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POV CHRISTOPHER
Sto leggendo il giornale e non mi piace quello che vedo. C'è un articolo che parla del processo in modo molto dettagliato. Qualcuno si è permesso di raccontare quello che è successo a queste povere ragazzine. Non voglio che Grace lo legga, si sta riprendendo piano piano. Ovviamente non sono bravo a nascondere le cose e nella distrazione lascio il giornale sul tavolo.
"Buongiorno piccola Grace" dico entrando in camera
"Mmmm ho sonno" dice girandosi dall'altra parte
"Signorina niente capricci" si fa prendere in braccio e si aggrappa forte
"Ci cambiamo ok?" annuisce e la stendo sul letto. Afferra teddy per distrarsi. È così tenera.
"Ecco fatto. Adesso colazione"
"In braccio però" le piace proprio quando la prendo così, si sente protetta.
Quando la faccio sedere sulla sedia le cade l'occhio sul giornale e subito si incupisce.
"Che cos'è questo?" chiede prendendo in mano il giornale e guardando l'annuncio
"Solo tante sciocchezze Grace, non darci peso" provo a convincerla
"Tu lo sapevi?" mi chiede con tono arrabbiato
"No tesoro mio, l'ho scoperto stamattina" dico togliendole il giornale dalle mani.
"Adesso tutti sapranno quello che mi è successo. Certe cose non dovrebbero finire su un giornale" dice con gli occhi lucidi.
"Hai ragione Grace. Faccio qualche telefonata e vediamo cosa si può fare"
"Non importa, tanto ormai lo avrà letto chiunque. Che senso ha toglierlo". Ma perché sono così stupido? Ho lasciato il giornale sul tavolo, avrei dovuto buttarlo via.
"Dai Grace mangia qualche cosa" obbedisce anche se ha lo sguardo triste.
"Non ci pensare ok? Non dare questa soddisfazione a qualche scemo che ha scritto queste cose" annuisce e abbozza un mezzo sorriso ma so che dentro di sé ci è rimasta molto male. Nell'articolo vengono raccontati molti dettagli ma farò causa a quel coglione che lo ha scritto.
Oggi andremo a pranzo dai miei genitori e Grace è molto tesa. Si è cambiata dieci volte e adesso è seduta sul letto e ha un broncio lunghissimo, proprio come una bambina.
"Stai benissimo così Grace. Davvero non è importante. Hai già conosciuto la mia famiglia" dico per rassicurarla.
"Ma adesso sanno quello che mi è successo e mi guarderanno con compassione" dice abbassando lo sguardo. Mi siedo vicino a lei e sospiro. Posso solo immaginare cosa stia provando adesso. Mia madre mi ha telefonato prima, Grace era sotto la doccia quindi ho risposto tranquillamente. Ovviamente hanno letto il giornale, come il resto del Paese. Ho chiesto di non dire niente a riguardo e mia madre ha promesso che non ne faranno parola con Grace.
Quando partiamo non è molto contenta e per il resto del tragitto rimane in silenzio. Vorrei solo che tutto questo finisse.
Quando arriviamo mia madre ci corre incontro e ci abbraccia.
"Che bello avervi qui" Grace saluta educatamente e sorride ma non è un vero sorriso. Le stringo la mano e ci sediamo a tavola. Il pranzo passa velocemente. Grace non ha detto una parola, ha solo risposto cordialmente quando qualcuno le ha fatto qualche domanda.
"Christopher mi aiuti con il dolce?" chiede mia sorella. Annuisco e la seguo in cucina
"Che succede?"
"È uscito un articolo molto dettagliato sul caso di Grace e lei lo ha visto" dico sospirando.
"Non è colpa tua Chris"
"lo so ma vorrei solo vedere Grace in pace e invece c'è sempre qualche cosa che rovina tutto". Anne mi abbraccia e poi portiamo il dolce. Nessuno parla di quel maledetto articolo e gliene sono grato. Grace è molto golosa e mangia addirittura due fette di dolce. Decido di non dirle niente. Oggi ha bisogno di questo e alla sua dieta penseremo domani. Anche se non ha parlato molto la vedo un po' più serena.
"La tua famiglia mi mette di buon umore" dice mentre montiamo in macchina
"Si loro sono così" dico sorridendo. Il resto del tragitto lo passiamo in silenzio.
Tra qualche giorno dovrò tornare a lavoro ma lei non può stare tutto il giorno in casa da sola. Normalmente la manderei a scuola ma sono sicuro che Grace non sappia nemmeno che cosa sia la scuola. Forse potrei assumere un professore privato ma non so come potrebbe reagire. È ancora parecchio scossa e la notte non dorme bene. Dorme con me ormai quasi sempre e non mi dispiace assolutamente questa cosa. Mi piace sentire il profumo dei suo capelli. È così piccola che si stringe sempre forte a me, come a chiedermi di non lasciarla andare.
"Christopher ma quando devi tornare a lavoro?" sembra che mi abbia letto nel pensiero
"Beh ecco vorrei proprio parlarti di questo" la prendo per mano e ci sediamo sul divano
"Tra pochi giorni ma lavorerò solo di mattina"
"Quindi io rimarrò qui da sola?"
"No piccola Grace, non posso lasciarti qui. Pensavo di mandarti a scuola" si incupisce subito
"Ti prego non mandarmi a scuola" mi supplica
"Ci sei mai stata?"
"Si per un periodo si ma poi sono finiti i soldi e la direttrice è cambiata"
"Ma non ti piaceva andarci?" credo proprio di no ma voglio sentirlo dire da lei
"No, mi prendevano sempre in giro e non c'era mai nessuno ad aiutarmi" dice abbassando lo sguardo
"Magari in questa scuola sarà diverso. Perché non proviamo?" non è molto convinta ma annuisce.
Faccio un paio di telefonate e fisso un appuntamento per domani mattina. Chiamo anche Harry, il mio amico avvocato e gli parlo dell'articolo.
"È inconcepibile. Voglio fare causa a quel cretino"
"Calmati Christopher. Sarà sufficiente mandare una lettera alla redazione. Si spaventeranno e cancelleranno l'articolo" dice rassicurandomi. Lo ringrazio e torno da Grace.
"Che fai piccola Grace?"
"Niente" dice alzando lo sguardo. La vedo pensierosa
"Tu hai detto che puoi fare delle ricerche sui miei genitori". Sono sorpreso da questa richiesta
"Non che voglia tornare da loro, qui sto bene" dice sorridendo timidamente.
"Scusa non dovevo chiederti niente" si affretta a dire. Forse mi ha visto troppo pensieroso
"No Grace. Scusami piccola ma non mi aspettavo questa richiesta. Voglio solo che tu sia felice quindi certo che ti aiuto" mi abbraccia forte e la prendo in braccio
"Ma Grace quello che troverò potrebbe non essere una bella storia" dico facendomi serio
"Lo so. Voglio solo conoscere le mie radici" annuisco e le do un bacio tra i capelli. Metto un po' di musica e cuciniamo insieme. Grace balla mentre taglia le verdure e ridiamo insieme. È proprio bella quando si diverte. Mentre mangiamo la vedo assorta nei suoi pensieri.
"Che c'è Grace?"
"Secondo te i miei genitori sono morti?" beh le probabilità sono molto alte ma forse sarebbe meglio che scoprirli in carcere o a drogarsi da qualche parte
"Non lo so piccola mia. Ci potrebbe essere una spiegazione ma non voglio che tu ci speri troppo" dico sinceramente
"non spero mai in niente nella mia vita" dice sconsolata
"Ma non sono stupida e so che sarà una verità che fa male ma devo sapere" annuisco e le stringo la mano
"Qualsiasi cosa accadrà io sono qui per te" la stringo forte e poi la porto a dormire.
"Non la faccio più la pipí, basta" dice cercando di alzarsi. Le tiro su le gambe e le do uno sculaccione
"Se non vuoi il resto stai buona. Non è vero che hai smesso ma non c'è niente di cui vergognarsi tesoro" annuisce e poi la porto a letto. Prende il libro e mi chiede di leggere qualche pagina. Sono felice che me lo chieda.
Dorme più tranquilla quando gli leggo qualche storia. Gli incubi sono diminuiti ma non del tutto. Piano piano riuscirò a farle acquistare quella serenità di cui ha bisogno.

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