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"Damon siediti prima di tutto"dice Marcus.

Damon e io prendiamo posto uno accanto all'altro e i miei occhi non fanno altro che osservare Luke.

Cosa cavolo ci fa lui qui?
Cosa vuol dire tutto ciò?

Luke è seduto su una delle tante sedie più in là, e sembra totalmente a suo agio mentre legge dei fogli non considerando minimamente la mia presenza o quella dei fratelli Piers.

"Bene ora che ci siamo tutti, direi che possiamo iniziare"dice Marcus.

Damon non fa altro che osservare Luke e se gli sguardi potessero uccidere, credetemi, Luke sarebbe già  morto da come lo sta incenerendo Damon.

"Luke è il rappresentante della National Envair e ha richiesto la nostra presenza per contrattare  la momentanea presa del controllo dell'azienda"spiega Marcus lasciando la parola all'ospite d'onore.

"Avete delle buone basi, e molti clienti.. ma con vostro padre in quelle condizioni molti di loro non si fidano a lavorare e collaborare con voi. Temono che da un momento all'altro potreste andare in rovina, quindi non vogliono rischiare"prende parola Luke cambiando totalmente dal Luke che avevo conosciuto al ballo.

"E tu allora perché sei qui?"chiede Edward.

"Sono qui per impedire che la Piers Company perda il 50% dei suoi guadagni per stupidi pettegolezzi"risponde Luke.

"E come intendi farlo?"chiede Antony.

"Semplice, prenderó la Piers Company sotto il momentaneo controllo della National Envair, una delle aziende più influenti al momento, di modo tale che  le insicurezze e incertezze dei vostri clienti spariscano del tutto"risponde Luke automaticamente, senza prendere fiato neanche un secondo.

Il suo discorso non fa una piega.

Se veramente l'azienda Piers, ora come ora, sta per andare incontro a un simile problema, allora meglio prevenirlo no?

"Sai... c'è una cosa che non capisco Luke"prende parola Damon facendo voltare tutti verso di lui, me compresa.

"Non penso che tu sia Babbo Natale, e non penso nemmeno ti interessino i nostri problemi d'azienda così tanto... quindi perché non vai diritto al punto"dice.

Luke fa un mezzo sorriso, intuendo già la domanda di Damon.

"Cos'è che vuoi in cambio?"chiede Damon incrociando le braccia al petto.

In quel preciso istante non c'era alcun rumore, nessun suono.
Erano tutti fissi a guardare Damon e Luke. Nessuno dei due aveva intenzione di abbassare lo sguardo. Era come se in realtà ci fosse un'altra guerra tra loro due, una guerra che non c'entrava nulla con l'azienda.. qualcosa di più grande di cui solo loro sapevano l'identità.

A un certo punto, quando ormai pensavo si sarebbero fissati così per tutta l'assemblea, Luke sposta i suoi occhi su di me.

Merda.

Il mio cuore inizia a battere velocemente, mentre un forte senso di ansia mi pervade completamente.

È la prima volta che mi rivolge lo sguardo da quando sono entrata. Pensavo di essere diventata invisibile e invece ora mi ritrovo incollata ai suoi occhi.

"Lei"dice semplicemente.

Lei?

Quale lei?

Aspetta... IO?!?

"Io?"chiedo dando voce ai miei pensieri.

Luke annuisce deciso.

Damon inizia a ridere di gusto come se qualcuno avesse appena detto una divertentissima  battuta mentre io a momenti mi sciolgo per la tensione e l'ansia.

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