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"Ssh Ssh Grace basta lacrime. Sei con me, non ti può accadere niente"
"Ma lui mi ha visto e mi ha riconosciuta" dice tra i singhiozzi. Si è attaccata a me come un piccolo koala e non ne vuole sapere di dormire. Anche questa notte la passeremo in bianco.
"Lui mi picchiava e più io urlavo e più lui sorrideva e continuava" dice piangendo
"Lo so piccola mia, mi dispiace tanto. Ma adesso non può più succederti niente, non lo permetterò". Sono due ore che vado in su e giù per la camera nel tentativo di calmarla ma non ci riesco. Mi ricordoperò di aver comprato del calmante.
"Vieni con me Grace ti preparo un po' di latte" fa un po' di storie ma lo beve e finalmente il calmante che ci ho messo dentro fa effetto. Smette di piangere ma i suoi occhi sono comunque spalancati e terrorizzati. Dopo la centrale siamo andati a comprare i libri. È stata un po' silenziosa ma non c'ho fatto molto caso. Ha mangiato tutto senza fare storie e poi quando è arrivata l'ora di andare a dormire si è scatenato il caos. Mi sono accorto che piangeva dopo che sono tornato con teddy. Lo aveva lasciato sul divano e non dorme senza.
Mi dispiace tanto vederla così distrutta. Per adesso si lascia tenere tra le mie braccia. Le sussurro molte cose per farla stare tranquilla e sembro riuscirci. Finalmente ha chiuso gli occhi e possiamo andare a dormire. Sono molto stanco ma non importa. Conta solo Grace adesso e sono molto preoccupato. Non so come aiutarla. Cerco di starle il più vicino possibile ma ho paura che non basti.

POV GRACE
Quando mi sveglio Christopher dorme ancora. Come al solito l'ho tenuto molto sveglio e mi dispiace tanto. Ho deciso di farmi aiutare,non posso andare avanti così.
Intanto preparo una ricca colazione. Christopher mangia molto quindi cucino pancake e biscotti al cioccolato. Poi preparo due cappuccini e aspetto che si svegli. Poco dopo lo vedo arrivare,sbadiglia e mi saluta.
"Quanta roba buona, sei brava a cucinare" dice dandomi un bacio sulla guancia. Non mi dispiace questo gesto spontaneo ed è la prima volta che lo fa. Mangia di gusto e mi fa molti complimenti
"Christopher oggi devi lavorare?" scuote la testa mentre mastica un biscotto.
"Verresti a correre con me?" chiedo timidamente
"Non sapevo che ti piacesse" dice sorpreso
"Infatti, non ho mai corso in vita mia" dico facendolo ridere
"Ma ho pensato di aver bisogno di una valvola di sfogo e forse questo potrebbe aiutarmi" spiego addentando un pancake. Mi guarda sorridendo
"Penso che sia un'ottima idea" sorrido. Sto cercando di fare qualche cosa per stare meglio. Forse è giunto il momento di raccontargli l'episodio che più mi tormenta. Non so se ce la farò ma è giusto che sappia.
"Christopher" sta lavando i piatti quindi chiude l'acqua e si gira.
"Dimmi piccola Grace"
"Voglio raccontarti una cosa, possiamo andare sul divano?" si asciuga le mani e mi segue. È un po' preoccupato ma sono determinata a liberarmi di questo peso.
"Quando ero in quel posto succedeva di tutto. Ci picchiavano, abusavano di noi, ci tenevano in condizioni schifose e poi ci vendevano al miglior offerente. Io e un'altra ragazza, avrà avuto 17 anni, tentammo di scappare di nuovo ma non ci riuscimmo. Non ti sto neanche a dire cosa ci fecero ma alla fine lei fu uccisa per colpa mia" scoppio a piangere e Christopher, che fino ad ora non ha detto niente, mi abbraccia
"Ssh piccola Grace non può essere stata colpa tua. Loro te lo hanno fatto credere per farti diventare più docile" dice stringendomi forte.
"No. Frank mi aveva ordinato di fare sesso con uno dei suoi uomini e io mi sono rifiutata. Le hanno sparato alla testa. Davanti a me. Il suo sangue era sparso ovunque, anche sul mio corpo" dico singhiozzando ancora più forte.
"Non pensavo che sarebbero arrivati a tanto" dico per alleviare il mio senso di colpa.
"Non potevi immaginarlo piccola mia ma non è assolutamente colpa tua. La colpa è di chi vi ha fatto tutte quelle cose e ti giuro Grace che lo prenderemo"

POV CHRISTOPHER
Sono scioccato da quello che mi ha raccontato Grace. Non credevo che una ragazzina potesse sopportare tanto. Mentre la tengo tra le braccia suonano alla porta. È Anne e non è sola. Non capisco cosa ci faccia qui e soprattutto perché non mi ha avvertito?
"Ciao Christopher" saluto mia sorella e i due poliziotti dietro di lei e li faccio accomodare. Grace si alza e mi viene vicino
"Buongiorno" dice cordialmente. Anne la saluta e poi si rivolge a lei
"Grace è necessario che tu venga con me. Per un po' non potrai più stare con Christopher" dice dispiaciuta
"Cosa? Perché?" dico allarmato
"È stata fatta una denuncia a tuo carico" il poliziotto mi da un foglio e capisco subito chi è stato
" Quel bastardo. Non gli basta aver fatto del male a delle ragazzine" sul foglio non c'è nessun nome ma so benissimo chi è stato. Purtroppo i miei colleghi non hanno trovato niente su di lui e ha deciso di vendicarsi portandomi via Grace. Lei non parla ma sembra rassegnata a fare quello che le viene detto.
"Vieni Grace ti aiuto a fare la valigia" dice rassegnata mia sorella e cerco di seguirle ma il poliziotto mi richiama e mi impedisce di andare con loro.
Grace piange, la sento fin da qui e io non posso fare niente per evitarle questo incubo. La porteranno in qualche squallido posto.

POV GRACE
"Stai tranquilla Grace, vedrai che tornerai a casa presto" mi dice Anne mentre prende qualche vestito a caso
"Dove mi portate?" chiedo smettendo di piangere
"In un orfanotrofio qui vicino" non voglio tornare alla vita di prima. Voglio stare con Christopher. Corro di sotto mentre Anne mi chiama e abbraccio Christopher
"Ti prego fa qualcosa, riportarmi indietro" dico piangendo
"Te lo prometto Grace, farò di tutto per riportarti a casa". Il poliziotto cerca di allontarmi da Christopher ma non voglio lasciarlo.
"Grace, ascoltami piccola. Adesso vai con loro e fai la brava. Ti vengo a trovare presto e ti riporterò qui. Niente lacrime ok? Non sei sola ricordatelo" lo abbraccio ancora e poi salgo in macchina. Non lo rivedrò più già lo so. La casa dove mi portano non è fatiscente come tutti gli orfanotrofi e ad accoglierci c'è una signora sorridente
"Tu devi essere Grace"
"Buongiorno" saluto educatamente. Ci fa strada e mi mostra la camera. Il posto non è grande, non ci saranno più di 15 bambini e la stanza è tutta per me.
"Adesso ti lascio sistemarti. Ti verrò a chiamare per il pranzo" annuisco e rimango sola con Anne
"Questo è il posto migliore che ho trovato" dice Anne dispiaciuta
"Va bene così, grazie. C'è un poliziotto che ho riconosciuto in centrale come uno dei miei carnefici. È stato sicuramente lui a denunciare Christopher" dico asciugandomi una lacrima.
"Stai tranquilla Grace risolverò tutto. Tu comportati bene, qui sei al sicuro. È un posto diverso dal tuo orfanotrofio quindi non avere paura". Mi abbraccia e poi mi lascia sola. Non metto niente nell'armadio, voglio andarmene da qui al più presto. Penso subito a Christopher e a come dovrà stare male. La sua carriera potrebbe essere compromessa per colpa mia, era meglio se stavo zitta. Mentre sono immersa nei miei pensieri sento bussare
"Grace vieni a tavola" seguo la direttrice e mi ritrovo in un tavolo con 10 bambini. Sono tutti più piccoli di me e mi sorridono
"Bambini lei è Grace e starà un po' con noi" tutti mi salutano e io accenno un sorriso. Il cibo è buono, niente a che vedere con quella topaia dove mi trovavo. Finisco tutto e aiuto a sparecchaire. Sicuramente questo posto non è male ma io voglio tornare a casa.

Non sei più sola Where stories live. Discover now