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Christopher dorme su quella scomoda sedia mentre a me fanno male i punti e non riesco a prendere sonno. Non ho bei ricordi di questo posto ma adesso ho Chris con me e posso farcela. Lo guardo dormire, è così rilassato,cosa rara in questi giorni. È sempre in ansia quando sto male ma deve essere molto stanco
"Buongiorno Grace" dice l'infermiera ad alta voce. Le faccio segno di fare piano e lei annuisce sorridendo ma ormai l'ha svegliato
"Buongiorno piccola Grace"
"L'infermiera ha urlato troppo forte" dico guardando il piatto
"Non importa"
"Vuoi che ti aiuti a mangiare?" faccio cenno di no con la testa e mi disgusto per quello che mi hanno portato
"Piatto finito signorina" dice stiracchiandosi
"Ma non è buona" si avvicina, assaggia e fa una smorfia.
"Hai ragione Grace ma tè e biscotti puoi mangiarli su, lascia stare il budino di frutta" faccio come mi ha detto e quando ho finito bussano alla porta
"Si può?" Jhonatan e Samantha entrano e io sorrido. Christopher le lascia il posto e ci lasciano sole
"Come stai?" mi chiede sedendosi
"Voglio tornare a casa mia, troppi ricordi"
"Ti ho portato i compiti così ti distrai" dice ridacchiando e tira fuori un pacco di fogli
"Ma sono mancata solo due giorni" sbuffo
"Si ma mancherai per altri dieci giorni e i professori ti hanno mandato tutto il materiale" sbuffo ancora ma sorrido. Sono sicura che Christopher mi costringerà a studiare già da oggi. Samantha rimane per un'ora ma poi deve andare a scuola. Ci salutiamo e Christopher rientra.
"Tu non devi tornare a lavoro?"
"Ho preso altre ferie"
"Christopher ma non ce n'era bisogno"
"Si invece. La mia principessa sta male e io le voglio stare vicino" dice senza ammettere repliche. Sorrido per quel nomignolo e come previsto passo il resto della mattinata a studiare. Appena Christopher ha visto i fogli mi ha obbligata ad iniziare. Ma i punti tirano e ogni tanto devo stendermi
"Basta così. Sdraiati e riposati" dice facendomi una carezza.
"Puoi stenderti vicino a me?" mi accontenta, sbadiglio e mi lascio coccolare da lui. Non riesco a dormire ma almeno ho Christopher vicino.
"Perché non cerchi di dormire un po'?"
"Non ci riesco, voglio tornare a casa" dico facendo scendere una lacrima
"Ci torneremo presto tesoro mio. Qui non può succederti nulla, ci sono io" annuisco ma proprio non riesco a dormire. Quando entra il medico, mi lascio visitare perché sono troppo stanca per impedirlo.
"Dottore può darle qualche cosa per dormire?"
"Nono non voglio non voglio" dico agitandomi
"Ehi ehi piccola non succede niente. Ti aiuta a riposarti e quando ti svegli ti sentirai meglio".
Il dottore acconsente e torna con una siringa. Cerco di resistergli ma Christopher mi tiene ferma e mi sussurra di stare tranquilla.
"Dormi tesoro mio" sento un pizzico e poi mi addormento.

POV CRISTOPHER
Per fortuna il dottore mi ha dato ascolto. Non dorme da ieri, è troppo stanca. Sono sempre sdraiato vicino a lei e le accarezzo i capelli. È così tenera. Jhonatan passa a trovarla e mi ricordo della foto che mi sono portato dietro.
"Come sta?" dice toccandole la fronte
"Le hanno dato qualche cosa per dormire"
"Senti Jhonatan, questo è l'uomo di cui ti parlavo" dico mostrandogli il foglio che rimane a fissare imbambolato
"È lui vero?" annuisce e si accascia su una sedia
"Non ce la faccio più" dice mettendosi le mani in faccia
"Non possiamo scappare in eterno e per la prima volta Samantha ha fatto amicizia e si è ambientata. Non posso portarla via" dice tristemente
" non succederà, fidati di me" faccio una telefonata e informo un collega. Dopo un quarto d'ora mi richiama
"Pronto?"
"Lo abbiamo arrestato. Appena puoi passa in centrale" chiudo la chiamata e informo Jhonatan
"Lo hanno arrestato. Vedrai che non uscirà per molto tempo" tira un sospiro di sollievo e mi abbraccia
"Grazie Cristopher"
"Non mi devi ringraziare di niente. Siamo una famiglia e dobbiamo aiutarci" sorride, fa una carezza a Grace e torna a lavoro. Mentre sono al computer vedo che si sveglia. Ormai è sera e ho chiamato in centrale per dire che passerò domattina presto
"Ehi piccola mia" mi alzo e le vado incontro
"Quanto ho dormito?"
"Tutto il pomeriggio" la informo. Chiude di nuovo gli occhi, è ancora stanca. Mi sdraio vicino a lei e le racconto di quell'uomo.
"Perfortuna lo avete preso"
"Per fortuna. Domani mattina devo passare in centrale. Posso lasciarti sola un paio d'ore?" annuisce titubante, ha paura e si vede.
"Non devi aver paura. La tua stanza è super protetta e Frank è in carcere" annuisce debolmente. Per farla distrarre le metto un cartone e lo guardiamo insieme.
Non mi va di lasciarla sola domani ma non so a chi chiedere. Andrò molto presto in centrale e cercherò di tornare prima che si svegli.
Anche a cena fa un po' di capricci per mangiare. In effetti la roba qua dentro fa schifo ma deve rimettersi in forze
"Dai Grace l'ultimo boccone" la sto imboccando e non sembra dispiacerle ma le sue labbra sono serrate.
"Grace vuoi essere sculacciata adesso?" non lo farei mai adesso ma la minaccia sembra servire e con la faccia disgustata mangia anche l'ultimo pezzo.
"Hai visto? Non era così difficile" dico mentre mi fa la linguaccia
"Forza bevi un po' d'acqua". Le hanno messo un catetere per non farla alzare ma spero che glielo tolgano presto. Non mi piace vederla circondata da flebo e tubi.
"Adesso ti metti sotto le coperte e ti racconto una storia"
"Ma non ho sonno" dice sbadigliando
"Certo che no" cerco di darle il ciuccio ma non vuole
"Sono grande, non mi serve" dice imbronciandosi
"È vero sei grande ma dormi meglio quando lo usi. Dai solo un pochino, poi te lo tolgo" acconsente e inizia a ciucciare. Mi invento una storia ma non arrivo nemmeno a metà. Grace dorme profondamente e con una mano si tiene il ciuccio. Cerco di riposare un po' anche io e verso le 5 mi sveglio per andare in centrale. Quando esco dalla stanza, dopo essermi assicurato che Grace dorma profondamente, trovo il medico e lo informo
"Dottore buongiorno, devo andare in centrale per qualche ora e devo lasciare sola Grace. Può darle un'occhiata ogni tanto? Sarò di ritorno prima che si svegli ma non si sa mai"
"Ma certo, non si preoccupi qui è in buone mani" Annuisco e vado in centrale. Jhonatan non può raggiungermi ma non importa. Quando arrivo, trovo il mio collega e sbrigo tutte le carte. Spiego la situazione al mio capo e firmo un sacco di fogli
"Ehi Christopher, sei a pezzi" mi dice il mio capo
"ho troppo sonno" dico ridendo.
"Grazie per il permesso" ho dovuto chiedere una mano a lui per avere un altro permesso ma era un' emergenza e mi è stato concesso. Quando tornerò a lavoro dovrò coprire molti turni ma va bene così. Per Grace questo e altro.
Quando torno la trovo sveglia ma ha ancora gli occhi chiusi.
Le do un bacino sulla guancia e apre di scatto gli occhi
"Christopher sei qui"
"Certo piccola mia. Sei sveglia da tanto?" scuote la testa e fa cenno di no. Quando entra il dottore si stringe a me. È spaventata.
"Ciao Grace, allora oggi ti togliamo il catetere e poi facciamo anche qualche passo". Il dottore si avvicina e mentro cerco di distrarla le sfila il catetere. Fa un urletto e inizia a piangere
"Sei stata molto brava Grace, molto brava" il dottore ci lascia soli e cerco di calmarla
"Brava amore mio" versa ancora qualche lacrima e poi smette.
"Ci proviamo ad alzare? Così poi possiamo tornare a casa" annuisce e la aiuto.
"Mi gira un po' la testa" dice preoccupandosi
"È normale, adesso passa" la aiuto ad alzarsi e fa qualche smorfia. Facciamo qualche passo fuori dalla stanza e sembra felice
"Hai visto Chris?"
"Sei bravissima tesoro mio" la aiuto a rimettersi a letto e fa qualche smorfia. La distraggo per il resto della giornata e camminiamo ancora un po'. Si sta impegnando tanto, vuole tornare il prima possibile a casa

Non sei più sola Where stories live. Discover now