Vi tengo d'occhio - Capitolo 17🌹

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Spero solo di non cadere.
Devo farcela.
Manca poco e poi posso scavalcare la finestra.
Ramo dell'albero, non ti spezzare.
Tre... due... uno.
Il signorino Fanti come riesce ad entrare dalla finestra con tanta facilità?
È un ninja, l'ho sempre detto.

Mi ritrovo con la faccia sul pavimento.
<<Cosa fai?>>
<<Uso il tuo stesso metodo per entrare in casa.>>
Filippo mi tende la mano ed io l'afferro.
<<Ma sei caduta come una pera.>>
Mi rialzo.
<<Ciao, tartaruga ninja... Mio Dio, mettiti i pantaloni.>>
Ridacchia ed io mi volto per non vedere quello spettacolo, anche se non dispiace.
<<Ho finito, puoi girarti.>>
<<Metti anche la maglietta, potrei non ragionare bene e dire cose sconce.>>
<<A me fa piacere se dici cose sconce sul mio fisico perfetto.>>
<<Mettiti. La. Maglietta.>>

Filippo entra in camera beccandomi mentre guardo un suo album di foto di quando era piccolo.
Mi guarda arrabbiato mentre nascondo l'album dietro la schiena, anche se ormai è troppo tardi.
<<Non dovevo lasciarti sola. Rimetti quell'album dov'era. Adesso.>>
<<Voglio continuare a guardare le tue foto. Eri troppo tenero.>>
<<No, ti prego. C'è pure la foto in cui giocavo nudo in giardino.>>
<<Già vista ed ho fatto la foto.>>
<<Ora la cancelli, vero?>>
<<Non se ne parla. Resterà nella mia galleria per sempre insieme alle altre.>>
Si avvicina ed io stringo forte l'album.
<<Dai, piccola Beatrice, dammelo.>>
<<No, adesso è mio.>>
<<Vuol dire, allora, che non avrai i capelli di mio cugino, il polpettone e i cioccolatini che mi hai chiesto.>>
<<Hai i capelli di tuo cugino?>>
<<Già, e li avrai solo se mi restituirai quello che mi appartiene.>>
Gli restituisco l'album e lui mi dà un sacchetto.
Esco fuori una busta trasparente.
No, non è droga, tranquilli.
Ma sono i fantastici capelli del ragazzo bellissimo che ho rifiutato la scorsa volta come una cretina.
Apro la busta ed annuso il contenuto.
<<Stai davvero annusando i capelli?>>
<<Zitto, Fil, devo godermi il momento. Sanno di gelsomino, è un profumo troppo buono. Puoi chiedergli che shampoo usa?>>
<<No, gli ho già tagliato i capelli. È stato difficilissimo farlo. Sarebbe stato più facile darti quelli di Justin Bieber.>>
<<Già che ci sei, puoi darmi anche quelli.>>
<<Non vuoi sapere come ho fatto a tagliarli di nascosto?>>
<<No, Fil, non mi interessa.>>
<<Era seduto sul divano a giocare alla play e io da dietro cercavo di compiere la mia missione. Ma siccome è gay, pensava che avessi voluto baciarlo.>>
<<Ti ho detto che non mi interessav... Come, scusa? È GAY? Ripeto: TUO CUGINO È GAY?>>
Si mette a ridere.
<<Scherzavo. Volevo solo vedere la tua faccia sconvolta.>>
<<Menomale, mi hai fatto prendere un colpo.>>

<<Basta annusare i capelli. Sembra che ti stai drogando.>>
<<Devo avere il suo shampoo. Posso averlo?>>
<<Secondo te, dovrei rubargli lo shampoo?>>
<<Sì.>>
<<Che problemi ti affliggono, Beatrice?>>
<<Non lo so. Se vuoi, posso chiedere a mia madre, magari lei sa qualcosa.>>
Mi strappa i capelli.
<<I miei bambini! Dammeli, Fil.>>
E così, ebbe inizio la terza guerra mondiale.

<<Hai finito? Ti verrà il diabete se continuerai così.>>
<<Sembri mia madre, Fil.>>
<<Dico sul serio. Secondo me, al posto del sangue hai cioccolato fondente fuso.>>
<<Ti sbagli, se avessi del cioccolato, sarei più dolce.>>
<<A volte lo sei.>>
<<Solo a volte, tipo adesso. Ho voglia di abbracciarti per avermi dato questi fantastici cioccolatini.>>
Spalanca le braccia ed io mi avvicino per abbracciarlo, ma lui mi ruba il sacchetto con i cioccolatini.
Mi ha mentito.
<<Brutto stronzo, dammeli.>>
Infila il sacchetto nelle mutande ed inizia a correre.
<<Che schifo! Fai veramente schifo.>>
Lo inseguo.
<<Cazzo, non è facile correre con dei cioccolatini nelle mutande.>>
E così, ebbe inizio la quarta guerra mondiale.
E il sergente Filippo Fanti fu castrato con la ghigliottina dal comandante Beatrice Rossi.

<<Fanti, dammi il telefono.>>
<<Ho sbagliato venti volte la password ed il cellulare si è bloccato.>>
Mi guarda con una faccia da cane bastonato.
<<Cazzo, Fil, sono stata via solo cinque minuti per andare in bagno. Io ti castro sul serio.>>
<<Volevo solo prendere il numero di Cristina e cancellare le mie foto.>>
<<Potevi chiederlo a me.>>
<<L'avresti fatto davvero?>>
<<No, lo sai che sono sarcastica. Ora dammi il cellulare se non vuoi che ti rasi i capelli.>>
<<I miei capelli non si toccano.>>
Tende il telefono, ma lo fa cadere.
Guardo il cellulare con lo schermo rivolto verso il basso.
Gli rivolgo uno sguardo freddo da fargli venire i brividi.
<<Scusami, Beatrice, ti giuro che non l'ho fatto apposta. Davvero.>>
<<Filippo?>>
<<Sì?>>
<<Sai che se quando rialzerò il cellulare e avrà lo schermo rotto sarai un uomo morto?>>
<<Capisco, ma almeno verrai al funerale?>>
<<Se sarà integro, sei fortunato. Se sarà rotto, ti romperò i denti, con essi farò una collana e la metterò all'asta su Ebay.>>
Si morde il labbro, nervoso.
Mi abbasso per prendere il cellulare e controllo se è intatto oppure no.
<<Allora? Com'è?>>
<<Scappa.>>

Si butta sfinito sul letto ed io mi siedo sul tappeto.
<<Basta, non ce la faccio più. Ti ho chiesto scusa, non uccidermi.>
<<Tranquillo.>>
<<Cosa? Mi hai perdonato?>>
<<Il telefono non si è rotto.>>
<<Allora perché hai cercato di uccidermi facendomi correre come un matto?>>
<<Per spaventarti e per vederti sculettare mentre corri.>>
<<Io non sculetto mentre corro.>>

Torno a casa, vado verso camera mia, ma mia madre mi ferma.
<<Beatrice, dobbiamo parlare.>>
Sbuffo.
Sarebbe stato meglio entrare dalla finestra.
<<I biscotti li ha finiti Mirko, non sono stata io.>>
<<Non si tratta di biscotti, si tratta di te e Filippo.>>
<<Filippo ti ha detto qualcosa di strano?>>
<<No, Beatrice. Ricorda che sono tua madre ed io so tutto.>>
<<Non so di cosa stai parlando. Esprimiti chiaramente.>>
<<So della vostra relazione clandestina.>>
Scoppio a ridere.
<<Relazione clandestina? Cosa stai dicendo?>>
<<Sono seria, dimmi la verità.>>
<<Non stiamo insieme, ti sbagli di grosso. Fine della storia.>>
<<Vi frequentate di nascosto. Vi vedo, non sono mica scema.>>
<<Ma dai, sono stata con lui solo qualche volta.>>
<<Si è preso cura di te quando stavi male, state sempre attaccati, ti viene a trovare dalla finestra... Sono tutti indizi.>>
<<Mamma, me ne vado.>>
<<Vi tengo d'occhio, ricordatelo>> urla.
Sono basita.
Mi chiudo in camera e mi sdraio sul letto sfogliando l'album di Filippo.
Shhh. Non sa che gliel'ho rubato.

Sono molto fiera di Filippo.
Ha dimostrato quanto vale in queste puntate del serale.
Da quanto tempo lo seguite?
Io da giugno, quando è uscita "Mi drogherò".
-M.

Dopo di te | Irama/Filippo FantiWhere stories live. Discover now