi rimangono incastrati a fissare i suoi pettorali perfettamente scolpiti.

"Si quello è il mio nome"dice "Ho sentito da Anna che mi stavi cercando, così sono venuto io stesso da te.. anche se stavo facendo altro"dice con un sorriso malizioso.

Stava facendo altro?? E per di più con Anna??

"Mi fai più schifo di prima"mormoro.

"Cosa?"

Cerco di calmarmi e con falsa voce tranquilla dico "Ti ricordi quando ti ho detto che ti avrei aiutato con Melanie? Eccomi qua"

"Ah per quello"dice diventando improvvisamente serio. "Saliamo in stanza, non mi va di parlarne qua"

"Perché? Ci siamo solo noi qua"

"Devi sapere che chi ha preso Melanie mi spia ogni giorno, ogni secondo.."

Ingoio un groppo di saliva pensando alle peggiori cose che potrebbero succedere e di corsa, senza pensarci, salgo le scale e vado in camera sua.

"Fifona"dice appena mi raggiunge davanti alla porta di camera sua.

"Non sono una fifona, semplicemente non mi piace l'idea che qualcuno mi guardi o mi fissi senza che io lo sappia... è da stalker"mi lamento.

"Certo, Fifona"continua aprendo la porta della sua stanza.

Appena entriamo la sua stanza e incredibilmente in ordine, al contrario di quello che mi aspettavo. Il suo letto è di un blu scuro e le pareti grige, l'armadio è gigante e leggermente aperto.

Damon apre l'armadio pieno di vestiti perfettamente sistemati e prende una semplce maglietta nera e mentre la indossa, mi sorride maliziosamente.

"Che c'è? Volevi che lasciassi questo spettacolino?"

"No stavo per darti il premio Nobel, perché finalmente hai messo la maglietta"rispondo nascondendo il rossore delle mie guance.

"Certo come no, fifona"

Sbuffo e a bassa voce dico "Odioso"

Prende una specie di mappa con un libro e delle foto e sedendosi sul letto, mi fa segno di raggiungerlo.

"Questo è l'uomo a cui sono giunto, quello che quel giorno era con Melanie nell'auto. Probabilmente uno scagnozzo del capo a cui Melanie è stata venduta.- mi mostra la foto di un uomo che all'apparenza sembra una brava persona, con un po' di barba e gli occhiali- Questa è sua moglie e queste sono le sue due figlie. Stasera farà una cena, in onore del compleanno della figlia.. lui sarà lì."

"Non ti aspetterai mica che noi due ci intrufoleremo cammuffati
alla festa, rapendolo con una pistola alla testa... vero?"

"Non pensavo fossi così intelligente Fifona"

"Nonononono"dico velocemente. "Ma sei fuori di testa?!"

"Ora ti spiego, tu stai calma e fidati di me"


Dangerous Love Where stories live. Discover now