Non sei più sola

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È passato un mese. Grace sta meglio e oggi proveranno a svegliarla. Sono così emozionato e stanco
"Ehi Christopher"
"Buongiorno Dottore"
"Allora a breve dovrebbe iniziare a svegliarsi. Miraccomando non la affaticare. Niente movimenti bruschi" annuisco e cerco di ricordarmi tutto. Non voglio assolutamente farle male.
"Adesso ti lascio solo. È bene che non veda troppa gente. Appena è sveglia suoni il pulsante e arrivo a vedere come sta"
"Grazie Dottore" mi da una pacca sulla spalla ed esce

Apro gli occhi a fatica. C'è un rumore che si ripete nelle mie orecchie e mi da terribilmente fastidio. Le luci sono troppo forti e questo odore di disinfettante mi da la nausea. Riesco finalmente ad aprire gli occhi. Qualcuno mi sta stringendo la mano.
"Ehi" accenno un sorriso. Non riesco a parlare. Ci provo ma le parole mi muoiono in gola
"Sssh lo so. Vuoi un po' d'acqua?" annuisco e mi aiuta a bere con una cannuccia.
Lo guardo e penso a quanto mi è mancato
"Mi riconosci vero?" il suo tono mi fa sorridere. Annuisco e si rilassa.
"Ben svegliata Grace" dice il medico entrando. Mi tocco subito la gola e capisce
"Tranquilla tra qualche ora tornerai a parlare normalmente" mi faccio visitare senza capricci e quando rimango sola cerco di attirare la sua attenzione. Sta parlando al telefono e non mi guarda. Batto le mani e si gira. Mi fa ridere e anche lui lo fa
"Scusa mamma, adesso devo andare" saluto con la mano per fargli capire e sorride
"Grace vi saluta" annuisco compiaciuta e poi butta giù.
"Bel modo di attirare la mia attenzione" dice facendomi la linguaccia. Sbadiglio e mi copro meglio
"Sei stanca principessa?" annuisco e gli faccio segno di sedersi vicino a me. Mi sembra di non dormire da anni.
Quando mi sveglio ho un forte mal di testa ma cerco di non lamentarmi troppo. Non riesco ancora a parlare senza che la gola mi bruci da morire. Christopher non si muove da qua. Dorme su una scomoda sedia, anche se penso che mi fissi tutto il tempo mentre dormo.
"Sei sveglia" dice stiracchiandosi. Annuisco e mi viene ad abbracciare. Mi stringo forte a lui, mi manca poter stare sul divano mentre mi coccola
"Che c'è piccina?" mi chiede senza staccarsi
"Voglio andare a casa" sussurro
"Lo so ma ancora non stai bene" metto il broncio ed incrocio le braccia. Forse per distrarmi posso fare quella sorpresa a Chris.
La febbre è passata e finalmente sono riuscita a convincere Christopher ad andare a farsi una doccia.
"Allora Grace sei pronta?" mi chiede Jhonatan entrando.
"Aiutami ad alzarmi però" si avvicina e mi tende la mano. Mi alzo, come se non avessi mai smesso di farlo e faccio qualche passo nella stanza
"Christopher si sentirà male appena ti vede" dice ridacchiando.
"Eccoci qui" il medico entra e mi tiene aperta la porta. Mi sono messa una tuta per l'occasione.
"Sta arrivando" mi dice Jhonatan. È più emozionato di me. Mi fa l'occhiolino ed esce
"Ehi Chris" lo sento dire
"Ehi. Grazie per la doccia. Grace sta bene?"
"Ecco forse è meglio se entri un attimo" si precipita nella stanza e poi si blocca. Sono in piedi vicino al letto. Non dice niente e sviene.
"Oddio Christopher" urlo spaventata. Jhonatan gli da due schiaffetti e subito riapre gli occhi. Inizio a ridere come una matta e anche Jonathan lo fa.
"Siete davvero spiritosi, grazie" mi alzo in piedi e lo aiuto
"Le tue gambe" dice guardandomi. Annuisco e mi abbraccia. Scoppia a piangere e ci lasciano soli. Non smette e mi preoccupo
"Ehi" ci sediamo sul letto e mi sorride
"Scusami. Ho avuto così paura che tu morissi" dice tenendomi stretta.
"E poi chi la sentiva tua madre?" dico facendolo ridere.
"Mi sarebbe venuta a cercare anche in paradiso" lo faccio ridere e lo abbraccio.
"Le mie gambe funzionano da prima che rischiassi di morire. Non ho fatto in tempo a dirtelo" rimane sorpreso.
"Adesso devi sdraiarti Grace" dice il medico entrando. Protesto un po' ma Christopher mi aiuta a rimettermi a letto
"Non devi affaticarti. La tua colonna è sempre in via di guarigione" dice Jonathan. Sbuffo e metto il broncio.
"Ehi principessa, via quel musino arrabbiato" mi bacia e sorrido
"Grazie Grace" dice guardandomi negli occhi
"Per cosa?"
"Per avermi fatto tornare a vivere" ci coccoliamo per il resto della giornata e poi ci addormentiamo