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"No mamma non possiamo venire a pranzo" dico sospirando. Grace si rifiuta di vederli anche se è da giorni che le ripeto che la mia famiglia le vuole bene e che non è colpa sua se suo padre ha fatto quello che ha fatto. Continuo a parlare con mia madre cercando di tenerla buona e le prometto che andremo presto a trovarla ma sicuramente non se la beve.
"Christopher vai a pranzo dai tuoi, io me la caverò" dice Grace provando a convincermi.
"Scordatelo. O vieni anche te oppure niente" dico serio. Battibecchiamo fino all'ora di pranzo e quando andiamo a tavola cerco di farla mangiare ma come al solito mi fa impazzire. Credo proprio che tra poco la punirò. Sto per farlo quando suonano alla porta. Vado ad aprire e i miei genitori fanno irruzione in casa. Grace fa cadere la forchetta nel piatto e sbianca appena li vede
"Credevi che ci saremmo bevuti la tua ennesima scusa?" dice mio padre arrabbiato.
"Mamma, papà, perché non vi sedete?" dico per stemperare la tensione. Grace si alza e ci viene incontro. Saluta educatamente anche se è visibilmente a disagio.
"Christopher siamo i tuoi genitori, devi dirci cosa c'è che non va" sospiro e mi preparo a dire tutto
"Ecco il padre di..."
"Aspetta Christopher, questa è una storia che devo raccontare io" annuisco comprensivo e la faccio sedere sulle mie ginocchia. Posso tenerla stretta a me senza che scappi via.
"Beh vedete" dice deglutendo rumorosamente. Mia madre si avvicina a Grace e le prende la mano
"Che cosa c'è cara?" dice comprensiva. È sempre molto dolce con tutti. Grace prende coraggio e dice tutto
"Christopher ha fatto un po' di ricerche e ha trovato mio padre"
"È fantastico Grace" dice mio padre sorridendo.
"Non proprio. Mio padre è" dice iniziando a piangere
"Ve lo giuro io non lo sapevo. Dovete credermi" dice iniziando a singhiozzare più forte. La stringo tra le mie braccia e i miei genitori mi guardano senza capire quindi mi faccio coraggio e parlo
"il padre di Grace ha ucciso Jane" dico senza troppi giri di parole. I miei genitori rimangono molto sorpresi ma non si scompongono più di tanto e gliene sono grato. Dopo qualche minuto di silenzio mia madre prende la parola
"Grace smetti di piangere e guardami" le chiede dolcemente. Alza la testa di scatto e cerca di asciugarsi le lacrime
"Vedi tesoro a noi Jane manca moltissimo. Non c'è giorno che non la pensiamo. Molte volte avrei voluto che tuo padre morisse ma mai daremmo la colpa a te" dice mia madre sorridendo
"Mi dispiace che tu non possa avere un padre. Sono sicuro che lo desideri da sempre ma tu sei forte e non sei sola. Ci siamo noi che siamo diventati la tua famiglia" dice mio padre sorridendo.
"E comunque Grace puoi sempre andarlo a conoscere se vuoi. Forse hai bisogno di sapere perché ti ha abbandonata" dice mia madre
"Per adesso non ne sento la necessità" dice duramente e l'argomento si chiude qui. Non voglio forzarla ma mi riprometto di parlarle quando saremo da soli.
"E tua madre?" chiedono curiosi
"È morta di overdose" dice piano
"Ci dispiace molto Grace. Noi siamo la tua faniglia capito? Lo sappiamo che non sei abituata ma le famiglie unite si sotengono ed è quello che facciamo noi. Tu devi ancora abituarti ma noi ti consideriamo come parte di noi. Capito?" annuisce e abbraccia entrambi
"Perché non rimanete a pranzo?" annuiscono e Grace sembra contenta, finalmente accenna un sorriso e io mi rilasso un po'. Quando i miei genitori se ne vanno mia madre ci fa promettere che andremo presto da loro.
"Scusami Grace, non volevo forzarti ad affrontarli" dico sedendomi vicino a lei
"Non è colpa tua. Da qualcuno avrai pur preso" dice ridacchiando
"Vieni qui piccola peste" le faccio il solletico e ridiamo un po'.
"Davvero non vuoi andare a trovare tuo padre?" dico seriamente guardandola negli occhi
"Assolutamente no" dice abbassando lo sguardo. Inizia di nuovo a piangere e subito la prendo in braccio. È così piccola e ne ha passate così tante.
"Ssh Grace basta piccolina. Non ti preoccupare nessuno ti obbliga a fare niente" la lascio sfogare. Deve essere molto dura sapere di essere sola al mondo e poi scoprire di avere qualcuno che ha fatto una cosa così orribile. Le racconto qualche storia e finalmente si calma. A volte è come una bambina piccola e a me piace quando si affida totalmente a me.

POV GRACE
Oggi è il primo giorno di scuola e sono nervosa. Ho già preparato lo zaino e sono vestita. Christopher mi ha cambiata stamattina presto quando ha capito che non avrei più dormito.
"Andiamo Grace" salgo in macchina e partiamo. La scuola non è lontana e quando arriviamo è già piena di gente
"Per qualsiasi cosa chiamami. Ti passo a prendere dopo" annuisco e gli do un bacio sulla guancia. Si è offerto di accompagnarmi dentro ma voglio cavarmela da sola. Quando entro ignoro gli sguardi puntati su di me e vado in segreteria. Mi viene dato l'orario e cerco l'aula. Quando entro c'è già un professore
"Tu devi essere Grace" annuisco e mi presento. Quando mi vado a sedere sento qualcuno bisbigliare
"È quella del giornale" non ci faccio caso e la mattinata procede normalmente. Quando vado in bagno vengo accerchiata da tre ragazze della mia classe
"Ciao Grace" le saluto per educazione ma mi stanno già antipatiche
"Ti abbiamo riconosciuta. Allora com'è stato farsi scopare da quell'uomo?" mi chiede una delle tre. Sapevo che tutti avrebbero letto quell'articolo. Non rispondo e mi chiudo in bagno. Le sento ridacchiare e poi se ne vanno. Respira Grace, respira, mi ripeto per calmarmi. Sembra funzionare e torno in classe. Il resto della mattinata passa tranquillo. Mentre aspetto Christopher mi si avvicina una ragazza
"Piacere io sono Samantha ma puoi chiamarmi Sammy, siamo in classe insieme" mi presento sorridendo, sembra simpatica. Mi mette in guardia da quelle tre che ho incontrato in bagno e poi arriva Christopher. La saluto e salgo in macchina
"Ciao piccola Grace, com'è andata?" decido di non dirgli del bagno
"Tutto bene, ho conosciuto una mia compagna ed è simpatica" sembra sollevato da questa notizia. Quando arriviamo a casa mi accascio sul divano.
"Forza Grace è pronto" mi alzo contro voglia e lo seguo
"Dai Grace, piatto vuoto lo sai" faccio un po' di storie e si arrabbia
"Adesso basta, mi stai facendo esasperare. Devi mangiare tutto lo sai" continuo a scuotere la testa e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo sulle sue ginocchia
"No ti prego Christopher mangio tutto"
"Dopo la punizione mangerai tutto". Mi da 10 colpi a mano libera e poi prende la spazzola, fa malissimo.
"Basta ti prego" lo supplico in lacrime. Mi accontenta ma ha sempre uno sguardo molto serio
"Siediti bene e mangia"
"Mi fa male il sedere" dico rimanendo in piedi
"Siediti Grace" dice duramente. Obbedisco e lacrimando mangio tutto.
"Adesso vai nell'angolo" non ribatto e sempre piangendo obbedisco. Quando mi viene a prendere mi accoccolo a lui e lo stringo forte
"Vieni qui piccola monella" mi da un bacio tra i capelli e sorrido. Mi mette un bel po' di crema per il dolore e poi mi metto a studiare. Devo recuperare molte cose
"Ti aiuto va bene?" sono felice che mi dia una mano ma faccio un po' di fatica a fare i compiti, sono molto arrugginita
"Sei molto brava Grace, vedrai che migliorerai sempre di più" sbadiglio e Christopher se ne accorge
"Hai ragione piccola mia, sei stanca. Guardiamo un film va bene?" annuisco e mi lascio coprire con una coperta. Mi addormento dopo poco tra le sue braccia, il posto migliore del mondo.

Non sei più sola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora