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POV CHRISTOPHER
sono le 9 di mattina e sto guardando Grace che dorme. Ha sempre il ciuccio  ma con la mano mi tiene la maglia. È così bella, mi piace questo suo lato così bambina. Chissà come era brutto calmarsi senza il ciuccio quando da piccola era sola e impaurita. Inizia a svegliarsi e quando apre gli occhi mi sorride e il ciuccio le cade. Non sembra farci caso e si stringe di più a me.
"Buongiorno piccola Grace" dico baciandole i capelli
"Buongiorno" si fa prendere in braccio ma è ancora assonnata quindi appoggia la testa sulla mia spalla e sbadiglia. La cambio e mi lascia fare. Le metto un po' di crema perché è irritata. Fa sempre un sacco di pipí la notte e le mutandine la irritano.
"Forza scimmietta facciamo colazione" la faccio scendere e mi prende la mano. Non l'ho mai vista così attaccata a me ma non mi dispiace. Scendiamo giù e ci sono già tutti, salutiamo e mangiamo. Oggi la lascio stare, può mangiare quello che vuole e lei sembra felice. Ad un certo punto suonano alla porta, è mia cugina Terry, non la vedo da molti anni e non so esattamente che cosa sia venuta a fare. Dopo la morte di mia sorella ci siamo persi di vista. Entra e come una furia va verso Grace
"Tu...come ti permetti di sederti qui con loro, dopo quello che ha fatto tuo padre" dice con odio. Grace sbarra gli occhi e non sa cosa dire. Vado incontro a mia cugina ma mio padre mi blocca, potrei fare una sciocchezza. Uno dei miei fratelli capisce cosa voglio fare e si mette in mezzo.
"Vattene Terry. Non sei la benvenuta in casa nostra" gli dice senza giri di parole. Mia madre si avvicina e la porta fuori. Non so cosa si dicono e poco mi importa. Dopo la morte di Jane è sparita e non gliene è importato niente della nostra famiglia. Guardo Grace che ha le lacrime agli occhi. Tutti i miei sforzi per farla sentire a proprio agio sono stati distrutti in due minuti. Mi guarda e scappa via. Mi siedo sul divano e crollo. Non posso andare da Grace adesso, devo prima calmarmi. Mark si siede vicino a me e mi abbraccia.
"Calmati Christopher. Grace ha bisogno che tu sia lucido" cerco di ricompormi e non vedo piu Thomas.

"Posso?" alzo lo sguardo e vedo entrare Thomas. Non sono mai stata da sola con i fratelli di Christopher ma poco mi importa adesso. Mi asciugo le lacrime e gli faccio cenno di entrare. Si siede sul letto e poi parla
"Non devi piangere Grace. Non credi che la vita sia stata abbastanza dura con te? Basta dargliela vinta. Se qualcuno arriva qui e ti dice che sei la causa di qualcosa devi reagire e farti sentire. Non hai niente meno degli altri, capito?" annuisco rapita dal suo discorso.
" Ma io sono la causa di tutto questo. Ho riaperto una ferita e mi dispiace"
"Grace, vorrei tanto che tu l'avessi fatto. Vorrebbe dire che il dolore con cui conviviamo ogni giorno si è attenuato e invece non è così. Non c'è giorno che non pensi alla mia sorellina. Nessuno di noi pensa che tu c'entri qualche cosa. Siamo felici di vederti, stai aiutando Christopher in un modo che nemmeno immagini e la tua presenza aiuta anche noi, credimi" annuisco e accenno un sorriso.
"Vieni giù con me?" annuisco e mi alzo
"Thomas?"
"si?" si gira a guardarmi
"Grazie" mi fa una carezza sulla guancia e sorride. Quando scendiamo trovo Christopher e Mark sul divano, quando mi avvicino gli altri se ne vanno e ci lasciano da soli.
"Piccola mia vieni qui" lo abbraccio
"Hai pianto?"  annuisce e mi dispiace
"Sono riuscita a rovinarti il Natale" dico tristemente
"Tu non rovini mai niente Grace, tu migliori tutto" sorrido e lo abbraccio. Rimaniamo così per un po' e poi rientrano tutti. È l'ora di scambiarsi i regali e ho paura che il mio non piaccia a Christopher. Ricevo delle cose molto carine e sono un po' in imbarazzo. La mia faccia va a fuoco e Christopher mi prende in giro
"Credevi che non ti avremmo regalato niente?" chiede Anne divertita.
"Un po'lo speravo" ridono tutti e mi accorgo di non aver detto una cosa molto carina
"Oh ma non perché non mi piacciono i regali" dico per rimediare
"Tranquilla Grace abbiamo capito" dice Mark. Sorrido e ridacchio. Sono quasi a mio agio con questa famiglia e per la prima volta sto bene in un posto. Abbiamo deciso di scambiarci i regali stasera quando saremo soli anche se i suoi fratelli hanno protestato e ho promesso loro di rivelargli il mio dopo pranzo.
Il pranzo prosegue tranquillamente e dopo pranzo chiacchieriamo sul divano. La giornata passa tranquillamente. Rimaniamo a dormire qui anche stanotte e domani dopo pranzo torneremo a casa. Non mi dispiace stare qui ma voglio tornare a casa mia. Quando è l'ora di andare a dormire salutiamo tutti e andiamo in camera.
"Allora Grace lo vuoi il tuo regalo?" annuisco e mi da una busta. Mi ha regalato un corso di nuoto ma io non so nuotare.
"Christopher ma..." non mi lascia finire
"Lo so che l'acqua ti fa paura ma ho pensato che per andare avanti hai bisogno di superare alcune paure e questa è una di quelle" forse ha ragione. Sorrido e lo abbraccio. Gli consegno una busta, sono un po' in ansia. Quando la apre rimane incredulo e sorride
"Come hai fatto a trovare i biglietti? È il mio film preferito"
"Non è stato facile ma ci sono riuscita. Ti piace?" annuisce e mi abbraccia. Inizio a sbadigliare e Christopher mette via i regali per poi aiutarmi a cambiare. Piagnucolo un po' mentre mi cambia.
"Stai buona Grace ho quasi fatto" questa parte mi da sempre un po' fastidio, non so se riuscirò mai ad abituarmi.
"Basta basta" dico inquieta. Mi prende in braccio e cerca di cullarmi. Sono un po' inquieta dopo questa giornata e Christopher come sempre è molto comprensivo. L'altra notte non mi è dispiaciuto dormire con il ciuccio. Lo so che è strano ma mi ha dato sicurezza. Lo cerco con gli occhi e lo vedo sul comodino. Tiro la maglia di Christopher e gli indico cosa voglio. Rimane sorpreso di questa mia richiesta ma mi accontenta. Mi porto il ciuccio alla bocca e appoggio la testa sulla sua spalla. Così coccolata dalle sue carezze mi addormento.

POV CHRISTOPHER
Ho messo Grace a letto ma io non riesco a dormire. Spero che almeno lei riesca a riposare serenamente. Vado in camera di Jane, nessuno l'ha più toccata da quando se ne è andata, e mi siedo sul letto. Poco dopo Arriva mia madre.
"Sapevo di trovarti qui" dice sedendosi vicino a me
"Passiamo sempre dei Natali molto tranquilli" dire ridacchiando. Ammiro la sua forza.
"Che cosa hai detto a Terry?" chiedo curioso
"Che la capisco e che non sono arrabbiata con lei ma che non era il momento. Le ho chiesto di tornare un altro giorno, così possiamo parlare. Christopher ognuno affronta il proprio dolore come può. Lei e Jane erano molto legate" è vero. Terry passava molto tempo a casa nostra.
"Grace dorme?"
"Perfortuna si. Spero che riesca a riposare. La notte è sempre un'incognita per noi" mi prende la mano e me la stringe
"Come ha fatto Terry a sapere di Grace?" chiedo guardandola
"Ho raccontato tutto a tua zia e lei glielo deve aver detto" annuisco ma non sono arrabbiato. Grace non ha nessuna colpa.
"Sono proprio felice che sia con te" annuisco e poi ci salutiamo. Quando entro in camera Grace dorme beatamente. Mi sdraio vicino a lei e mi addormento.

Non sei più sola Where stories live. Discover now