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"Allora Grace lo vogliamo fare questo controllo?" il medico entra sorridente ma lei si tortura le mani. Faccio segno al dottore di aspettare e mi avvicino accucciandomi alla sua altezza
"Che succede principessa?" le chiedo prendendole le mani
"E se non ci riesco?" mi chiede puntando i suoi meravigliosi occhi nei miei
"Non credo che accadrà ma se anche fosse così ci riproveremo" riesco a convincerla. La alzo senza particolari sforzi, è così leggera, e riesce a fare qualche passo
"Vedi Grace, è tutto nella tua testa" dice il dottore sorridendo.
"Riuscirai a camminare sempre meglio te lo garantisco. Adesso andiamo a fare una tac così vediamo se l'ematoma si è riassorbito". L'accompagno fino al macchinario e poi la lascio sola
"È parecchio spaventata" dice il fisioterapista. Gli racconto la sua storia e inorridisce
"Al suo posto me ne starei chiuso in camera tutto il giorno"
"Lei no, è fragile ma cerca di farcela un giorno alla volta"
Le tremano le gambe, vorrei essere li per rassicurarla ma purtroppo non è possibile
"Stai andando bene Grace, cerca di non muovere le gambe però" le dice il medico dall'interfono. Il tremolio diventa più leggero e sorrido. Brava tesoro mio.
Quando la macchina si spenge entro dentro e la aiuto a rimettersi sulla sedia
"Sei stata molto coraggiosa" dico accarezzandole una guancia
"Coraggiosa? Ma se tremavo dalla paura" mi fa ridere e anche lei lo fa
"Allora ragazzi. L'ematoma si è quasi riassorbito del tutto. Hai sbattuto da qualche parte Grace?"
"Si, ieri sono caduta. Stavo provando a camminare ma ad un certo punto le gambe non hanno retto"
"Ci stiamo mettendo una crema" dico per attenuare i mei sensi di colpa
"Va bene ragazzi. Per le prossime volte però Grace cammina tenendoti a qualcosa va bene?"
"È colpa mia" dico passandomi una mano tra i capelli
"Ma no Cristopher stai sereno"dice il medico dandomi una pacca sulla spalla.
Grace mi prende la mano e mi sorride
"Tu sei responsabile solo di una cosa" dice sorridendomi e continuando
"Dei miei progressi. Se non fosse per te non avrei mosso neanche un piede" mi tira verso di se e mi da un casto bacio sulla guancia.
"Bene ragazzi. Ci vediamo settimana prossima. Grace per oggi riposo assoluto" annuiamo e torniamo a casa
"Sei stanca?" annuisce sbadigliando. Quando arriviamo a casa dorme. La prendo in braccio e la porto sul divano.
"Christopher" dice con gli occhi chiusi
"Ssh ssh dormi tesoro mio". Dorme per il resto della mattina mentre io ne approfitto per pulire casa e cucinare.
"Chris?"
" ehi ben svegliata"
"Non mi sento tanto bene" le tocco la fronte ed è bollente
"Ma hai la febbre alta" gliela misuro e la porto a letto.
"Adesso prendi la medicina e poi ti riposi" faccio per alzarmi ma lei mi stringe la mano
"Ehi che c'è piccola? Torno subito" annuisce e mi lascia andare.
"Ecco brava, bevi tutto"
"Che schifo" mi fa ridere e poso il bicchiere sul comodino. Non faccio fatica a farla addormentare ma è un sonno agitato. Suda e ad un certo punto urla. La scuoto per farla svegliare
"Grace tesoro" spalanca gli occhi e si guarda intorno.
"Non è reale. Sono qui" la abbraccio e si stringe a me
"Sssh piccola, sono qui" la sento ancora più calda. Mi allarmo un po' e chiamo Jhonatan
"Ehi amico"
"Ti disturbo?"
"Figurati. Samantha mi fa impazzire e sto cercando di acciuffarla" dice ridacchiando
"Grace ha la febbre molto alta. Puoi venire?"
"Arrivo" chiudo la telefonata e torno da lei
"Ahi ahi" dice con gli occhi chiusi
"Dove tesoro?" non mi risponde e mi preoccupo. Finalmente arriva Jhonatan e lo accompagno in camera
"Grace guarda chi c'è" apre gli occhi a fatica e li richiude
"Grace apri gli occhi" dice Jhonatan. Lo fa e gli sorrido
"Brava"
"La schiena" dice deglutendo a fatica
"Fammi vedere. Christopher girala su un fianco perfavore" lo faccio mentre Jhonatan le scopre la maglietta. Appena la tocca si dimena subito
"Mi fai male, basta basta"
"Ehi ehi calmati tesoro" cerco di tenerla buona come meglio posso ma è molto agitata
"Ecco fatto. Adesso riposati un po'" Jhonatan le fa una carezza e usciamo. Prende il telefono in mano e mi guarda
"Sto chiamando un ambulanza" mi allarmo subito
"Cosa? Perché?" chiedo cercando di evitare che mi tremi la voce
"Penso che la caduta abbia fatto qualche danno". Rientro da Grace e mi siedo vicino a lei. Apre gli occhi e mi guarda
"Piccola mia ascoltami. Adesso dobbiamo andare in ospedale ma non devi spaventarti" deglutisce a fatica e mi parla
"La schiena?"
"Si tesoro...non piangere" le asciugo una lacrima e vediamo entrare dei paramedici"
"Buongiorno ragazzi, come andiamo?"
"Insomma" dice Grace
"Adesso ti mettiamo sulla spinale. È dura ma evita che la tua schiena subisca altri danni. Poi ti portiamo giu e ti mettiamo sulla barella"
"Tu sei Christopher?" sono paralizzato dalla paura
"Si sono io"
"Ci dai una mano?" annuisco e mi spiegano cosa fare. Grace si lamenta mentre la toccano. Non le piace e deve sentire dolore. È tutta colpa mia. Non riesco a non ripetermelo.
"Christopher tu vai con loro, io vi seguo con la macchina". Le tengo la mano cercando di smettere di tremare
"Andrà tutto bene" le dico per rassicurarla. Quando arriviamo la portano via. Mi accascio su una sedia e li rimango fino a che non arriva Jhonatan.
"L'hanno portata via. È tutta colpa mia"
"Ma che dici Christopher"
"Non l'ho afferrata in tempo ed è caduta. Ieri non c'era l'ematoma. Le hanno fatto la tac, andava tutto bene" farfuglio nel panico
"Ehi ehi Crhistopher ascoltami. Queste cose possono succedere. Stai tranquillo" annuisco e rimango in attesa
"Il fidanzato di Grace?" mi alzo insieme a Jhonatan e raggiungiamo il medico
"Ehi Gale, non sapevo ci fossi tu di turno. Questo è il mio amico Cristopher" ci stringiamo la mano e poi lo ascolto
"Allora. L'abbiamo fasciata e le stiamo dando degli antidolorifici. Vorrei evitare di metterle il busto ma deve stare parecchio ferma e non so se questo basterà. La caduta purtroppo ha creato un ematoma che spinge sui nervi. La zona è ancora molto fragile quindi si è creata un'infezione che le ha fatto venire la febbre"
"È tutta colpa mia. Non l'ho presa e lei è caduta"
"Non ti dare colpe che non hai. Gli incidenti succedono. Tornerà Comunque a camminare ma prima è necessario eliminare l'ematoma. Dovrà stare a letto il più possibile. Le abbiamo messo un catetere e mi ha dato un calcio" sorrido a quell'immagine.
"La posso vedere?"
"Certo. Stanza 108" corro da lei. Mi fermo davanti alla porta, faccio due bei respiri ed entro. Grace è coperta solo fino al busto, per il resto è fasciata fino al seno.
"Posso?" quando mi vede spalanca gli occhi e inizia a piangere
"Sono qui piccina. Mi dispiace tanto. Non sono stato attento" la abbraccio con delicatezza e affonda la faccia nel mio petto
"Sssh si sistemerà tutto. Calmati" fa come le ho detto e mi siedo vicino a lei
"Fa male?"
"Un pochino. Questa fasciatura è stretta. Prude e devo stare immobile" si lamenta sbuffando
"Possiamo tornare a casa?" chiede speranzosa
"Per adesso no tesoro. Dobbiamo aspettare che la febbre passi. Sei bollente"
"Ma io non voglio stare qua di nuovo" dice asciugandosi una lacrima
"Lo so piccola mia. Mi dispiace tanto. Ti ho fatta cadere" dico passandomi una mano tra i capelli nervosamente
"Ma che dici. È stato un incidente Chris tu non sei responsabile di niente" mi da un bacio e le sorrido
"Sono un po' stanca" dice coprendosi meglio
"Riposati, non vado da nessuna parte" aspetto che si sia addormentata e poi chiamo mia madre.
"E ora come sta?" chiede in ansia
"Insomma. Ha sempre la febbre alta ma le hanno gia iniziato a dare gli antibiotici"
" ma come è successo?"
"Stava provando a camminare. Non ho fatto in tempo a prenderla. È colpa mia mamma" dico trattenendo un singhiozzo
"Sssh amore mio non è vero. È stato solo un incidente ma Grace è forte e si rialzerà quanto prima. Ti preparo qualche cosa da mangiare e te la porto. Va bene?"
"Grazie mamma, a dopo" chiudo la telefonata e Jhonatan mi viene incontro
"Samantha è molto preoccupata. Appena Grace non ha più la febbre la porto così si distrae"
"Grazie"
"Non hai una bella cera"
"In effetti non mi sento tanto bene" mi siedo per terra
"Ehi Chris guardami" mi da un paio di schiaffetti e si fa portare un po' di zucchero
"Va meglio?"
"Si grazie" si siede vicino a me e mi stringe il braccio
"Basta colpevolizzarti. Cerchiamo di fare il possibile per loro e a volte non ci riusciamo ma loro inspiegabilmente continuano ad amarci" dice facendomi ridacchiare
"Forza torna dalla tua principessa" lo ringrazio e torno in camera.

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