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Pov's Damon

Ero seduto in mensa con con i ragazzi di football, che stanno organizzando una di quelle feste giganti con tantissime ragazze (come al solito), quando Antony e Edward si avvicinano al nostro bancone.

"Ragazzi, ci sono quelle del quinto anno alle macchinette e stavano parlando di voi. E credetemi, sono delle bombe pazzesche" descrive Antony attirando l'attenzione di tutti i ragazzi verso di lui.

"Quelle del quinto? Sei sicuro??"chiede Jack iniziando già ad alzarsi dal tavolo.

"Oh si, le ho viste anch'io"conferma Edward facendo le spallucce.

"Ho pensato di fare l'amico e dirvelo invece di tenerle solo per me, ma siete liberi di fare ciò che volete eh. Io vado da loro"continua Antony allontanandosi dal tavolo seguito da tutti gli altri ragazzi eccitati all'idea di vedere quelle di quinta, che sinceramente a me non piacciono particolarmente, le ho sempre trovate troppo vanitose.

"Tu non vai?"mi chiede Edward.

"E tu non vai?"chiedo freddamente anch'io.

Io e Edward siamo sempre stati attratti da ragazze diverse da quelle che frequentano i nostri amici, anche se a me sinceramente piace solo andare a letto con loro, nient'altro.

Lui sorride e dice "Non è roba per me"

Sto per alzarmi per andare a fumare, anche perchè tutte le ragazze continuano a fissarmi cercando di farsi notare e questa cosa sta iniziando a darmi sui nervi. Ultimamente mi dà fastidio e non so neanche il perchè, prima mi faceva pure piacere.

"Aspetta, dove vai?"chiede Edward alzandosi e appoggiandomi una mano alla spalla fino a a farmi sedere di nuovo.

"A fumare, mamma"rispondo scocciato da questo suo strano comportamento.

"Prima devi ascoltare una persona.

E se osi staccare il culo da questa sedia prima che finisca di parlare, appenderò per tutta la scuola le foto di quando a carnevale la mamma ti aveva vestito da femmina, non sto scherzando"mi minaccia guardandomi serio.

Al solo suono di quelle parole il mio corpo si irrigidisce. Quelle stupide e maledette foto.

"Non finirà come lei"dice infine andandosene e lasciandomi lì seduto senza capire a chi o cosa si stesse riferendo, quando, voltando lo sguardo davanti a me, vedo la persone che mi dovrebbe parlare.

Un'improvvisa rabbia si fa spazio nel mio corpo mista a risentimento e furore nei confronti della persona che piano piano e a passi insicuri, si avvicina e si siede davanti a me.

Questa me la pagherà Edward, se c'era una persona che non potevo proprio vedere era Caroline. Ho fatto di tutto nelle ultime settimane per non incontrarla, il solo vederla mi rende irascibile e finchè non riuscirò a calmarmi non voglio vederla.

Si siede mantenendo lo sguardo fisso sul tavolo e stringe le sue mani in un pugno come se stesse cercando di riorganizzare le sue idee.

E' molto agitata anche se non lo dà a vedere, cerca di mostrarsi sicura e impenetrabile agli altri mentre io riesco a vedere perfettamente tutti i suoi sentimenti anche se non riesco mai a prevederla o a capirla e questo mi infastidisce sempre.

" E' inutile che io cerchi un qualche modo per parlare con te se mi guardi come se fossi la tua peggior nemica"dice a bassa voce incrociando le braccia al petto, senza mai guardarmi negli occhi.

"Qualcuno mi ha detto di ascoltarti finchè non finisci ciò che hai da dire, quindi usa questo tempo prima che mi stanchi e me ne vada"la avverto freddamente.

Dangerous Love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora