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Le stanno togliendo i punti. Le sto tenendo la mano ma non sembra provare dolore.
"Ecco fatto Grace, brava". Le hanno tolto il collare e finalmente può appoggiare la schiena. Tira un sospiro di sollievo e fa un timido sorriso
"Va meglio vero?" annuisce.
"E le gambe?" le fanno qualche test ma non ci sono reazioni.
"Oggi facciamo una tac e vediamo com'é la situazione" ringraziamo i dottori e rimaniamo soli.
"Non sento niente" dice toccandosi una coscia
"Hai sentito cosa ha detto il medico" dico facendole una carezza
"L'ematoma si deve riassorbire e la colonna deve guarire. Ci vorrà del tempo" dico asciugandole una lacrima
"Piccola mia non piangere"
"Scusa. Avrei bisogno di una pausa da tutto" dice appoggiando la testa al cuscino
"Lo so tesoro"
"Vorrei fare come fate voi. Per scaricare la tensione bevete un caffè, uscite da questa camera, parlate al telefono con i vostri amici. Io no invece, devo rimanere sdraiata qui, senza poter uscire. Non posso nemmeno chiamare la mia migliore amica perché non lo reggerebbe. Non posso mangiare un gelato perché mi viene da vomitare tutto il giorno" dice iniziando ad agitarsi.
"Tornerai a fare tutte queste cose. Devi solo avere pazienza"
"È tutta la vita che ho pazienza. Era meglio essere uccisa da Frank" cambio espressione e mi siedo
"Non dire più una cosa del genere. Io ho bisogno di te Grace" le bacio la mano e mi lascio scendere una lacrima
"Ehi Christopher, non fare così ti prego" mi supplica. Piangiamo insieme. Non mi vergogno a farmi vedere così. È vero sono il suo daddy ma anche io ho dei sentimenti e questa situazione è più grande di me.
"Adesso basta lacrime" la aiuto a soffiarsi il naso e poi le racconto qualche cosa per farla ridere. Ci riesco e passiamo la giornata.
"Sei impazzita?" Samantha entra e Grace si sveglia di colpo. Dopo un secondo entra Jonathan visibilmente dispiaciuto.
"Scusate ragazzi, ha sentito il tuo nome da un altro medico"
"Adesso mi dite che cosa sta succedendo". Grace è visibilmente sull'orlo di una crisi di pianto.
"Grace deve riposare Samantha"
"Va bene così, siediti Sammy" fa come le ha detto Grace e subito le prende la mano
"Perché mi hai tenuta all'oscuro?" chiede piangendo. Grace deglutisce e mi lancia una rapida occhiata
"Perché prima avevi bisogno di superare questa cosa. Ti saresti sentita in colpa e non potevo accettarlo"
"In colpa?"
"Si Samantha. Un frammento di proiettile è arrivato alla colonna. Non sanno se potrò camminare di nuovo" dice guardandola dispiaciuta
" oddio". Jonathan le va vicino e le tocca le spalle. Samantha si dimena e corre via
"Mi dispiace" dice Jonathan e le va dietro
"Lo sapevo" dice sospirando
" Non è colpa tua tesoro. Prima o poi avresti dovuto dirglielo"
"Voglio andare via da qui, basta. Voglio tornare a casa. Voglio che le mie gambe tornino a funzionare" dice iniziando a dimenarsi
"Perché non funzionate, perché..." non so che fare. Inizia a lanciare qualsiasi cosa le capiti a tiro. Non riesco a calmarla quindi chiamo aiuto
"Che succede qui?" chiede il medico entrando
"Grace devi calmarti" dice schivando una forchetta. Respira a fatica e piange. Vorrei solo stringerla tra le mie braccia.
Cerco di tenerla ferma mentre il medico le fa un'iniezione. Non dorme ma almeno non urla più
"Tu sei la mia piccolina, ci sono io qui con te" le sussurro mentre le accarezzo i capelli. Jhonatan rientra ed è visibilmente dispiaciuto. Grace si è addormentata quindi parliamo sottovoce
"Mi hanno detto della crisi. Sono molto dispiaciuto Christopher"
"Non preoccuparti. Era una cosa inevitabile"
"Ho punito Samantha" dice sospirando
"Adesso dorme nel mio studio"
"Non posso giudicarti. Ma forse è meglio se vai da lei" fa una carezza a Grace e se ne va.
La notte passa tranquilla. Grace dorme e anche io mi concedo un po' di riposo.
"Che schifo" dice Grace guardando la colazione. La gelatina di frutta è disgustosa.
"Grace niente storie. Bevi il tè e mangia i biscotti" annuisce sorridendo e poco dopo entra un medico
"Buongiorno ragazzi. Oggi ti mettiamo in piedi"
"Ma le gambe non funzionano" dice sconsolata
"Lo so ma è importante che il tuo corpo sappia di averle ancora le gambe" dice andando via. La vedo triste quindi mi avvicino e le prendo la mano
"Cosa c'è principessa?" le chiedo alzandole il viso
"Niente Chris" dice sospirando. So che non vuole darmi altri pensieri ma è importante che parli con qualcuno e io devo farmi carico del suo dolore
"Avanti Grace non tenermi fuori" dico facendo il labbruccio. Sorride un po' e gia è una vittoria
"Oggi mi alzo in piedi e le mie gambe non rispondono. Voglio andare a casa" dice a bassa voce
"Ehi piccola mia guardami" fa come le ho detto, ha gli occhi lucidi. Vorrei solo che tornasse a sorridere
"Non è facile lo capisco. Io sono qui per te bambina mia. Capito?" annuisce. Non faccio in tempo a dirle altro che entra un medico.
"Allora Grace sei pronta?" annuisce sospirando
"Allora Cristopher. Se Grace è d'accordo la puoi prendere in braccio e metterla sulla sedia a rotelle" la guardo e le faccio una carezza
"Allora, posso prenderti in braccio?"
"Mi mancano i tuoi abbracci" dice annuendo. Mi manca tenerla in braccio quando ha paura o semplicemente per farla sentire al sicuro tra le mie braccia. Il medico stacca i vari fili. La prendo in braccio e le bacio i capelli. Quando arriviamo nella sala della riabilitazione siamo soli.
"Allora Grace. Adesso metti le mani su queste due travi mentre Cristopher ti solleva"
"Io?" chiedo sorpreso
"Sono troppo vecchio. Guarda i tuoi muscoli" dice il medico. Grace ridacchia e mi metto davanti a lei.
"Forza anore mio, aggrappati a me" annuisce e la tiro su. È così bello vederla in piedi
"Adesso prova a pensare intensamente alle tue gambe" non succede niente e si intristisce
"Non succede niente" dice pestando un piede per terra. Rimango sbalordito a guardarla e scoppia a piangere. La metto seduta e mi accuccio per abbracciarla. Il medico ci lascia soli e la lascio sfogare.
"Sssh tesoro mio, lo so ma basta piangere" quando riesco a farla calmare mi guarda e le sorrido
"Sapevo che ce l'avresti fatta" il medico rientra e subito Grace gli fa una domanda
"Ma perché non sento niente?"
"È normale. L'ematoma deve ancora riassorbirsi ma la tua gamba si è mossa e questo significa che sei sulla buona strada. Tra qualche giorno ti mandiamo a casa. Verrai a fare riabilitazione fino a che non riacquisterai del tutto l'uso delle gambe"
Quando rientriamo in stanza troviamo Samantha e Jhonatan.
"Che ci fate qui?" chiede Grace sorridendo. Samantha le si butta al collo e scoppia a piangere. Le lasciamo sole ed usciamo

POV GRACE
"Calmati sammy o ti sentirai male" le dico staccandomi dall'abbraccio. Non sono arrabbiata con lei.
"Mi dispiace Grace. Sono una pessima amica"
"Non è vero" le dico mentre si siede sul mio letto. Sonp rimasta in sedia a rotelle e non mi dispiace, almeno posso sembrare quasi normale
"Oggi ho mosso una gamba" la informo sorridendo
"Davvero?" chiede speranzosa
"Si. tra qualche giorno mi mandano a casa"
" Mi sento così responsabile" dice abbassando la testa
"Non lo sei e smettila di pensarlo" chiacchieriamo un altro po' e poi vediamo rientrare Crhistopher e Jhonatan
"Tutto bene?" ci chiedono entrando. Annuiamo sorridendo
"Adesso Grace torni a letto però. Non puoi stare seduta a lungo per adesso" dice Jonathan mentre resetta le macchine a cui sono attaccata tutto il giorno
"Ma..." dico intristendomi. Christopher se ne accorge e si accuccia vicino a me
"Dai principessa, fai la brava" annuisco tanto non potrei oppormi. Cristopher mi prende in braccio e mi aiuta a sdraiarmi. Jhonatan riattacca i fili e poi ci salutiamo
"Com'é andata con Samantha?" mi chiede curioso
"Finalmente abbiamo chiarito"
"Si sono trasferiti nella nuova casa quindi sarete vicine" sorrido a questa notizia e poi sbadiglio
"Sei stanca piccola?" annuisco
"Perché non ti sdrai vicino a me?" gli chiedo sperando dica di si. Annuisce felice e inizia ad accarezzarmi i capelli.

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