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Pov's Caroline

È un continuo scambio di sguardi.

I suoi occhi non fanno altro che fissare ogni mio gesto.

Ogni mia mossa.

E mi piace.

Dio se mi piace.

Il solo essere guardata da lui mi dà i brividi.
È capace di entrare fin sotto la pelle, di mettere a nudo tutti i miei pensieri.

"Non la troverà"

Violet si siede accanto a me mentre si ritocca il trucco con uno specchietto.

"Chi?"chiedo distogliendo lo sguardo da Damon.

"Sai di chi sto parlando"mi lancia un'occhiataccia guardandomi severamente.

"Non la troverà. Devi cogliere quest'occasione"

"La stiamo ancora cercando"rispondo cercando di mascherare l'insicurezza delle mie parole con un po'di fiducia.

"Non credo"dice chiudendo lo specchietto che ha in mano e indicandolo con il capo.

"Hai visto come ti guarda? Siete completamente pazzi l'uno per l'altro. Vi consumate con lo sguardo, ormai l'hanno notato tutti"

"Non è come sembra io... ecco, lui.."

"Lui..?"insiste.

"Non lo so Violet, so solo che finché non troveremo Melanie non ci sarà pace né per me né per lui"dico sinceramente.

"Va bene. Mettiamo che la trovate, poi?"

Non mi dà il tempo di rispondere che subito riprende.

"Saresti pronta a vederlo con un'altra? A vederlo sorridere con qualcun'altra?"

Sento il mio cuore appesantirsi di colpo e l'aria mancarmi.

"Non voglio pensarci ora"sussurro cercando di sembrare il meno vulnerabile possibile. L'idea di Melanie, la Melanie che ha mandato fuori di testa Damon, con lui mi spaventa terribilmente.

"Ti sembreró troppo diretta e affrettata, ma è ora che ci pensi.
Cogli questi momenti con lui. Fidati di me, conosco Damon e non ha mai guardato nessuna come te. Neppure Melanie"

Detto questo si alza e percorrendo il breve tratto di strada, sale sull'auto personaledella sua famiglia.

Sospiro profondamente.

Damon sembra essersi accorto di qualcosa da lontano, e lo vedo scrutarmi il volto attentamente.

E se fosse davvero come dice Violet? Dovrei davvero andare da Damon e confessargli tutto?
Stringo le mani in un pugno.

Non so se me la sento... non voglio sentirmi dire un'altra volta di no da parte sua. Non voglio.

Pov's Marcus

"Signorino Marcus ha una chiamata importante sulla linea due"

"La rimandi a dopo. Sono impegnato" chiudo la chiamata e continuo a lavorare sul computer.

Da quando papà è andato via e ha lasciato a me il controllo dell'intera azienda, il lavoro sembra non fermarsi mai.

Fortunatamente riesco a cavarmela, ormai ci ho preso mano a questo lavoro. Ma non so se sarei pronto a prenderlo definitivamente.

A volte mi sento soffocare.

Troppo stress, troppe fotocamere, troppa gente, troppo caos.

Persone che cercano debolezze nelle tue insicurezze.
Il mondo del lavoro è una continua lotta e qui vige la legge del più forte.

Dangerous Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora