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Le feste di Natale sono finite e domani torneremo alla normalità, Grace a scuola e io a lavoro. Ci siamo riposati molto in queste vacanze e siamo andati al cinema, così ho potuto utilizzare il mio regalo di Natale. Grace non era mai stata al cinema ed era contentissima.
Oggi è un po' capricciosa e non capisco perché. Vuole stare in braccio a me e appena cerco di metterla giù scoppia a piangere. Adesso siamo seduti sul divano, mi tiene una mano sulla guancia e con l'altra stringe la maglia. Forse ho capito che cosa la turba
"Grace sei triste perché da domani staremo meno tempo insieme?" annuisce piano. In queste vacanze mi sono dedicato molto a lei. Durante il momento del cambio, per non farla agitare le faccio molte carezze e la distraggo il più possibile, l'ho coccolata molto e ha sempre dormito con me. Da domani invece le nostre giornate torneranno ad essere frenetiche e il tempo per stare insieme sarà ridotto.
"Mi fa anche male la pancia e non ci voglio tornare a scuola" dice incrociando le braccia. Le inizio a massaggiare la pancia e sembra rilassarsi
"Signorina niente capricci. La scuola è importante. Forza vai a finire i compiti che ti sono rimasti"
"No" dice con tono arrabbiato.
Capisco che sia un momento difficile ma deve abituarsi a queste situazioni.
"Grace non farmi arrabbiare" dico alzando il tono di voce
"Vai a fare i compiti" le ripeto un'altra volta ma lei non si muove. Mi spazzientisco e la metto sulle mie ginocchia.
"Nono scusami Chris" dice piagnucolando
"Adesso ti scusi? Ora prendi una bella sculacciata e vediamo se impari ad obbedire" a portata di mano ho solo una ciabatta e la sculaccio con quella. Mi dispiace punirla per questo, so che per lei il distacco è difficile ma sarò sempre qui per lei e deve capirlo. Dopo il ventesimo colpo mi supplica di smettere
"Ti prego Christopher basta" decido che la punizione possa bastare e la faccio alzare.
"Adesso vai a prendere il quaderno delle punizioni e scrivi 50 volte che non devi disubbidire al tuo daddy, chiaro?" In queste settimane è nato il quaderno delle punizioni. Stare in piedi nell'angolo a volte non è bastato e mi sono inventato questa cosa per non punirla troppo duramente,non voglio rievocare qualche ricordo. Quando finisce deve leggere ad alta voce tutte le frasi che ha scritto e devo ammettere che questa idea ha dato i suoi frutti. Esegue quello che le ho detto e si siede sulla sedia.
"Posso avere un cuscino?"
"No Grace, almeno il dolore ti ricorderà che hai disobbedito" annuisce e si mette all'opera. Ogni tanto la vado a controllare ma so già che eseguirà il compito perfettamente.
"Ho finito" si alza e mi raggiunge in soggiorno. Sa già cosa deve fare e inizia a leggere le frasi una per una. Ogni tanto sbadiglia, queste punizioni la stremano molto. Quando finisce chiude il quaderno e lo appoggia sul divano. Ha la testa abbassata e aspetta che dica qualche cosa. Mi alzo e l'abbraccio. Si lascia andare ad un pianto liberatorio e la lascio sfogare.
"Ssh Ssh Grace sei stata molto brava, molto molto brava"
"Scusa è che non voglio che ci separiamo"
"Ma non accadrà, verrò a prenderti a scuola e dormirai con me. Faremo tutto come sempre" dico per tranquillizzarla. La prendo in braccio e la cullo. È così spaventata che me ne vada ma questo non accadrà mai. La metto sul divano e le cospargo sul sedere una dose abbondante di crema. Si lamenta un po' mentre si sta addormentando ma mi lascia fare. Quando ho finito è già nel mondo dei sogni. La copro e la lascio riposare. Metto via il tanto temuto quaderno e mi metto a lavorare. Quando alzo gli occhi dal computer vedo che è quasi ora di cena e Grace dorme sempre. È un po' strano quindi mi alzo e vado a controllarla. Le appoggio una mano sulla fronte e inorridisco, è bollente. La prendo in braccio e si sveglia.
"Christopher non mi sento tanto bene"
"Lo so piccina, adesso ci penso io" la cambio e le misuro la temperatura. Quasi 40. Sto andando nel panico e chiamo subito Jhonatan
"Pronto Christopher"
"Ciao Jhonatan, scusa se ti disturbo ma Grace ha la febbre quasi a 40 e non so che fare"
"Se vuoi posso venirla a visitare" acconsento e lo aspetto. Nel frattempo mi sono seduto sul divano, Grace è in braccio a me ma non dorme. Ha i brividi quindi la copro con una bella coperta calda. Ogni tanto dice che le fa male la pancia. Quando suonano alla porta tiro un sospiro di sollievo. Lascio Grace sul divano e vado ad aprire.
"Ciao Christopher"
" menomale che sei arrivato" dico agitato.
"Calmati vedrai che non sarà niente" mi rassicura avvicinandosi a Grace
"Ciao Grace, adesso ti visito va bene?" annuisce ma a malapena riesce a tenere gli occhi aperti. Quando le tocca la pancia inizia a piangere
"Tranquilla Grace, ho finito"
"Christopher mettile qualche cosa di pesante che andiamo in ospedale"
"In ospedale?" chiedo allarmato.
"Si, credo che sia appendicite ma stai tranquillo" corro a prendere una mia felpa e gliela metto. Le sta enorme ma almeno è calda. Poi la prendo in braccio e saliamo in macchina con Jhonatan che sta già avvertendo l'ospedale. Grace si lamenta, è tutta sudata e io non so che fare. Non avrei dovuto permetterle di mangiare tutte quelle cose a Natale, il suo organismo è delicato, ma era così felice. Quando arriviamo la portano via e rimango da solo in sala d'aspetto. Nel frattempo mi chiama mia madre
"Mamma"
"Ciao amore mio, come va?"
"Siamo appena arrivati in ospedale, Grace si è sentita male"
"Arriviamo subito". Dopo nemmeno mezz'ora vedo arrivare i miei genitori di corsa
"Allora, come sta?"
"Non lo so non mi dicono niente, ma c'è un mio amico dottore con lei. Credono sia appendicite" dopo poco torna Jhonatan
"Allora la stanno per operare ma c'è una forte infiammazione e l'operazione sarà più delicata del previsto" mi sembra tutto così surreale. Mi siedo e fisso un punto, vorrei essere lì con lei per rassicurarla.
"Fai tutto il possibile Jhonatan, ti prego" annuisce e torna in sala operatoria. Siamo destinati ad avere una vita difficile, penso tra me e me. L'intervento dura 5 ore, ore interminabili. Vorrei poterla stringere e sussurrarle che andrà tutto bene. Quando esce scatto in piedi
"Allora?"
"L'operazione è andata bene. Adesso è in terapia intensiva. Abbiamo dovuto mettere più punti perché la ferita è più grossa ma guarirà bene e si noterà appena" mi accascio sulla sedia e piango, ero così in tensione
"Calma figliolo" dice mio padre abbracciandomi
"Lei sta bene" dice per rassicurarmi.
"Posso vederla?"
"Solo pochi minuti. Stasera la portiamo in reparto e allora potrai stare quanto vuoi" annuisco e lo seguo. Jhonatan mi aiuta a infilarmi il camice e poi entro. Grace dorme ed è piena di tubi. Le tengo la mano e le accarezzo i capelli.
"Sono qui piccola mia, non avere paura" le sussurro nell'orecchio. Vederla mi aiuta a riprendere il controllo, devo essere forte per quando si sveglierà. Quando torno in sala d'aspetto ci sono ancora i miei genitori.
"Come sta?"
"Dorme ancora. Mamma, papà andate a casa, vi chiamerò quando si sveglia" annuiscono e vanno via. Mi sistemo nella sua camera e aspetto che la portino su.
"Ehi Christopher" Jhonatan è venuto a controllarla e rimane a fare due chiacchiere.
"Tranquillo, si rimetterà"
"Non è quello che mi preoccupa ma Grace è molto fragile e l'ultima volta che è stata qui qualcuno le aveva fatto del male" sospiro
"Domani porto Samantha, magari si agiterà meno" annuisco e mi addormento, sono esausto.

POV GRACE
Questa luce mi acceca e faccio fatica ad aprire gli occhi ma quando ci riesco giro lentamente la testa e vedo Cristhoper che dorme su una scomoda sedia. Conoscendolo non si sarà mosso da lì. Non so che cosa sia successo. Provo ad alzarmi ma sento una forte fitta alla pancia e gemo di dolore. Christopher si sveglia di soprassalto e mi viene vicino.
"Bentornata piccola mia" provo ad alzarmi di nuovo ma i punti mi fanno male e gemo di nuovo
"Ssh Ssh rimani buona tesoro mio, non ti agitare" dopo poco entra un medico per visitarmi e Christopher mi tiene la mano.
"Ciao Grace, sono il Dottor Mason. Ti cambio la medicazione e poi ti lascio riposare" annuisco, sono ancora un po' stordita.
"Ahi Ahi, basta basta" piagnucolo un po' e il dottore mi copre di nuovo
"Tranquilla ho finito. Adesso bevi molta acqua, ti sentirai meglio" mi saluta e se ne va. Christopher torna vicino a me e mi abbraccia.
"Che è successo?"
"Ti hanno operata di appendicite, stavi molto male ma è andato tutto bene"
"Voglio tornare a casa" stare qua mi ricorda brutti episodi
"Ci torniamo presto Grace, te lo prometto" mi stringo a lui e mi addormento

Non sei più sola Where stories live. Discover now